Roma, 27 agosto 2023 - Raccogliere funghi rispettando il bosco (e se stessi). Sa tutto Elio Guastalli, volontario del Soccorso alpino italiano, non a caso responsabile del progetto ’Sicuri in montagna’. Una guida messa a punto con il Cai elenca cosa fare e soprattutto cosa non fare.
Abbiamo chiesto all’esperto quali siano i 3 errori da evitare. “Siamo amanti della montagna, non vogliamo colpevolizzare nessuno - premette Guastalli -. Andare per boschi a cercare funghi è un’esperienza assolutamente bella. Ma bisogna essere prudenti”.
1. Attenti all’eccesso di entusiasmo
Così la prima regola è proprio questa: “Attenzione all’eccesso di entusiasmo. Quando si è a raccogliere funghi bisogna stare attenti e non farsi prendere la mano. Valutare sempre quello che c’è attorno, può essere anche un terreno molto insidioso”.
2. Stivali di gomma? No grazie
Un altro errore molto comune - e anche difficile da capire per un montanaro - è quello di indossare stivali di gomma. “Verifichiamo che spesso e volentieri la scelta delle calzature è assolutamente inadeguata - conferma il volontario Cnsas -. Fino ad arrivare allo stivale di gomma, scelto magari nella convinzione di proteggersi dall’erba bagnata. Invece è pericolosissimo, soprattutto quando il terreno del bosco diventa impervio e caratterizzato anche da salti di roccia. Per questo è fondamentale calzare un buon paio di scarpe da montagna che ci permettono sempre di avere un appoggio molto più stabile. Possono fare la differenza. Ed è capitato anche a me di recuperare purtroppo qualche volta anche persone decedute, cercatori di funghi che indossavano stivali di gomma e sono scivolati“.
3. Meglio cercare funghi in compagnia
La terza regola si scontra con una tradizione atavica. “Ma per la nostra sicurezza - osserva Guastalli - è bene riuscire a condividere con un amico dove siamo. E lasciar detto a una persona fidata la zona esatta che si va a percorrere. Perché il cercatore di funghi si muove fuori dai sentieri battuti. E se capita un incidente, l’allarme di solito scatta quando è già buio. Sapere esattamente la zona frequentata fa la differenza”. Infine, aggiunge l’esperto, è sempre bene “portare con sé un piccolo zainetto con giacca a vento, acqua e barretta energetica”.