Roma, 19 dicembre 2024 – Arriva il Giubileo e i prezzi volano, in particolare quelli delle case. Il grande evento che investirà Roma dal prossimo 24 dicembre fino al gennaio del 2026, attesi 32 milioni di pellegrini, ha già prodotto i suoi effetti, piuttosto nefasti, su tutto il mercato immobiliare, sia quello delle compravendite sia quello degli affitti, tanto a breve quanto a lungo termine. E se i prezzi al metro quadro degli appartamenti delle zone limitrofe al Vaticano presentano tutti il segno più, per una locazione a lungo termine sembrano non bastare nemmeno i soldi: diverse agenzie immobiliari rispondono in questi giorni ai propri clienti che finché ci sarà il Giubileo, i proprietari preferiscono monetizzare con le locazioni brevi.
Il risultato è quello di un’emergenza casa, già molto sentita nella Capitale, che si aggrava ulteriormente. Un paradosso per un pontificato come quello di Francesco fondato sulle tre T, Terra, Lavoro (in spagnolo “trabajo“) e Tetto, tanto che lo stesso Pontefice ha cercato di correre ai ripari con iniziative come la richiesta alla diocesi di Roma di mettere a disposizione quanti più immobili possibile, e da ultimo appellandosi direttamente alle famiglie romane affinché aprano le loro case (gratuitamente) ai pellegrini. Il problema però, rivelano i numeri, è di forte entità e andrà a incidere soprattutto sulla classe media, le famiglie che a Roma abitano stabilmente.
Gli aumenti
Secondo una indagine del sito immobiliare, Idealista.it nell’ultimo anno i valori immobiliari delle case in vendita nel Centro di Roma sono cresciuti del 10,2% schizzando a oltre 7mila euro al metro quadro. Il podio dei quartieri più cari lo conquistano ora due distretti nei pressi del Vaticano: Prati aumentata dell’8,8% con una media rilevata a settembre 2024 di 5.802 euro al metro quadro, e Aurelio, +6,7% e una media dei prezzi intorno ai 3.712 euro al metro quadro. Sono aumentati nell’ultimo anno comunque anche Garbatella-Ostiense, +6,5%, in cui si trova la basilica di San Paolo Fuori le Mura, e Appio latino, + 5,6%, dove si trova invece la basilica di San Giovanni, cioè due delle quattro basiliche dove si apriranno le Porte sante (oltre a San Pietro c’è Santa Maria Maggiore). Il caro affitti è l’altro tema che agita una città in preda all’overtourism e dove anche gli studenti sono sempre più marginalizzati. Secondo un’indagine di Immobiliare.it, la domanda di affitti transitori (durata massima di 18 mesi), è aumentata del 65%. Una percentuale che porta la Capitale a essere la città con l’aumento più alto per questa tipologia di locazione. Secondo il progetto indipendente di Inside Airbnb, gli appartamenti trasformati in case vacanze sono stati nell’ultimo anno 24.912, ‘venduti’ al costo medio di 216 euro a notte.
Lo scenario
L’emergenza casa non è certo nuova a Roma, ma nell’ultimo anno appare aggravata tanto da essere stata messa al centro di vari rapporti tra cui quello sulla povertà nella Capitale, proprio dalla Caritas. Anche qui cifre che parlano da sole: nel luglio scorso si contavano 22mila senzatetto in città e un numero che oscilla tra i 120mila e i 150mila appartamenti vuoti. Il direttore della Caritas Giustino Trincia è stato uno dei primi ad ammettere che anche il Giubileo incide negativamente. "Assistiamo a uno svuotamento delle opportunità abitative e purtroppo tenderà ad aumentare", diceva già quest’estate lanciando una grande alleanza con le istituzioni e il Terzo settore per far sì che proprio l’Anno santo schiuda a nuove soluzioni.
Il problema rimane soprattutto però per la classe media e per quelle fasce di popolazione che a Roma vivono e lavorano, magari mettendo su famiglia e trovandosi costrette ad allontanarsi dai propri quartieri di riferimento, dovendo lasciare la rete di affetti, amicizie, scolastica già consolidata nel tempo. Nel gruppo Facebook del quartiere Flaminio, ad esempio, si legge lo sfogo disperato di una mamma alla ricerca di una nuova sistemazione familiare che si è sentita rispondere da ben sette agenzie che fintanto che c’è il Giubileo, non si affitta a lungo termine.