Martedì 12 Novembre 2024
Nino Femiani
Cronaca

La fontana delle polemiche: “Trevi, piscina comunale”. Roma bersagliata di critiche

Il quotidiano statunitense New York Post parla di imbroglio per i turisti. Gualtieri rivendica i lavori in vista del Giubileo. E il flusso di visitatori continua

Roma, 10 novembre 2024 –  È un po’ troppo farsi quattordici ore di aereo per gettare un dollaro in una piscina comunale, tuona un commento social ripreso dal quotidiano britannico The Guardian. Anne Scheffer-Mann, una turista brasiliana a Roma per festeggiare le nozze d’oro dei genitori, invece, non se ne fa un cruccio. “I miei genitori – dice sempre al Guardian – sono stati qui l’ultima volta nel 1999 e hanno descritto un’esperienza completamente diversa. Ma i lavori devono essere fatti e, anche se la piscinetta è un po’, come dire, particolare, è una bella idea”.

La vasca dove i turisti possono lanciare le monete mentre la Fontana di Trevi è senza acqua per i lavori di restauro
La vasca dove i turisti possono lanciare le monete mentre la Fontana di Trevi è senza acqua per i lavori di restauro

La Fontana di Trevi non smette mai di far parlare di sé. Ogni anno quattro milioni di persone si riversano davanti a uno dei monumenti più iconici della Città Eterna, inaugurato nel 1762. Con il Giubileo del 2025 si pensa che il numero di visitatori si moltiplicherà almeno per tre o quattro. Nessuno viene a Roma senza accalcarsi davanti alla Fontana. Ma bisognava pulirla, rimuovendo incrostazioni di calcare, patine di vegetazione e impronte di ruggine. Perciò monetine e desideri pagani devono inabissarsi, fino a fine anno, sul fondo di una “piscinetta” allestita dal Campidoglio sui gradoni della scalinata. “I turisti che si recano alla Fontana di Trevi di Roma nella speranza di poter lanciare le tradizionali monetine, si tengano pronti: l’amato sito storico è stato chiuso per lavori – si stizzisce il New York Post – e per il momento i visitatori inconsapevoli troveranno l’antico specchio d’acqua sostituito da un utilitaristico pozzo dei desideri temporaneo che offre tutto il fascino di un’orrenda piscinetta comunale”. Anche se le critiche newyorkesi, stavolta, non collimano con quelle della gente. Gli entusiasti sono tanti, non è raro sentirli commentare: “È il selfie più bello di Roma, e ora la Fontana di Trevi è perfettamente instagrammabile!”.

E in effetti, basta osservare il continuo afflusso di visitatori lungo la passerella, armati di smartphone e bastoni per selfie, per rendersi conto che, al di là delle polemiche, quella meraviglia è ancora capace di ipnotizzare con il suo fascino, anzi è diventata “moderna”. L’immenso Oceano di marmo che domina il centro con il drappo che copre appena bacino e pube scatenando battutacce in tutti gli idiomi e gli intricati dettagli scolpiti con meticolosa cura elettrizzano turisti e tiktoker.

Vero, c’è chi storce il naso. “È troppo brillante, sembra un set di Hollywood!”, lamenta un’americana tra la folla. Il critico d’arte e opinionista che preferisce mantenere l’anonimato per evitare lapidazioni virtuali osserva con sdegno: “Questa non è la Fontana di Trevi che ha ispirato Fellini, è la sua versione patinata con un restauro che ammicca ai social media”. E i siti Usa legati all’onirismo de La dolce vita battono sulla mercificazione strillando: “Trevi restored, Rome sold out”. Una critica rivolta non tanto all’aspetto estetico, ma a ciò che la fontana rappresenta: un simbolo che rischia di diventare un prodotto pacchiano, svuotato dalla patina storica che lo rendeva unico.

Eppure, la folla continua a radunarsi. È poi raro poter ammirare da così vicino la magnificenza della Fontana di Trevi, con la maestria dei marmi settecenteschi di Nicola Salvi. Tanto che alcuni esperti, come lo storico dell’arte Claudio Strinati sul Corriere della Sera promuovono la soluzione adottata: “Non capisco il perché di tanta ostilità, visto poi che è temporanea. La passerella può addirittura offrire la possibilità di una esperienza diversa dalla solita visita perché immersiva e ravvicinata”.

Altri come Alessandra Marino, ex direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, guardano già al dopo, ovvero a un ticket d’ingresso: “La concentrazione di persone che si radunano nella piazza della Fontana di Trevi rende quello spazio decisamente impenetrabile”. La passerella potrebbe essere dunque la fase sperimentale del “numero chiuso“ per l’ingresso alla Fontana; nelle intenzioni del Campidoglio si potrebbe introdurre un biglietto d’ingresso, anche se il sindaco Gualtieri – che si stupisce delle tante polemiche e ribadisce la necessità dei lavori di manutenzione in vista del Giubileo – precisa: “valuteremo solo in un secondo tempo l’eventualità di introdurre un ticket molto basso”. Intanto, nonostante il rischio di una multa salata, da 50 a 300 euro, per chi lancia monetine nel vascone vuoto, in tanti – a dispetto della piscinetta – continuano a farlo. Due innamorati cinesi sfidano i pizzardoni, per tenere fede al rito propiziatorio, e gettano i loro yuan sulla testa dei manutentori. Sapendo che l’ammenda non percorrerà mai la rotta di Marco Polo.