Vigonovo (Venezia), 20 novembre 2023 – “Spero di non averti svegliato, sono andata a prendere l'autobus per andare a fare colazione coi miei amici. Ti voglio bene”. C’è tutto il dolore di un papà dal cuore spezzato dietro al post pubblicato sui social da Gino Cecchettin. Nessuna parola: solo l’emoticon di un cuore e lo screenshot di uno scambio di battute in chat con la figlia Giulia, quando ancora l’orrore sembrava ancora lontano e impossibile.
"Grazie amore, anch'io tanto", risponde il padre in quel vecchio messaggio di WhatsApp, forse uno degli ultimi prima della tragedia. La scomparsa di Giulia Cecchettin, uccisa a soli 22 anni dall’ex fidanzato Filippo Turetta.
Papà Gino: “Odio per Filippo? Non provo niente”
Cosa prova un papà pensando al ragazzo che ha ammazzato con dieci coltellate la propria figlia: odio? “Non provo niente”, ha detto stamattina Gino Cecchettin riferendosi a Turetta, arrestato per omicidio volontario.
Una famiglia coraggiosa quella dei Cecchettin che, nonostante lo strazio di aver perso prima la mamma – Monica Camerotto deceduta l’anno scorso per una malattia che l’ha strappata dal marito e i tre figli a 51 anni – e poi Giulia, sono ancora in piedi a lottare affinché venga fermata la lunga scia di femminicidi che stanno insanguinando l’Italia intera.
La sorella. “Non chiamatelo mostro”
“Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un'eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c'è”. Lo ha scritto la sorella Elena in una lettera aperta, pubblicata oggi dal Corriere. Intanto, stamattina, l’Università di Padova ricorderà Giulia – ammazzata a pochi giorni dalla laurea in Ingegneria Biomedica – con un minuto di silenzio all'inizio di ogni lezione.
Padova, laurea ad honorem a Giulia Cecchettin
''Sto ricevendo centinaia di mail di studenti, professori del nostro ateneo e rettori in cui viene espresso dolore e incredulità. Ci chiedono di non dimenticare Giulia, di conferirle la laurea: a tutti ricordo che è proprio quello che abbiamo subito pensato di fare'', ha detto la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli.
''A volte il destino è crudele e beffardo: a giorni lanceremo un corso online contro la violenza sulle donne a cui abbiamo lavorato per mesi. Sei moduli su equità, inclusione, parità di genere che vogliamo mettere a disposizione dei nostri studenti, dipendenti e dell'intera cittadinanza. Dopo l'omicidio di Giulia siamo convinti più che mai che serva", ha concluso la rettrice.
Vigonovo, la casa di Giulia invasa dai messaggi
A Vigonovo continua il raccoglimento dei cittadini e delle persone che conoscevano Giulia davanti alla casa. Fiori e messaggi, tanti biglietti scritti da bambini. Ci sono fiori, pupazzi e centinaia di messaggi di affetto per la studentessa uccisa dal suo ex.