Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ponte Morandi Genova "prima si è storto poi è caduto". Subito le prime case agli sfollati

La commissione del Mit: probabili "concause" all'origine del crollo. Il bilancio finale è di 43 vittime. Vigili del fuoco ancora al lavoro per mettere in sicurezza l'area. Conte: "Il governo c'è"

Il premier Conte con i familiari delle vittime di Genova (Ansa)

Il premier Conte con i familiari delle vittime di Genova (Ansa)

Genova, 19 agosto 2018 -  "Prima si è storto, poi è caduto". Roberto Ferrazza, presidente della Commissione ispettiva del Mit, definisce nuovi particolari sul crollo del Ponte Morandi di Genova. E rivede parzialmente l'ipotesi della rottura di uno strallo come causa scatenante del disastro. Al termine del sopralluogo sulle macerie, Ferrazza dichiara che la tragedia potrebbe essere stata determinata da "una serie di concause" e non solo dalla rottura di uno strallo. Il cedimento della bretella resta "un'ipotesi del cedimento". La rottura di uno strallo "può essere stata determinata sia da un comportamento anomalo della trave o dal cedimento delle mensole che tengono gli impalcati". In particolare, un' eventuale rottura della mensola "può aver fatto girare l'impalcato e sovraccaricato lo strallo".

La lettura della dinamica del crollo non è ancora del tutto chiara, ammette il presidente della Commissione del Mit, così come quale elemento si sia rotto per primo. "Non è chiaro quale sia stato l'innesco", spiega Ferrazza. Che aggiunge: "Bisognerà lavorare ancora sul posizionamento e ribaltamento delle macerie, considerando che c'è stata una rottura che ha provocato un movimento della struttura non equilibrato". Nel frattempo, la procura ha autorizzato le verifiche per la messa in sicurezza dei monconi di ponte proposte da Anas, dopo aver avuto il parere favorevole dei consulenti. "Le verifiche verranno effettuate dai tecnici di Autostrade con i consulenti della procura", spiega ancora Ferrazza. 

GENOVA VITTIME_33044803_120714

LE VITTIME - Con il recupero dei corpi della famiglia piemontese Cecala - il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal - e quello di Mirko Vicini si sono concluse le operazioni di ricerca delle vittime del crollo. La triste conta è di 43 morti, dopo che ieri si è spento in ospedale anche uno dei feriti più gravi, il camionista romeno Marian Rosca.  I vigili del fuoco continuano ad operare tra le macerie per mettere in sicurezza l'area e poter escludere con certezza che vi siano altre persone rimaste sepolte e di cui non era stata segnalata la presenza in zona. Domani pomeriggio il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, sarà in città per redarre l'ordinanza che consentirà sul piano normativo e operativo di avviare i prossimi interventi.

PRIME CASE AGLI SFOLLATI - Chi ha dovuto abbandonare la propria casa avrà presto un nuovo tetto sulla testa. Domani saranno assegnate le abitazioni a 11 famiglie, mentre altri 40 saranno distribuiti nelle prossime settimane. "Domani consegneremo, insieme al sindaco di Genova Marco Bucci, i primi appartamenti agli sfollati - dice il presidente della Regione, Giovanni Toti -. Si tratta di alloggi di proprietà della Regione e del Comune". ''Con lo stanziamento fatto ieri dal governo con il Cdm straordinario ne verrano ristrutturati altri 150 subito: i lavori inizieranno già in settimana e le case saranno nella disponibilità dei cittadini entro la fine di settembre - prosegue il governatore della Liguria -. Un altro lotto di 100 case sarà pronto a partire dal mese di ottobre, ove servisse. A questo occorre aggiungere 40 case che ci ha messo a disposizione la Cassa depositi e prestiti: non appena terminati gli allacci delle utenze e le ultime rifiniture questi ultimi dovrebbero essere a disposizione di Comune e Regioni dalla metà circa di settembre".

CONTE - Intanto il premier Giuseppe Conte assicura che "il Governo è con Genova e con i genovesi e non solo a parole, ma con gesti concreti". All'indomani dei funerali di Stato a cui ha preso parte insieme ai suoi ministri, al presidente Sergio Mattarella e alle massime cariche istituzionali, il presidente del Consiglio ricorda i primi stanziamenti per gestire lo stato di emergenza e i successivi 28,5 milioni decisi dal Cdm di ieri. "Il Governo - aggiunge in un post su Facebook - ha messo a disposizione i fondi necessari, ma adesso pretendiamo che si faccia in fretta e che sia data una dimora a queste persone. Abbiamo fatto tanto, stiamo facendo tanto e faremo ancora tanto altro. Non lasciamo sola Genova".

image

"Nell'immediatezza del crollo - ricorda ancora Conte - avevamo stanziato 5 milioni di euro per gestire lo stato di emergenza e ieri il Consiglio dei Ministri ha stanziato altri 28 milioni e 470mila euro. Soldi che, come richiesto e quantificato dalla Regione Liguria, serviranno per realizzare gli interventi urgenti per la viabilità alternativa, per potenziare il sistema dei trasporti e per individuare sistemazioni abitative per i tanti nuclei familiari che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni considerate a rischio".

image

GENOVA RIPARTE - E a proposito di viabilità, in un mese dal dissequestro delle aree sarà possibile creare i bypass per ripristinare nella città i collegamenti merci ferroviari, oltre a quello stradale nell'ex area Ilva. a spiegarlo è il presidente dell'Autorità del sistema portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini, a margine del Meeting di Rimini. I tempi per il dissequestro, da quanto emerge, potrebbero essere molto brevi, anche di giorni, così come in settimana potrebbe giungere la nomina del commissario straordinario.