Martedì 22 Aprile 2025
GIUSEPPE POLI
Cronaca

Giocatore inneggia a Mussolini, l’Ancona fa rimuovere il post. Il patron cancella il suo commento

Nuovo scivolone, al centro della polemica l’attaccante Antonio Martiniello. In serata si scusa: “Volevo esprimere il mio modo di vivere la vita privata”. Fa discutere il commento di Stefano Marconi, rimosso anche questo

Il post dell’attaccante Antonio Martiniello sul suo profilo Instagram; a destra, il giocatore in campo

Il post dell’attaccante Antonio Martiniello sul suo profilo Instagram; a destra, il giocatore in campo

Il maremagnum di internet è pieno di frasi celebri che inneggiano alla lotta. Martiniello avrebbe potuto citare Brecht, Calvino, Falcone. Però ha scelto Benito Mussolini. L’account di Antonio Martiniello è privato, va ribadito, ma sui social per condividere un post e farlo girare tramite WhatsApp basta fare uno screenshot, ed è proprio ciò che è successo ieri, così il post di Martiniello ha fatto il giro di Ancona e della sua tifoseria.

E c’è anche chi lo ha commentato su Facebook, alimentando la polemica e raccogliendo numerosi commenti, anche se non ha menzionato l’autore. Poco importa, però, perché nel frattempo tutti già sapevano chi era il giocatore che sul suo profilo di Instagram aveva citato Mussolini. Ieri, nel tardo pomeriggio, la società ha provveduto a far rimuovere la frase in questione sotto al selfie di Martiniello: "La società si dissocia, ha chiesto al proprio tesserato di rimuovere la didascalia riportata sul post e provvederà a risolvere la situazione internamente” ha dichiarato infatti il responsabile della comunicazione della Ssc Ancona, David Luconi.

Nessun altro dirigente ha voluto commentare l’episodio. Perché è evidente l’imbarazzo che in società ha suscitato la vicenda. Soprattutto perché si tratta di un post caratterizzato da una colorazione politica ben chiara che giunge a poche settimane di distanza dal discusso regalo delle maglie al convegno di Forza Italia, episodio che ha già scatenato la reazione della Curva Nord, prima con lo striscione esposto durante la partita contro la Sambenedettese, e poi con il duro comunicato che è seguito nei giorni successivi.

Antonio Martiniello che cita Mussolini, tra l’altro commentato dal socio Stefano Marconi con la frase in napoletano "Comm si forte Antò”, poi rimossa, in un contesto di tifoseria arrabbiata per quanto accaduto, rischia solo di alimentare dissenso da parte di chi non vuole vedere accostare alcun colore politico alla maglia dell’Ancona. Un nuovo episodio destinato a far discutere, insomma, in un momento in cui ai biancorossi servirebbe invece solo carburante apartitico per concludere al meglio la stagione.

Tra l’altro tutto accade in un momento in cui la società deve ripianare al suo interno diversi dissidi, a pochi giorni dal consiglio direttivo che si preannuncia piuttosto movimentato e che è stato fissato per martedì prossimo. Anche se nel tardo pomeriggio di ieri lo stesso Martiniello, su suggerimento della società, ha rimosso la didascalia con cui inneggiava a Benito Mussolini e ha pubblicato un nuovo post di spiegazioni: "Mi scuso della citazione riportata nella didascalia del mio precedente post – ha scritto l’attaccante biancorosso –. Volevo esprimere il mio modo di vivere la vita privata, ossia dando il massimo di me stesso!”.