Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Il caso di Francesca Carocci, attrice di 28 anni morta per un infarto. “I medici l’avevano mandata a casa con un antidolorifico”

Aperta un’inchiesta a Roma dopo che la giovane avrebbe avuto una fitta al petto, ma i medici non avrebbero capito la natura del problema. La storia riportata da Repubblica

carocci

Francesca Carocci in un post su Instagram

Roma, 6 settembre 2024 – Francesca Carocci, attrice romana di 28 anni, è morta d’infarto il 2 marzo scorso. Due giorni prima – secondo quanto riportato da Repubblica – avrebbe avvertito una fitta al petto, ma al pronto soccorso le avrebbero dato un antidolorifico e poi l’avrebbero mandata a casa. Sul caso sarebbe stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti. 

Come ha evidenziato l’autopsia, la 28enne soffriva di una patologia. Il medico legale Luigi Cipolloni ha riscontrato che gli esami a cui la giovane attrice è stata sottoposta in ospedale – tra cui un elettrocardiogramma – evidenziavano una sofferenza del cuore

"Le conclusioni dell’autopsia – scrive Repubblica – fanno ipotizzare un nuovo caso di malasanità”. 

Come ricostruisce l’edizione romana del quotidiano, Carocci il 28 febbraio si sarebbe sentita male, anche la febbre tra i sintomi – e alle 4 del pomeriggio sarebbe stata portata in ambulanza al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital. Nelle 4 ore in cui la ragazza è rimasta in ospedale, i sanitari l’avrebbero sottoposta a una serie di esami, tra cui un elettrocardiogramma e le avrebbero misurato il valore della troponina. 

Alla fine però, sarebbe stata rispedita a casa con un antidolorifico.

Due giorni dopo però, l’attrice si sarebbe sentita ancora male. I genitori avrebbero chiamato ancora una volta l’ambulanza, che l’avrebbe portata ancora una volta all’Aurelia Hospital. La 28enne avrebbe avuto un primo attacco cardiaco durante il tragitto in ospedale. I medici sarebbero riusciti ad animarla, ma poi, colpita da un secondo infarto al pronto soccorso, è deceduta. I medici avrebbero provato a rianimarla ma senza risultato.

La famiglia ha presentato una denuncia e ora l'indagine è affidata al pubblico ministero Eleonora Fini. 

Come riscontrato dall’autopsia, gli esami effettuati – Ecg e livello di troponina alto – indicavano una sofferenza a livello cardiaco, che però non è stata evidenziata.