Venerdì 23 Agosto 2024

Il fumo degli incendi canadesi è arrivato in Val d’Aosta: le immagini diffuse dall’Arpa

Le masse d’aria cariche di polveri sottili sono state incanalate nelle correnti portanti dell’Oceano Atlantico. Il fenomeno perdurerà alcuni giorni e interesserà anche altre parti della penisola

Le immagini della Plaine di Aosta interessata dall'arrivo dei fumi provenienti dal Canada (Arpa)

Le immagini della Plaine di Aosta interessata dall'arrivo dei fumi provenienti dal Canada (Arpa)

Roma, 23 agosto 2024 – Il fumo degli incendi canadesi non è solo una faccenda nazionale e non riguarda nemmeno esclusivamente il continente americano: le polveri fini provenienti dai roghi nordamericani hanno raggiunto anche l’Italia, nello specifico i cieli della Valle d’Aosta

A spiegare la situazione è l’Arpa regionale, che ha diffuso alcune foto che mostrano la situazione: “Le immagini riprese a Cogne, a Plateau Rosa e nella Plaine di Aosta hanno ben evidenziato il fenomeno”. 

Grazie alla strumentazione e alla modellistica avanzate, Arpa ha potuto quantificare il contributo degli incendi nordamericani ai valori di concentrazione nell’aria ambiente. I risultati: “In Aosta, il particolato PM10 risulta composto fino a più del 70% dai fumi canadesi”. L’agenzia prevede che i fenomeno perdurerà per diversi giorni. 

Il grafico che mostra il contributo delle masse d'aria cariche di polveri provenienti dal Canada nel particolato aostano (Arpa)
Il grafico che mostra il contributo delle masse d'aria cariche di polveri provenienti dal Canada nel particolato aostano (Arpa)

Il fumo degli incendi molto estesi che da settimane stanno ardendo nel nord del Canada “è stato incanalato nelle correnti portanti che hanno attraversato l’Oceano Atlantico”, spiega 3BMeteo. “Nella loro rotta verso est ha raggiunto i settori occidentali dell’Europa” per poi essere “trasportato verso sudest”, si legge sul portale meteo. 

Il movimento delle masse d’aria cariche di polveri sottili è stato registrato dai satelliti, le cui immagini evidenziano la portata del fenomeno. Secondo 3BMeteo, il fenomeno si concluderà definitivamente sul Mediterraneo centrale, dopo che avrà interessato il Meridione italiano