Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Funerali Murgia, Saviano e i familiari portano il feretro. La piazza gremita canta ‘Bella ciao’

I discorsi commossi di amici e membri della famiglia queer, dal marito Terenzi a Roberto Saviano. Presenti Schlein, Veronesi, Tagliaferri, Turci e Pascale. In migliaia a piazza del Popolo

Roma, 12 agosto 2023 – Sono terminati tra le lacrime e ‘Bella ciao’ i funerali di Michela Murgia, celebrati nella Chiesa degli Artisti a Roma da don Walter Insero. Migliaia le persone presenti a piazza del Popolo, dove Roberto Saviano e i familiari della scrittrice morta per un carcinoma renale a 51 anni hanno accompagnato il feretro sul carro funebre al termine delle esequie.

Funerali di Michela Murgia, Saviano porta il feretro (Ansa)
Funerali di Michela Murgia, Saviano porta il feretro (Ansa)

Quello di Murgia è stato, come ha detto lo stesso Saviano che ha tenuto anche un discorso durante la cerimonia funebre carico di commozione (“ha protetto tutti anche negli ultimi dolorosissimi momenti”), un 'funerale politico' visto che in prima fila a darle l'estremo saluto c'era la sua famiglia allargata, eterodossa, basata su legami d'affetto e d'amore piuttosto che di sangue, uno dei temi più importanti della sua letteratura e del suo attivismo. Da Lorenzo Terenzi, l'attore, regista, autore e musicista sposato il 15 luglio in 'articulo mortis' a Chiara Valerio, Chiara Tagliaferri, Teresa Ciabatti e i suoi 4 'figli dell'anima', i ragazzi che ha adottato: Raphael Luis, Francesco Leone, Michele Anghileri e Alessandro Giammei.

Dopo uno dei figli d'anima, Alessandro Giammei, che ha letto un brano sul dolore di Accabadora, e Lella Costa, Chiara Valerio ha spiegato che “di Michela non si può parlare al passato, quindi ne parlerò al futuro - in un intervento che ha unito commozione e humour, interrotto da applausi e risate -. Michela Murgia canterà i Bts (la band sudcoreana di cui era fan) per la strada con le cuffie (...) . Michela Murgia, dirà che questo posto è troppo piccolo, ci hanno sottovalutato e sabotato ancora una volta, parlando di se stessa al noi, e del noi, voi tutti come se stessa, come se la società sia un problema suo. Spoiler...avrà ragione Michela Murgia anche domani, la società è un problema di ciascuno di noi e in questo - ha sottolineato - consiste il gesto politico di Michela Murgia”.

Anche Terenzi, così come altri membri della famiglia allargata, ha ricordato Murgia con un discorso commosso ma al tempo stesso pieno di contenuti politici. 

Tanti lettori si sono organizzati per venire anche attraverso un gruppo Telegram con 600 iscritti dove hanno deciso di rendere omaggio alla scrittrice anche indossando una maglietta bianca. Presenti anche Paolo Repetto, Elly Schlein, Sandro Veronesi, Francesca Pascale, Paola Turci.  

Approfondisci:

Michela Murgia, le parole giuste per raccontare la malattia

Michela Murgia, le parole giuste per raccontare la malattia
Approfondisci:

Michela Murgia, l’onore delle armi degli avversari politici. Anche i nemici le portano un fiore

Michela Murgia, l’onore delle armi degli avversari politici. Anche i nemici le portano un fiore

"Michela è nel viaggio verso il Padre, non verso il nulla. Michela ha fatto tante battaglie, vi invito ad accogliere la testimonianza di fede che ha avuto nella prova, nella sofferenza dura che ha vissuto. Michela non ha mai avuto timore di testimoniare la sua fede". E' uno dei passaggi principali dell'omelia.

Cattolica e teologa, Michela Murgia ha sempre testimoniato apertamente la sua fede. Un credo però fuori dagli schemi, inclusivo, e a tratti anche divisivo. In ogni caso la scrittrice ha lasciato questo mondo con un testamento preciso: un funerale in chiesa.

Approfondisci:

Il testamento di Michela Murgia nelle mani di Cathy La Torre. “Porteremo avanti la sua battaglia”

Il testamento di Michela Murgia nelle mani di Cathy La Torre. “Porteremo avanti la sua battaglia”

L’attivista per i diritti, anche nell'ultimo tratto della vita, ha tirato fuori la sua fede, parlando apertamente, e anche con il sorriso, della malattia e della morte. Ma è stata, in nome di quella libertà che è stata la cifra del suo pensiero e della sua vita, una cattolica queer, fuori dagli schemi, che parlava di Trinità e di eutanasia, della Madonna e di maternità surrogata.