Roma, 31 luglio 2019 - "Abbiamo un buco di organico che non è stato colmato in questi anni. La mia amministrazione in questo momento ha poco meno di 99mila uomini rispetto ai 117mila (in cifre significa un -15,6%, ndr) che avrebbe dovuto avere e ai 106mila che poi la legge Madia ha ripristinato", è il grido d’allarme del capo della polizia, Franco Gabrielli, in visita a prefettura e questura di Catania. E ha concluso: "Siamo nel corso di una tempesta perfetta, perché oggi noi siamo i gestori di quella che è stata la stagione del blocco del turnover. Essendo stati gli arruolamenti fatti massivamente negli anni ‘80, la gente ora sta andando in pensione. Arriverà personale, ma nel frattempo altri se ne andranno: il saldo nei prossimi anni lungi dall’aumentare, diminuirà. Si abbasserà l’età media. Avremo una significativa presenza sul territorio di ragazzi e ragazze più giovani, ma avremo un deficit di professionalità perché le persone anziane che vanno via si portano dietro l’esperienza".
Il presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, ascolta l’sos di Gabrielli: "Forza Italia è disponibile a un confronto costruttivo con la maggioranza, ponendo però la condizione inderogabile di uno stanziamento di almeno un miliardo per il comparto sicurezza-difesa, che consenta l’avvio anche di un piano immediato di assunzioni nelle forze di polizia, nella consapevolezza comunque che ci vorranno altre risorse per il rinnovo del contratto, per il riordino delle carriere e per garantire la tutela del personale attraverso maggiori dotazioni di mezzi e tecnologie". "Sono almeno cinque anni che lanciamo questo allarme – spiega il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni –. Fino al 2030 ci saranno 30mila pensionamenti, con gli anni critici 2023 e 2024 che avranno più di 3mila ritiri all’anno: ci sono esigenze straordinarie di arruolamento. Siamo al collasso: per fare capire la situazione ai cittadini, a Ferrara quando ho iniziato il servizio sulle Volanti nel ’99 uscivano 4 o 5 auto, tre delle quali con almeno 4 agenti. Oggi? In città ci sono due macchine con due unità". Entrando nel dettaglio delle carenze il leader del Sindacato autonomo di polizia spiega che "alcuni reparti non sono stati equipaggiati delle nuove divise e devono lavarsi quella vecchia quotidianamente o acquistarla. Molti agenti si comprano anche i guanti anti taglio. In alcune realtà, tra cui Milano e Trieste, nelle esercitazioni hanno ridotto i tiri a segno – passando da 30 a 12 spari –, altrimenti le munizioni si esaurivano. I giubbotti anti proiettili di ultima generazione, da posizionare sotto la divisa e indossabili durante tutto il turno (400 euro il più economico, ndr), non vengono quasi distribuiti. La Polfer sta anticipando di tasca propria le missioni, perché non ci sono fondi. Gli straordinari? La situazione è critica: non ci sono stati pagati quelli in esubero del 2018 e 2019, ossia gli extra budget, che equivalgono a 60 milioni di euro per tutte le forze dell’ordine". Il Viminale ha annunciato l’assunzione di 7mila unità nelle forze dell’ordine entro il 2023. Esattamente, saranno 7.278 gli agenti che entreranno in servizio. Saranno 2.988 i poliziotti entro aprile 2020 (2.094 alle questure, 539 alle specialità, 149 alle frontiere, i restanti saranno utilizzati in altri compiti d’istituto), mentre altri 1.515 entro dicembre. Già autorizzata anche l’assunzione di 2.155 carabinieri.