Mercoledì 24 Luglio 2024

Gli editori: garantire protezione dei contenuti

L'audizione della Fieg al Senato sul disegno di legge sull'intelligenza artificiale ha evidenziato preoccupazioni sull'obbligo di marchiatura per i deepfake e sull'estensione dei diritti d'autore alle opere generate con l'IA. La Fieg invita a cautela e applicazione rigorosa delle protezioni sul copyright.

Gli editori: garantire protezione dei contenuti

Gli editori: garantire protezione dei contenuti

Si è svolta ieri al Senato l’audizione

della Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) – rappresentata dal consigliere incaricato per le relazioni sindacali Stefano De Alessandri (nella foto)

e dalla responsabile dell’area giuridica

e internazionale Isabella Splendore –

sul disegno di legge n.1146, in materia

di intelligenza artificiale. De Alessandri

si è soffermato sugli articoli 23 e 24

del ddl in materia di diritto d’autore,

che rivestono maggior interesse

per l’editoria giornalistica

e d’informazione.

In particolare, sull’obbligo

di marchiatura che consentirebbe

di identificare e riconoscere i cosiddetti deepfake – obbligo cui farebbero eccezione i programmi e le opere "manifestamente creative" –, la Fieg

ha osservato come tale eccezione "introduce un elemento di incertezza giuridica, facendo presumere

un innalzamento della soglia

di creatività".

In merito all’articolo 24, la Fieg

ha invitato, in sintonia con gli editori europei di Enpa, a guardare con estrema cautela a "qualsiasi sviluppo normativo che cerchi di estendere le protezioni

e i diritti esistenti anche alle opere generate con l’IA". "È fondamentale

che le protezioni sul copyright siano adeguatamente applicate – conclude

la Fieg – e che elevati standard di qualità e responsabilità siano il fondamento

di queste e di altre nuove tecnologie".