di Roberto
Giardina
Germania paralizzata per un giorno, mentre i partiti al governo litigano, in disaccordo su tutto. In sciopero aerei, treni, metro, bus. I tedeschi bloccati in casa, o sono andati al lavoro in bicicletta, o in auto. Trecentomila hanno incrociato le braccia, ed era solo un Warnstreik, uno sciopero d’avvertimento. Si teme che l’agitazione possa continuare fino a dopo Pasqua, con una tregua per le feste.
Non avveniva da trent´anni, dai giorni inquieti seguiti alla riunificazione. Un tempo i tedeschi dicevano "una situazione all’italiana", per caos e instabilità politica. Oggi non osano più. Il gigante d’Europa è in difficoltà. I dati economici non brillano più come in passato, e Berlino fatica a imporre la propria leadership in Europa. Insomma, l’era Merkel è alle spalle.
Ieri, comunque, si è evitato il caos negli aeroporti e nelle stazioni, così come pure gli ingorghi sulle autostrdade, perché i cittadini erano rassegnati e non si sono mossi, tranne quelli che assolutamente dovevano, e non tutti ci sono riusciti.
Si calcola che siano saltate almeno un migliaio di operazioni urgenti negli ospedali. Nei prossimi giorni si teme che entrino in sciopero anche i dipendenti pubblici (tranne i funzionari che per legge non possono scioperare).
Il sindacato Ver.di chiede aumenti del 10,5 per cento, la Evg il sindacato delle Deutsche Bahn, le ferrovie, arriva al 12. Troppo? Per il 52 per cento dei lavoratori, le richieste sono inadeguate. A causa dell’inflazione, oltre l’8, in tasca resterebbe ben poco. Dal 2015 i salari reali dei ferrovieri sono diminuiti dell’1,4. L’Ig Metall, il sindacato dei metalmeccanici, il più potente al mondo, nei mesi scorsi ha strappato il 5, troppo poco. In estate sono previsti aumenti per i pensionati del 5,6 per cento. Tranne per le pensioni più basse, esenti dalle tasse, l´aumento è quasi simbolico. Sei tedeschi su 10 guadagnano 3.900 euro al mese, al lordo, ma devono oltre le tasse, le trattenute per pensione e mutua. Il netto, secondo il carico familiare, sarà poco al di sopra di 2.500 euro. Ci sono fasce in apparenza privilegiate. Un operaio alla catena di montaggio della Volkswagen può arrivare a 5.500 euro con gli straordinari, ma è inquieto per il futuro e i piani ecologici dei verdi che demonizzano le vetture a benzina.
E innanzi a una situazione d’emergenza, il governo si è mostrato impotente. Il vertice dei tre partiti della coalizione, liberali, socialdemocratici e verdi, per superare i contrasti che impediscono di prendere decisioni, si è interrotto dopo 17 ore di trattative, I lavori verrano ripresi appena possibile. I verdi vogliono salvare il pianeta, e chiedono sacrifici che i tedeschi non vogliono affrontare. Il loro ministro all’Economia, Robert Habeck, chiede di rinnovare i sistemi di riscaldamento, un costo di oltre cento miliardi di euro. A Berlino, domenica è fallito il referendum per rendere la metropoli "clima neutrale" entro il 2030. Non si è raggiunto il numero minimo di votanti, e i favorevoli sonos stati il 51 % contro il 49% di contrari. Il 67 per cento è contrario a rinunciare alle auto a benzina. La ministra degli Esteri, la verde Annalena Baerbock, è favorevole alla guerra a oltranza contro Putin, in aperto contrasto con Scholz, che cerca di evitare il peggio. Un conflitto al governo senza precedenti.
La Germania si trova a fronteggiare anche l’emergenza profughi. Non sa più dove sistemarli. Sono arrivati un milione e centomila ucraini, oltre il milione e mezzo di profughi presenti nel Paese, l’anno scorso ne sono arrivati 230mila. Per ospitarli si chiudono palestre e piscine, e in provincia si arriva a casi estremi. In un paesetto di 500 abitanti volevano ospitare 400 profughi. I cittadini protestano e il malcontento viene sfruttato dall’estrema destra.