Mercoledì 13 Novembre 2024

Giù l’Iva: sì al taglia-bollette

Migration

di Claudia Marin

ROMA

Il governo corre ai ripari per fronteggiare la prevedibile impennata dei costi in bolletta di elettricità e gas (con rialzi ipotizzati del gas del 27% e della luce del 17%) prima che l’Autorità preposta al settore (l’Arera) indichi le nuove tariffe entro venerdì prossimo. E, così, con una mossa decisa l’altra sera e attuata ieri con un Consiglio dei ministri convocato ad hoc, il governo riapre il decreto legge da oltre 3 miliardi varato la settimana scorsa per rafforzare le misure per le famiglie e le imprese, alleggerire il peso delle bollette del terzo trimestre e "sistemare" le coperture finanziarie.

"DISASTRO" SCONGIURATO

A spiegare l’obiettivo dell’operazione è lo stesso Mario Draghi: "Sono stati approvati provvedimenti urgenti per sostenere il potere di acquisto delle famiglie. Abbattiamo l’Iva e rafforziamo il bonus sociale, interveniamo per incrementare lo stoccaggio di gas naturale, per il quale siamo arrivati al 60%, per arrivare al 90% entro novembre. In mancanza di queste approvazioni ci sarebbe stato un disastro con aumenti fino al 45%" sul gas. E del 15% sulla corrente. Lo certifica Arera.

IL CONTO DI FINE ANNO

In termini di effetti finali, calcola l’agenzia, "per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell‘anno (tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022) "sarà di circa 1.071 euro", +91% rispetto ai 12 mesi precedenti. Nello stesso periodo, il medesimo nucleo pagherà "per la bolletta gas circa 1.696 euro", con una variazione del +70,7%.

AZZERATI

GLI ONERI DI SISTEMA

In primo piano, secondo il nuovo pacchetto, sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche di veicoli elettrici. Con un onere che solo per questa voce raggiunge i due miliardi di euro.

TAGLIO DELL’IVA

PER IL GAS

In secondo luogo, sono inoltre assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale. È prevista una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.

BONUS SOCIALE

Il decreto prevede che il bonus sociale per l’energia elettrica, in pratica le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati e per i clienti domestici in gravi condizioni di salute, sia riconosciuto anche per il primo trimestre 2022: quindi i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dalla data del 1° gennaio 2022. Le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8mila euro per il primo trimestre 2022, 12mila per il secondo e terzo trimestre 2022.

CONTRIBUTO EXTRA

Al finanziamento del nuovo pacchetto dovranno contribuire anche "i soggetti titolari di contratti di approvvigionamento di volumi di gas naturale destinati al mercato italiano di durata superiore a un anno", con un contributo extra del 10% sul maggior prezzo ottenuto dagli importatori di gas naturale. Questo in aggiunta alla tassazione degli extra-profitti sui gruppi energetici che è attualmente operativa.