Roma, 21 maggio 2023 – Ennesimo blitz ambientalista che prende di mira un momento. Stavolta, e non è la prima, è toccato alla Fontana di Trevi. Una decina di attivisti del gruppo ‘Ultima Generazione’ ha gettato del liquido nero della vasca, carbone vegetale. Immersi nell’acqua scura hanno srotolando lo striscione con su scritto: “Non paghiamo il fossile”.
L’incursione sarebbe stata decisa anche sulla scia di quanto accaduto in Emilia Romagna. "Il nostro paese sta morendo”, hanno urlato i giovani, mentre passanti e turisti inveivano. La polizia municipale ha interrotto il sit-in.
Clicca sull’immagine per sfogliare la gallery
“La scienza ci dice da decenni che i combustibili fossili sono tra le principali cause del collasso climatico a cui stiamo andando incontro – si legge sul profilo Instagram di Ultima Generazione, in cui sono rilanciate le immagini della protesta alla Fontana di Trevi –. Il governo italiano continua a investirvi i soldi dei cittadini”.
Nel testo un riferimento all’alluvione: “Intanto in Emilia Romagna oltre 36mila persone sono sfollate, 14 persone hanno perso la vita e altre sono disperse. Oltre 10 milioni di alberi da frutto sono danneggiati, i raccolti distrutti”.
Gualtieri agli attivisti: "Basta imbrattare, confrontatevi"
"Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Oggi imbrattata la Fontana di Trevi. Costoso e complesso il ripristino, sperando che non ci siano danni permanenti. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti", sbotta così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un tweet dopo l’ennesima azioni degli attivisti ad una delle fontane della Capitale. Solo il 6 maggio scorso era toccato alla Fontana di piazza Navona.
300 mila litri d'acqua per ripulire
La verifica dei tecnici arriva presto e la notizia è delle migliori: nessun danno permanente è stato provocato alla fontana, l'intervento della polizia locale è stato tempestivo, e gli attivisti hanno potuto versare solo due dei numerosi barattoli di carbone vegetale che avevano con sé. "Fortunatamente la prima stima è che non dovrebbero esserci danni permanenti perché la vernice nera si è depositata tutto attorno al materiale di impermeabilizzazione, non sul marmo, e dovrebbe essere possibile rimuoverla senza danni permanenti. Il rischio è quando va sul marmo che è poroso", spiega Gualtieri. L'intervento sarà comunque significativo: "Costerà tempo, impegno e acqua, perché questa è una fontana a riciclo d'acqua. Ora noi la dovremo svuotare, si butteranno via 300 mila litri d'acqua, che è la capienza della fontana", ha sottolineato il sindaco.