Roma, 27 giugno 2018 - Per molti ragazzi è solo «un gioco come un altro», una pratica innocua pubblicizzata dai loro idoli dello sport e della televisione. Se, date le leggi vigenti in Italia, parlare di minori e gioco d’azzardo può sembrare un ossimoro, la realtà mostra, invece, come tale pratica appartenga al loro universo, delineando un quadro allarmante. Nella sola città di Roma due ragazzi su tre (il 66,3% degli intervistati) di età compresa dai 13 ai 17 anni, gioca d’azzardo almeno una volta all’anno mentre il 36,3% ha dichiarato di giocare abitualmente almeno una volta al mese. È quanto emerge dalla ricerca ‘Adolescenti e azzardo: cresceranno dipendenti?’, condotta dalla Caritas di Roma su 1.600 giovani e presentata ieri al Palazzo Apostolico Lateranense, nel corso della conferenza sul fenomeno del gioco d’azzardo tra gli adolescenti promossa insieme all’Ospedale Bambino Gesù.
DALL’INDAGINE emerge il tema dell’«azzardo di prossimità»: oltre un terzo dei giovani ha infatti affermato di avere un luogo di gioco a 5 minuti da scuola. I giochi maggiormente praticati tra i minorenni sono le scommesse sportive (88,3%) seguite dal gratta e vinci (48%), preferito dalle ragazze. Una fetta importante e in costante aumento è rappresentata dal gioco d’azzardo online, facilmente accessibile dai minori tramite smartphone. Al quarto, quinto e sesto posto con valori intorno al 25%, si posizionano, invece, i giochi con le carte, come il poker e il Black Jack, e le slot machine.
IL COMMENTO Perdenti in partenza - di Marco Buticchi
ALLARGANDO il campo all’intero territorio nazionale, dalle indagini del Cnr emerge che il numero di coloro che giocano d’azzardo almeno una volta l’anno è ormai pari a oltre 17 milioni, il 42,8% della popolazione tra i 15 e i 64 anni. Fra questi si contano oltre un milione di studenti tra i 15 e i 19 anni, pari al 44,2% degli studenti italiani mentre i minori che in Italia, nel corso del 2017, hanno giocato d’azzardo sono 580.000 (33,6 %). «Perfino la nazionale italiana di calcio è sponsorizzata da una società d’azzardo», ha affermato ieri il direttore della Caritas Roma, monsignor Enrico Feroci, puntando il dito contro una pubblicità pervasiva che esercita un forte ascendente sui ragazzi. In questo contesto si inserisce la bozza del ‘decreto dignità’, primo provvedimento presentato dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. A chi non rispetterà il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo arriverà, infatti, una sanzione del «5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, a un importo minimo di 50.000 euro». Secondo la bozza, inoltre, gli incassi delle sanzioni andranno al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.
INTANTO, proprio ieri, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza che disciplina gli orari di funzionamento degli oltre 50mila apparecchi da gioco con vincita in denaro presenti nella Capitale, fissando l’orario di accensione dalle 9 alle ore 12 e dalle ore 18 alle ore 23.