Roma, 23 dicembre 2024 – Dagli artisti agli ammalati, dai giornalisti agli imprenditori, il Giubileo spalanca la porta santa della speranza ad ogni categoria sociale. A todos, todos, per dirla con papa Francesco, compresi gli omosessuali che, per la prima volta nella storia giubilare, avranno un pellegrinaggio ufficiale ad hoc nella Roma cristiana. E a ciascun fedele in arrivo nella Capitale, in occasione di uno dei 62 macro eventi inseriti in calendario, sarà concessa l'indulgenza plenaria, cosi come previsto per ogni Anno santo.
La cerimonia d'apertura
Incentrato sulla speranza, il Giubileo 2025 inizierà alle 19 di martedì 24 dicembre, con il rito d'apertura della Porta santa della Basilica papale di San Pietro, presieduto dal Pontefice. Successivamente si terrà la messa della notte di Natale che i fedeli potranno seguire anche attraverso i maxi schermi allestiti in piazza San Pietro. La Porta santa e quindi il Giubileo si chiuderanno il prossimo 6 gennaio 2026 dopo una lunga serie di appuntamenti che si stima richiameranno a Roma almeno 32 milioni di pellegrini da tutto il mondo, in particolare da Sud America, Stati Uniti, Spagna e Filippine. "Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano – scrive papa Francesco a conclusione della bolla papale Spes non confundit con la quale ha indetto l'Anno santo –. Possa la nostra vita dire loro: 'Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore' (Sal 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri".
Massima sicurezza
Fede, preghiera e sicurezza. Durante il Giubileo sulle zone più sensibili della Capitale saranno puntati gli occhi elettronici di ottocento telecamere di videosorveglianza. Ogni giorno in strada scenderanno 700 uomini e donne in più rispetto all'ordinario, fra appartenenti alle forze dell'ordine ed effettivi delle forze armate, al fine di garantire la massima sicurezza possibile. Il conflitto in Ucraina e soprattutto la guerra in Medio Oriente alimentano tensioni internazionali potenzialmente gravide di attentati sanguinari. Quanto accaduto poi a Magdeburgo, in Germania, dove un terrorista anti-Islam ha preso di mira un mercatino di Natale, provocando vittime e feriti, non può che indurre il Viminale e la Gendarmeria vaticana a tenere alta la guardia.
Roma si rifà il look
Per accogliere al meglio i pellegrini, l'Urbe si è messa a lucido. Non senza polemiche politiche e amministrative, sono stati predisposti 323 interventi (205 essenziali e indifferibili, 118 solo essenziali). Tra questi la realizzazione del sottovia della nuova piazza Pia. Il costo complessivo delle opere si aggira attorno a 3,75 miliardi di euro, dei quali 1,72 miliardi di fondi giubilari e 500 milioni del Pnnr 'Caput mundi'. Nel 2000, in occasione dell'ultimo Anno santo – a parte il Giubileo straordinario della misericordia del 2015 –, i progetti in cantiere furono 800 per un totale d'investimenti pari a 1.88 miliardi di euro. Lo sforzo economico fu premiato da un incremento delle presenze turistiche a Roma del 42% (da 17 a 24 milioni), un aumento tuttavia non sostenuto da un'equivalente crescita della spesa turistica: 'solo' + 20%, da 4,8 miliardi di euro a 5,8. Segno che i pellegrini arrivano, ma non spendono in egual misura.
Dai giovani ai detenuti
L'affluenza maggiore per l'Anno santo è attesa tra il 28 luglio e il 3 agosto, quando è in agenda il Giubileo dei giovani. A Tor Vergata si stima una partecipazione di almeno un milione di ragazzi. Dalle nuove generazioni ai vari settori sociali, a ognuno il suo Giubileo. Parte il mondo della comunicazione (24-26 gennaio), a seguire i malati e il pianeta della sanità (5-6 aprile), gli adolescenti (25-27 aprile), le persone con disabilità (28-29 aprile), i lavoratori (1-4 maggio), gli imprenditori (4-5 maggio), le famiglie (30 maggio-1° giugno), lo sport (14-15 giugno), i governanti (20-22 giugno), gli operatori della giustizia (20 settembre), i migranti (4-5 ottobre) e nelle stessa data missionari e detenuti (14 dicembre).
La Porta Santa in carcere
Non solo la Porta santa di San Pietro. Per la prima volta, dopo l'esperienza straordinaria del 2015, il Giubileo entra in carcere con l'apertura a Rebibbia, il 26 dicembre, di una Porta santa "per offrire ai detenuti un segno di vicinanza", specifica il Papa. Altre ne saranno spalancate nelle tre basiliche papali diverse da San Pietro: domenica 29 dicembre toccherà a San Giovanni in Laterano, il 1° gennaio a Santa Maria Maggiore e il 5 gennaio sarà la volta della splendida San Paolo fiori le mura.
Come ottenere l'indulgenza
Come ben sapeva un contestatore incallito del calibro di Martin Lutero, Giubileo significa indulgenza plenaria nel credo cattolico romano. Proprio per la remissione dei peccati papa Bonifacio VIII indisse il primo Anno santo, nel lontano 1300. Da quel momento, ogni quarto di secolo, l'appuntamento si ripete nella sua versione ordinaria. La dottrina insegna che il peccato comporta, da un lato, una pena eterna, lo strappo dell'uomo da Dio, che il sacramento della riconciliazione ricuce, e, dall'altro, la cosiddetta pena temporale. Questa più che una pena vera e propria va intesa come "l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri", ad ascoltare l'efficace spiegazione offerta da papa Francesco nella Misericordiae vultus, la bolla d'indizione del Giubileo straordinario della misericordia nel 2015.
Per ottenere durante l'Anno santo l'indulgenza plenaria, ossia la cancellazione completa della pena temporale, occorre soddisfare particolari requisiti indicati dalla Penitenzieria apostolica, indicati in un documento normativo dello scorso maggio. Nel corso del Giubileo "potranno ricevere l’indulgenza plenaria i fedeli veramente pentiti, mossi da spirito di carità - sottolinea il dicastero della Santa Sede - che purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice". In particolare, l’indulgenza sarà concessa a chi effettua un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare, verso almeno una delle quattro basiliche papali maggiori di Roma, in Terra Santa oppure in altre circoscrizioni ecclesiastiche, e prendendo parte a un momento di preghiera, celebrazione o riconciliazione. Ancora, la remissione piena dei peccati sarà possibile "visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare" e vivendo l’adorazione eucaristica, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede e le Invocazioni a Maria. Per chi, invece, è impossibilitato dal recarsi a Roma sarà sufficiente recitare le stesse preghiere, svolgere "opere di misericordia e di penitenza" o astenersi "almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita".
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