Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Gole del Raganello, superstite olandese: "Era un inferno"

L'escursionista scampato alla tragedia: “Noi travolti da valanga d’acqua”. Protezione civile: l'allerta meteo era stato dato per tempo

Torrente Raganello a Civita di Cosenza (fermo immagine Tg1, Ansa)

Torrente Raganello a Civita di Cosenza (fermo immagine Tg1, Ansa)

Cosenza, 20 agosto 2018 - “Abbiamo visto arrivarci addosso una valanga d’acqua all’improvviso. Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla. Sono stato davvero fortunato”. Un escursionista olandese, con una vistosa benda in testa, racconta in lacrime la terribile esperienza di oggi alle Gole del Raganello, nel Parco del Pollino. “Una cosa incredibile, era l’inferno”, aggiunge. “Sono davvero senza parole e piango le persone che non sono riuscite a salvarsi”.

Nella palestra comunale di Civita è stato allestito il centro di primo soccorso. I feriti lievi sono stati medicati sul posto dal personale sanitario del 118. “Le vittime non sono ancora state identificate, molti erano escursionisti dilettanti o improvvisati“ ha dichiarato il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, “questa è una tragedia che lascia sconvolti, dovuta al clima terribile di questa estate“.

Intanto Carlo Tansi, dirigente della Protezione civile calabrese, afferma che il gruppo principale di escursionisti aveva una guida ufficiale “ma - ha aggiunto - sono stati davvero molto imprudenti, considerato che già dalla giornata di ieri in tutta la regione era stato lanciato lo stato di allerta per piogge abbondanti”.

Calabria, escursionisti morti travolti dalla piena del torrente

“Forse erano due i gruppi di escursionisti che si sono incautamente avventurati nelle gole, nonostante gli avvisi di cattive condizioni meteo”, aggiunge il dirigente della Protezione civile della Calabria. Tansi spiega che le ricerche proseguiranno anche di notte: “Abbiamo allestito le torri faro per illuminare a giorno la zona, visto che le vittime sono state proiettate fino a 3 chilometri di distanza, a valle dal punto d’impatto. Sul posto stanno operando 70 agenti tra Soccorso alpino, Protezione civile regionale, volontari e vigili del fuoco.

Percorso pieno di trappole, insidioso anche per le guide esperte

"Le ondate di piena nel Raganello ci sono spesso d'inverno, ma non era mai capitato d'estate, quando il torrente è preso d'assalto dai turisti", conclude da parte sua Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. "I turisti - prosegue - di solito prediligono un tratto del torrente dove l'acqua è alta un metro, al massimo un metro e mezzo. Partono dal Ponte del Diavolo e percorrono un chilometro camminando nel torrente fino alla Frana Ciclopica, poi tornano indietro, un tratto facile, adatto a tutti, anche ai giovanissimi". Solo che oggi, conclude il soccorritore, l'ondata di piena è arrivata all'improvviso e "il livello del torrente ha raggiunto i due metri e passa. Era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo". Ma i fenomeni temporaleschi inusuali stanno diventando sempre più frequenti, improvvisi e imponenti, in poco tempo la situazione cambia completamente e volge in tragedia.