Le scomparse di Michael Frison e Giacomo Solinas in Sardegna sono collegate?
Gonnesa, 1 gennaio 2025 – C’è un legame tra la scomparsa di Giacomo Solinas e quella di Michael Frison, spariti in Sardegna tra il luglio 2023 e lo stesso mese dell’anno successivo? Le mamme, Lidia Pistis e Cristina Pittalis, cercano di capirlo. Si parlano, si scambiano le informazioni. Provano a cercare una soluzione al mistero, la traccia potrebbe essere quella di una setta?
La scomparsa di Giacomo Solinas
Giacomo Solinas è scomparso da Gonnesa la mattina dell’8 luglio 2023. I suoi ultimi spostamenti vengono ripresi dalle telecamere, si allontana con un borsone e uno zaino, fa un caldo torrido, lui è vestito di nero. Il borsone verrà poi ritrovato nelle campagne, tra i rovi, lo zaino invece no. Ai genitori aveva raccontato di aver trovato lavoro come stagionale in Costa Smeralda. Anche se quando la mamma gli aveva chiesto il nome della località, non era stato in grado di risponderle. Il telefonino verrà spento dopo una telefonata di pochi secondi, quella stessa mattina. Con chi ha parlato Giacomo? Anche: è stato lui a chiamare?
Le ricerche di Giacomo Solinas
Le ricerche per allontanamento volontario hanno impiegato anche squadre di soccorso in una zona affollata di pozzi profondissimi e miniere abbandonate. Vicino c’è una diga dove, ha scoperto la sorella, Giacomo era andato più di una volta. Ma dello scomparso nessuna traccia.
"Giacomo e Michael, scomparse collegate?”
La mamma di Giacomo elenca suggestioni che potrebbero portare a collegamenti con la sparizione di Michael Frison. “Intanto lo stesso mese, luglio – elenca -. Anche Giacomo è sparito in mezzo alla campagna, sotto un sole cocente, senza soldi, mi ha accreditato 4mila euro, tutto quello che aveva, sul conto corrente. Aveva lavorato per due anni e mezzo come cameriere in Inghilterra, il paese di Michael. Ed è stata proprio Cristina a ricordarsi di lui, a ricollegare le due scomparse, a chiamarci. Giacomo era diretto in Gallura, dove è scomparso Michael. Aveva attraversato un momento di depressione, ma era riuscito a riprendersi”.
"Potrebbero essere prigionieri di una setta?”
"Sì, abbiamo pensato anche al suicidio – ammette la mamma di Giacomo -. Ma il corpo dov’è? La ricerca è stata molto accurata ed è passato un anno e mezzo. Sembra essersi volatilizzato, come Michael. Noi abbiamo pensato che i nostri ragazzi possano essere prigionieri, abbiamo pensato a qualcosa come una setta. Ho contattato altre famiglie di scomparsi dopo di lui. Perché noi mamme abbiamo una marcia in più, non ci arrendiamo”.