Messina, 19 agosto 2020 - Svolta nel giallo di Caronia. Un volontario che partecipa alle ricerche nella zona ha trovato in un fosso resti in avanzato stato di decomposizione. Per i soccorritori quelle tracce ossee e la maglietta rinvenuta portano a Gioele Mondello "al 99 per cento". Dopo ore di sopralluogo, il procuratore di Patti Angelo Cavallo ha dichiarato: "Abbiamo trovato dei resti umani che sono compatibili con quelli di un bambino dell'età di Gioele".
Una bara è stata trasportata sul luogo del ritrovamento. I resti ossei - una parte del tronco e della testa e alcuni arti - sono stati adagiati sulla bara e trasportati all'istituto di medicina legale per l'autopsia e per l'esame del Dna che servirebbe a fugare ogni dubbio sull'identificazione della vittima. Il padre del piccolo Gioele, Daniele Mondello, si è adagiato in lacrime sul feretro, sbattendo più volte le mani sopra la cassa. I famigliari presenti hanno tentato inutilmente di consolarlo.
Il procuratore
"Non mi interessa chi l'abbia cercato e chi l'abbia trovato, l'importante è che sia stato trovato. Dicevamo che dovevamo insistere in queste ricerche in questa zona. Più avevamo risorse disponibili più probabilità c'erano di trovare questa persona", ha detto Cavallo. "Ci siamo fatti delle ipotesi - ha aggiunto - se ne sono rafforzate alcune e ne abbiamo scartate altre. Ora è il momento del silenzio, continuiamo a lavorare". Per il procuratore "perdono quota piste riconducibili ad ambiti familiari, ma non possiamo fare altre dichiarazioni". A brevissimo sarà eseguita l'autopsia, così come verranno mostrati ai famigliari "degli oggetti che abbiamo trovato per un primo riconoscimento, anche indumenti".
Il ritrovamento
Il luogo del ritrovamento, coperto da rovi e arbusti, è situato a circa 200 metri dall'autostrada e a 400 metri dal punto in cui è stato individuato il cadavere di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica, lo scorso 8 agosto. Alcuni soccorritori avevano parlato del "tronco di un bambino" coperto da una maglietta "compatibile" con quella indossata dal piccolo il giorno della scomparsa. Il corpicino è martoriato, "totalmente irriconoscibile". Altre parti, compresa la testa, sono state individuate in più punti, anche a una certa distanza dal fosso. Probabilmente sono state trascinate dagli animali, di cui sarebbero stati rinvenuti peli, riconducibili "a cinghiali o cani", spiegano fonti investigative.
La famiglia, lì vicino, ha aspettato con apprensione l'evolversi della situazione: i nonni paterni del piccolo Gioele, Letterio Mondello e la moglie, hanno raggiunto il luogo esatto del ritrovamento dei resti. Il papà dopo avere parlato con i poliziotti ha preferito restare a distanza. Presente anche la zia Mariella Mondello. La zona è stata inibita all'ingresso dei giornalisti e della folla di volontari e curiosi.
Volontari
Da questa mattina sono più di centinaio i volontari, fra cittadini e turisti, che si sono aggiunti alle ricerche del piccolo, aderendo all'appello del padre, Daniele Mondello. "Ringrazio tutti i volontari che stanno partecipando alle ricerche di mio figlio", sono state le parole di Daniele. Con lui sul campo anche il nonno Letterio e la zia Mariella Mondello, che dichiarava: "Viviana non fuggiva da niente, forse è andata nel panico". Le ricerche si erano concentrate nella zona attorno al guardrail e il traliccio. Armate di bottiglie d'acqua e zainetto, le squadre di volontari guidate dal padre del piccolo, hanno setacciato tutta l'area. "Siamo genitori anche noi e vogliamo fare la nostra parte", hanno detto alcuni di loro. E proprio uno dei volontari un carabiniere in congedo, ha rinvenuto il corpo. Prima del ritrovamento dei resti, il procuratore Angelo Cavallo confessava: "È la mia inchiesta più difficile? Ne ho seguite tante, mi sono capitati tanti omicidi, alcune inchieste particolarmente complicate, altre davvero efferate. Ma questa mi tocca da vicino, mi colpisce dentro, perché riguarda la sorte di un bambino".
Il carabiniere in congedo
A trovare i resti umani di un bambino a Caronia è stato Giuseppe Di Bello, carabiniere in congedo. Ha 55 anni, è originario di Capo d'Orlando (Messina) e stamattina è arrivato sul posto con un amico, Francesco Radici, che lo ha accompagnato nelle campagne di Caronia. I due a un certo punto si sono separati nelle ricerche: Radici si è spostato a monte, Di Bello si è avventurato a valle tra le sterpaglie, arrivando infine in prossimità del fosso dove ha fatto la macabra scoperta. "Ho trovato dove non hanno cercato", le sue prime parole.
Nuovi controlli su traliccio
Nuovi accertamenti sul traliccio nei pressi del quale è stato ritrovato il corpo di Viviana Parisi la mamma del piccolo Gioele. Questa sera, come apprende l'Adnkronos, si effettuerà un nuovo sopralluogo per fare altre analisi sul posto.
Daniele Mondello: "Dubbi su metodi ricerche"
"Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche". Così, sul suo profilo social, Daniele Mondello, papà di Gioele e marito di Viviana Parisi, ha commentato il ritrovamento nelle campagne di Caronia dei resti ossei compatibili con il bambino scomparso con la madre il 3 agosto scorso. "La mia non vuole essere una polemica - ha aggiunto Mondello - ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia. Viviana e Gioele vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati grandi!". Quindi il dj messinese ha concluso: "Nonostante il dramma che mi ha travolto, trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato".