Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Gallerie autostradali, De Micheli: "Nessun rischio, solo adeguamento"

Il documento del ministero parlava di 200 viadotti critici. Aspi: "L'adeguamento degli impianti è in corso nel 90% dei casi (in alcuni già concluso)". A6, si stacca intonaco tunnel

Crolli galleria Bertè (Facebook Monica Acerbi)

Roma, 10 gennaio 2020 - Nessun rischio per le gallerie lungo la rete autostradale italiane. "Non c'è un rischio ma una attività di adeguamento ad alcune norme obbligatorie, è una attività comunque in ritardo ma che garantisce la sicurezza dentro le gallerie", sancisce il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, al termine di una giornata di documenti e smentite sulle condizioni di 200 tunnel.

Nel documento inviato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici a vigili del fuoco e ai provveditorati alle opere pubblice, infatti, si parla di 105 gallerie sulla rete autostradale in concessione ad Aspi e 90 ad altre società a rischio. La lettera - che è stata acquisita dalla Guardia di Finanza di Genova - sottolinea che i tunnel lunghi oltre 500 metri presentano pericoli di incidenti e crolli, non sono impermeabilizzati, sono privi di sistemi di sicurezza, di corsie di emergenza e vie di fuga, luci guida in caso di evacuazione. In pratica, tutte gallerie non a norma rispetto alla direttiva europea 54 del 2004.

In giornata Aspi ha risposto attraverso una nota, in cui ha precisato: "L'adeguamento degli impianti nelle gallerie gestite da Aspi e citate dal rapporto del Consiglio dei lavori pubblici è in corso nel 90% dei casi (in alcuni già concluso), mentre per il restante 10% sono in corso le gare d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori." Autostrade per l'Italia sottolinea inoltre che ad aprile 2019 aveva già comunicato al Mit l'elenco delle misure compensative adottate per adeguamento agli impianti delle gallerie appartenenti ai corridoi transeuropei. Aspi afferma inoltre che gli interventi previsti dalla normativa Ue non riguardano la sicurezza strutturale della gallerie, ma "consistono nell'installazione di sistemi idrici, nella realizzazione di canali di scolo a bordo carreggiata, nell'illuminazione di aree di evacuazione, nell'implementazione di canali radio".

Sulla stessa linea la nota dell'associazione delle società concessionarie. "E' profondamente sbagliato e fuorviante collegare i ritardi nell'adeguamento alla normativa europea con qualsiasi problema di sicurezza strutturale delle gallerie stesse. Gli interventi di adeguamento alla normativa Ue riguardano infatti sia misure gestionali sia l'aggiornamento di impianti di servizio interni alle gallerie, ma non attengono in alcun modo alla sicurezza statica delle stesse". Si tratta, spiega l'Aiscat, "di interventi che le società concessionarie hanno condotto negli anni e continuano a realizzare in costante raccordo con la Commissione Permanente per le Gallerie, ossia l'autorità amministrativa competente istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e lo stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". Le istituzioni italiane, rileva ancora l'Aiscat, "hanno avuto un'interlocuzione continua con la Commissione Europea per rappresentare lo stato dell'arte e condividere un aggiornamento delle tempistiche fissate dalla norma, in virtù del considerevole impegno richiesto a tutti i gestori, tanto Società concessionarie quanto Anas. Proprio per questo il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a inizio 2019, aveva cercato di condividere con Bruxelles un aggiornamento delle tempistiche necessarie per la conclusione dei lavori, anche in virtù delle azioni di riduzione dei rischi e di tutte le misure compensative ed integrative messe in atto per tempo dai concessionari italiani".

La scorsa notte si è verificato un crollo in galleria sulla A6 Torino-Savonaparte di intonaco della volta della galleria Ricchini, è caduto. La A6 è la stessa autostrada dove, lo scorso 24 novembre, è crollato un pezzo di viadotto travolto da una frana. Autostrada dei Fiori, la società che gestisce la A6, precisa: "Non si è verificato alcun crollo di intonaco né tantomeno di cemento nella galleria di Quiliano sulla A6, si è verificata solo una piccola nuvola di polvere di vernice staccatasi dal fianco della galleria". Mentre, nella giornata di ieri, sull'autostrada A10 Genova - Ventimiglia un pezzo di una ondulina si è staccata dalla volta della galleria Maxetti. A segnalare l'accaduto è stato un automobilista che ha chiamato i vigili del fuoco. Nessun mezzo è stato coinvolto. 

"Il distacco di una ondulina è avvenuto da una parete laterale della galleria", precisa Aspi dopo le verifiche fatte dalla Direzione di tronco di Genova. L' ondulina "è stata ritrovata sul marciapiede sottostante la parete laterale. In genere, distacchi di questo tipo si devono a urti da transito di mezzi pesanti. Dai controlli tecnici effettuati - aggiunge la società - non è stato riscontrato alcun rischio di distacco alla volta. Nessun mezzo è rimasto coinvolto e il personale di Aspi ha rimosso il pezzo dal marciapiede senza alcuna ripercussione sul traffico".

Fra le 200 gallerie indicate figura anche la Bertè, sulla A26, in cui il 30 dicembre sono crollate due tonnellate di cemento dalla volta. Per questo episodio, la procura di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per crollo colposo. Gli investigatori stanno cercando di capire se la società fosse a conoscenza delle reali condizioni del tunnel e se avesse iniziato a mettere in pratica gli accorgimenti per la messa in sicurezza dell'infrastruttura. La Bertè era stata controllata dai tecnici di Spea, la società controllata di Atlantia che si occupava delle ispezioni e manutenzioni, e era stata classificata col 40, un voto basso che aveva innescato la procedura di programmazione di lavori rubricati però in là col tempo.