Giovedì 13 Marzo 2025
STEFANO ZANETTE
Cronaca

Caso Garlasco, il genetista e il Dna: “Compatibile con Sempio. Non basta per accusarlo di omicidio, ma la Procura avrà elementi”

La storia delle tracce genetiche trovate sotto le unghie di Chiara Poggi. Sulle vecchie analisi: “Le attività furono fatte molti anni fa, in laboratorio non accreditato, con tecniche che erano quelle che erano”

Andrea Sempio e Chiara Poggi

Andrea Sempio e Chiara Poggi

GARLASCO (Pavia) – Conferma le conclusioni della sua consulenza, doppiamente validate dall’illustre collega tedesco Lutz Roewer, e in attesa del riscontro della perizia della Procura. Nega che i reperti fossero inutilizzabili. Ma ammette la probabilità statistica molto bassa di profili comunque parziali. Ugo Ricci, consulente di genetica forense, responsabile della Forensic genetic Unit dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, ha firmato la consulenza che ha fatto riaprire dalla Procura di Pavia le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco.

Più soddisfatto o più sorpreso dalla riapertura del caso grazie alla sua consulenza?

“Sorpreso no, ma ci tengo a chiarire che la nostra attività può essere propedeutica per altri elementi che può avere la Procura, ma che oggi noi non conosciamo. Io ho fatto un pezzettino di questo percorso”.

Una consulenza fatta insieme all’illustre collega tedesco Roewer dell’Università di Berlino, giusto?

“Non proprio. I legali di Alberto Stasi mi chiesero di fornire dei risultati che fossero corroborati da un consulente esperto di fama mondiale. Si tratta di fatto di due valutazioni indipendenti, che rendono il risultato molto più forte”.

Due diverse valutazioni con risultati concordanti?

“Esatto. I risultati di una rivalutazione di dati, fatta sull’analisi dei frammenti ungueali di Chiara Poggi. Mi sono basato sul fascicolo della consulenza fatta dal professor Francesco De Stefano su incarico della Procura”.

Una perizia, svolta per l’Appello bis, che però concludeva che non poteva portare a delle identificazioni di profilo genetico...

“Dei profili del Dna furono generati, non si possono buttare nel cestino quei risultati. Le attività di quella perizia furono fatte molti anni fa, in laboratorio non accreditato, con tecniche che erano quelle che erano”.

Da qui la necessità della ‘rivalutazione’ dei vecchi dati?

“Io ho fatto questo, rivalutare i tracciati ottenuti dal professor De Stefano confrontandoli con il Dna di Stasi, acquisito a suo tempo, e con il profilo del cromosoma Y di Sempio, quest’ultimo fornito da indagini difensive, preso da oggetti abbandonati, necessita quindi di attività dopo l’identificazione, quello che sta facendo la Procura”.

Il genetista Ugo Ricci
Il genetista Ugo Ricci

Le conclusioni hanno quindi indicato Sempio?

“Sia le mie conclusioni che quelle del professor Roewer, al quale avevo peraltro fornito profili anonimizzati, non Stasi e Sempio, ma donatori A e B, hanno escluso Stasi e non escluso invece Sempio per 2 dei 9 campionamenti acquisiti”.

Non escluso?

“Si tratta di profili parziali, noi abbiamo lavorato dal punto di vista biostatistico, i risultati danno una probabilità statistica molto bassa. Per essere chiaro, non si tratta di un profilo Dna che basta per accusare di un omicidio. Per questo la mia opinione personale è che la Procura abbia anche altri elementi”.