Vigonovo (Venezia), 23 novembre 2023 – Il parroco di San Martino, don Francesco Moretti, celebrerà a poco più di un anno di distanza da quelli di Monica Camerotto anche i funerali della figlia, Giulia Cecchettin. Si terranno nella Basilica di Santa Giustina a Padova e non a Saonara come si pensava. Uno spostamento di sede deciso perché si prevede un grande afflusso di persone e la situazione logistica, sia a Saonara che a Vigonovo, potrebbe non garantire la sicurezza e la partecipazione. Santa Giustina è una delle più grandi basiliche del mondo, ed è una chiesa parrocchiale diocesana, sede di una comunità di monaci benedettini. A celebrare il rito ci sarà anche il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla.
Don Francesco, molti si chiedono se i Cecchettin perdoneranno Filippo. Lei che opinione ha conoscendoli bene?
"Il perdono, soprattutto dopo un fatto del genere, non è una decisione che si prende da un momento all’altro, ma è frutto di un percorso di riflessione al quale non possiamo porre limiti di tempo e soprattutto non possiamo chiedere d’autorità".
Su cosa si fonda il perdono?
"Su un percorso di fede molto profondo che riguarda anche il senso della vita. Deve essere un traguardo, non un gesto di buona volontà verso qualcuno che ha peccato".
Lei pensa che i Cecchettin taglieranno questo traguardo?
"Penso che il cammino per mettersi in discussione dalla A alla zeta lo abbiano già cominciato e abbiano messo da parte odio e rancore. Il padre è una persona di grande sensibilità".
Lei ha accompagnato nell’ultimo viaggio Monica, la mamma di Giulia: che persona era?
"Di grandissima fede maturata attraverso percorsi di formazione molto belli, importanti, da adolescente a donna matura. La sua fine dolorosa consumata dal male è stata una prova molto dura sia per la famiglia sia per la comunità di questa parrocchia".
E Giulia che tipo era?
"Lei e i fratelli nonostante vivessero a Vigonovo hanno seguito qui tutte le scuole e il loro percorso cristiano. A Saonara hanno continuato a vivere nonni e zii e Monica veniva a dare una mano ai genitori mentre Giulia ha fatto parte delle animatrici del Gruppo estivo dell’oratorio ed era fra le più amate dai bambini che accompagnava alle gite".
Da quanto non vedeva la ragazza?
"Dalla fine delle superiori l’ho vista di meno, ma il contatto c’è sempre stato soprattutto nei giorni tragici della morte della madre. Qualche settimana fa ci siamo incontrati proprio alla messa di suffragio per Monica: sempre cordiale, simpatica, generosa".
La sorella ha suscitato reazioni controverse con le sue posizioni espresse in pubblico: che cosa pensa di Elena?
"Lei è sempre stata controcorrente. Ha una personalità spiccata che non si fa pregare quando c’è da esprimere un pensiero. E ora vive un secondo dolore molto forte che la mette a dura prova".
Ha mai conosciuto Filippo?
"Non conoscevo il ragazzo, Giulia ha sempre difeso i suoi affetti".
Che cosa direbbe alla famiglia Turetta?
"Darei loro lo stesso abbraccio, ne capisco il dolore. Hanno bisogno di aiuto".
E a Filippo?
"In questo momento è difficile dire qualcosa, ma bisogna sempre puntare all’amore vero e questo vale per tutti, per redimere e redimersi. Per perdonare e perdonarsi".