Venerdì 26 Luglio 2024

Caso Cospito, il sottosegretario Delmastro rinviato a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio. “Non me lo aspettavo”. Pd e M5S: “Si dimetta”

Il Gup di Roma ha deciso che il sottosegretario alla Giustizia dovrà essere processato nonostante il Pm avesse chiesto il “non luogo a procedere”. Lui: “Ho risposta a un domanda, non mi potevo trincerare dietro una segretezza che non c'era” Dem all’attacco: “Vorremmo capire perché sia stato difeso dal ministro Nordio”.

Andrea Delmstro rinviato a giudizio

Andrea Delmstro rinviato a giudizio

Roma, 29 novembre 2023 –  Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma nell'ambito del procedimento che lo vede accusato di rivelazione del segreto d'ufficio in relazione alla vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito. Il processo inizierà il prossimo 12 marzo.

Ciò nonostante il Pm avesse chiesto il non luogo a procedere. Così infatti aveva concluso il rappresentante della Procura di Roma davanti al giudice dell`udienza preliminare Maddalena Cipriani nell’ambito del procedimento a carico del sottosegretario.

Secondo la pubblica accusa – è stato spiegato – mancava l’elemento soggettivo rispetto al reato contestato, quello di rivelazione del segreto d’ufficio. La posizione era già stata espressa dai pm in occasione della udienza che portò nel luglio scorso alla imputazione coatta.

Anche il difensore di Delmastro, l`avvocato Giuseppe Valentino, aveva ribadito l`assenza di presupposti per un rinvio a giudizio. Il giudice Cipriani, ascoltate le argomentazioni delle parti, aveva respinto le istanze di costituzione parte civile presentate da quattro parlamentari del Pd, e poi si è ritirato in camera di consiglio per decidere su quanto prospettato dalla Procura e dalla difesa di Delmastro. Decisione che ha stabilito il rinvio a giudizio del sottosegretario.

La prima reazione di Delmastro

"Non mi aspettavo il rinvio a giudizio, ma sono pronto a dimostrare la mia innocenza. Andrò a giudizio sereno", ha detto Delmastro a Stasera Italia su Rete 4. "Non se lo aspettavano più pm che hanno chiesto una volta l'archiviazione, due volte il proscioglimento", ha aggiunto. “Non ho dato le carte a Donzelli. Ho risposta a un domanda, non mi potevo trincerare dietro una segretezza che non c'era”.

La vicenda: cosa è successo

La vicenda è relativa al caso Cospito, l’anarchico condannato a 23 anni di carcere e protagonista di un lungo sciopero della fame contro il regime di 41bis (carcere duro). Una vicenda che aveva tenuto banco a inizio anno. Nel corso di un intervento il parlamentare Giovanni Donzelli aveva accusato alcuni parlamentari Pd di essere “collusi con la mafia” perché erano andati in carcere a far visita a Cospito. Ne era scoppiata una polemica su come Donzelli fosse venuto a conoscenza delle visite. Era poi stato lo stesso Delmastro ad ammettere di aver confidato al compagno di partito e coinquilino i particolari delle visite dei rappresentati del Partito democratico nel carcere di Torino. Da qui la vicenda giudiziaria legata alle accuse di “rivelazioni di segreto d’ufficio”.

Pd e 5 Stelle chiedono le dimissioni

Intanto il Pd chiede una mozione di sfiducia per il sottosegretario alla Giustizia: “Abbiamo chiesto la calendarizzazione della mozione di sfiducia per il sottosegretario Delmastro. Dopo il rinvio a giudizio, vorremmo capire perché sia stato difeso da autorevoli esponenti del governo, come il ministro Nordio". Così Chiara Braga, capogruppo Pd, al termine della capigruppo alla Camera. “Il giudice nei suoi provvedimenti ha rilevato chiaramente il fatto che i parlamentari Pd Lai, Serracchiani, Orlando e Verini - dopo la visita al carcere di Sassari - sono stati diffamati in aula e, rinviando a giudizio il sottosegretario Delmastro, ha confermato che i materiali trasmessi dallo stesso a Donzelli sarebbero serviti per l'intervento di quest'ultimo in aula. Al di là dell'aspetto giudiziario - che con il rinvio a giudizio di Delmastro farà il suo corso - si conferma da parte dei due esponenti FdI un modo di concepire e praticare le responsabilità istituzionali e i rapporti politici del tutto estraneo al senso dello Stato e ai principi di correttezza”, la nota dei parlamentari democratici Lai, Serracchiani, Orlando e Verini.

Per il Movimento 5 Stelle, Delmastro deve dimettersi: “Il rinvio a giudizio è solo l'ultimo passaggio di una vicenda gravissima prima di tutto sul piano istituzionale e politico. Il comportamento del sottosegretario e quello del suo collega di partito Donzelli sono stati inqualificabili e per questo il M5S ha chiesto subito le dimissioni da sottosegretario per Delmastro e da componente del Copasir per Donzelli. Quanto deciso oggi dal gup di Roma per noi è solo la conferma del fatto che avevamo ragione nel denunciare quelle condotte, pericolose e offensive per il corretto funzionamento delle istituzioni. Ribadiamo dunque che Andrea Delmastro deve dimettersi dal delicato ruolo di sottosegretario alla Giustizia". Così le capogruppo M5S nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato Valentina D'Orso e Ada Lopreiato.