Cagliari, 27 luglio 2024 - L’omicidio di Francesca Deidda a San Sperate è a un punto di svolta (e di attesa), grazie anche alla tecnologia messa in campo dal Ris.
Il marito in carcere: “Sono innocente”
Il marito Igor Sollai, in carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere, continua a professarsi innocente. E lo ha ripetuto anche ieri al suo avvocato Carlo Demurtas. “Il colloquio è durato due ore e mezzo - riferisce a Quotidiano.net il legale, che difende l’autotrasportatore con la collega Laura Pirarba -. Gli abbiamo messo a disposizione le carte dell’inchiesta, la procura ha un atteggiamento molto collaborativo. Attendiamo l’esito del Ris”.
Luminol e tamponi per risolvere il caso
Gli specialisti dei carabinieri hanno trascorso sette ore nella casa della coppia - e altre 6 a ispezionare l’auto, una Toyota Yaris - alla ricerca di indizi. Molte tracce biologiche riportano al divano, che Sollai aveva cercato di mettere in vendita. Il Ris ha usato il luminol e i tamponi Copan, che servono a prelevare le tracce biologiche. Seguiranno i test di laboratorio per accertare senza ombra di dubbio che si tratti di sangue. Che alla fine sarà comparato con quello della vittima. Il luminol infatti fa risaltare tutti gli elementi e può reagire anche con la candeggina, il ferro, con alcune sostanze come la clorofilla.
Quando è stata uccisa Francesca Deidda?
Ma quando è stata uccisa Francesca Deidda? I resti della donna sono stati ritrovati in un borsone il 18 luglio tra i rovi, nella zona di San Priamo, grazie al fiuto infallibile di un cane molecolare. La risposta dovrebbe arrivare dall’autopsia, prevista per la prossima settimana. Secondo l’ipotesi investigativa più accreditata fino a questo momento, il delitto potrebbe risalire allo stesso 10 maggio, data alla quale si fa risalire la scomparsa.