Venerdì 26 Luglio 2024

Il discorso di Francesca Donato ai funerali di Angelo Onorato: “Mi batterò per avere verità e giustizia”

Nella cattedrale di Palermo l’eurodeputata ha ricordato il marito trovato morto nella sua auto sabato scorso: “Non possiamo permettere di lasciare la Sicilia a chi risolve con l'odio e con la morte i problemi”. La commozione di Cuffaro. Padre Sarullo: “Mi chiamò un mese fa perché voleva festeggiare i 25 anni di matrimonio”

La cattedrale di Palermo gremita ai funerali di Angelo Onorato: amici e parenti si stringono a Francesca Donato e ai figli, Carolina e Salvatore (Ansa)

La cattedrale di Palermo gremita ai funerali di Angelo Onorato: amici e parenti si stringono a Francesca Donato e ai figli, Carolina e Salvatore (Ansa)

Palermo, 30 maggio 2024 – “Di discorsi ne ho fatti tanti. Questo è il più difficile perché non è più lui seduto davanti a me che mi guardava e mi sorrideva mentre li facevo”. Ha esordito così Francesca Donato oggi al funerale del marito Angelo Onorato in una cattedrale di Palermo gremita. Sabato mattina l’eurodeputata insieme alla figlia, ha scoperto il cadavere dell’imprenditore, riverso sul volante della sua auto parcheggiata in via della Regione Sicilia. Oggi si è trovata a condividere con amici, parenti e istituzioni, il ricordo dell’amore di una vita. “Questo discorso Angelo se lo merita tutto perché Angelo era tutto per me. Lui è stato un marito straordinario. Una persona che aveva dato tutto se stesso per la famiglia sempre ed è stata una persona che ha sparso amore, carità e bene ogni giorno verso chiunque poteva verso chiunque incontrava, ed è per questo che la Cattedrale è piena. Perché tutti sanno cosa ha fatto Angelo nella sua vita".

"Dobbiamo combattere per la verità e la giustizia”

"Voglio dire una cosa –  ha proseguito –  in questa città c'è tanto odio ma c'è ancora più amore e questo dobbiamo ricordarcelo sempre e fare in modo che l'amore trionfi su questo odio maledetto”.

Donato non ha citato direttamente le indagini sulla morte del marito, ma in qualche modo le ha chiamate in causa quando ha chiesto ai presenti di “pregare tutti perché sia fatta verità e giustizia”.

"Perché  – ha spiegato – verità e giustizia è il minimo che noi vogliamo e di cui abbiamo bisogno per superare questa tragedia e per dare una speranza e un futuro a questa città e a tutta la Sicilia. Perché non possiamo permettere di lasciare la Sicilia a chi risolve con l'odio e con la morte i problemi”. 

Le indagini 

L’eurodeputata e i figli sono convinti che Angelo Onorato sia stato ucciso. E questo nonostante le indicazioni finora ottenute dall’autopsia e dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza vadano in un’altra direzione. C’è un’indagine aperta per omicidio (anche se “è un atto dovuto” per svolgere accertamenti irripetibili) e Donato ha ringraziato  “con tutto il cuore come faccio le forze dell'ordine, la squadra mobile, tutta la procura, la magistratura perché combattono ogni giorno per la verità, la legalità e la giustizia e questa è sempre stata e oggi sarà per sempre la mia battaglia. Dovrà essere la nostra battaglia per tutti noi e per Angelo". 

Chi c’era ai funerali

Mille le persone presenti nella cattedrale per il rito celebrato da padre Filippo Sarullo, con i turisti rimasti fuori dalla chiesa monumentale, zeppa in ogni angolo. A pochi passi dai familiari Totò Cuffaro, segretario della Dc, partito in cui milita la Donato. E’ apparso molto provato così come l'assessore democristiana Nuccia Albano, nominata dalla famiglia consulente tecnico, per la sua lunga esperienza da medico legale, e perito di parte durante l'autopsia eseguita all'istituto di medicina legale del Policlinico.

C’erano i cognati della Donato, fratello e sorella di Onorato, i figli naturalmente, Carolina e Salvatore di 21 e 25 anni, gli amici e i dipendenti dell’imprenditore. 

"Angelo era un cattolico praticante – ha ricordato padre Sarullo –  l'ho incontrato in tante occasioni. L'ultima un mese fa, mi mandò un messaggio che ho qui con me perché voleva celebrare i 25 anni di matrimonio con Francesca, ed è stato un bel momento”.