Sabato 8 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Foibe di Basovizza vandalizzata con vernice rossa, lunedì è il Giorno del Ricordo

Meloni: “Oltraggio alla nazione”. La Russa: “Vile sfregio”. Fontana: “Memoria e rispetto devono essere pilastri irrinunciabili del nostro vivere civile”. Condanna bipartisan

Scritte oggensive con venice rossa davanti al monumento alla foiba di Basovizza (Ansa)

Scritte oggensive con venice rossa davanti al monumento alla foiba di Basovizza (Ansa)

Trieste, 8 febbraio 2025 – Vandalizzato il monumento della Foiba di Basovizza a Trieste, luogo simbolo della memoria storica italiana. Nel piazzale antistante sono comparse scritte in serbo provocatorie e offensive in vernice rossa, tra cui "Smrt fasizmu, svoboda narodom" (“Morte al fascismo, libertà ai popoli”) e "Trst je nas" (“Trieste è nostra”). L'episodio avviene a meno di 48 ore dal Giorno del Ricordo (lunedì 10 febbraio) in cui si commemorano le vittime delle foibe. Le forze dell'ordine stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire agli autori, che hanno agito nella notte.

Le reazioni

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, parla di "vile sfregio" e "atto inaccettabile", definendo l'episodio "non è solo una vergognosa provocazione ma un gesto di inaudita gravità che non può e non deve restare impunito". Condanna anche da parte del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, secondo cui "la memoria e il rispetto devono essere pilastri irrinunciabili del nostro vivere civile". 

"Oltraggiare Basovizza, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la Nazione intera – dice pa premier Giorgia Meloni – . Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito".

"Oltraggiare la memoria dei caduti delle  Foibe significa continuare a perseguitare chi è stato brutalmente ucciso, solo perché era italiano. Condanna per questo gesto così vile che punta solo a minare il dialogo fra popoli che vogliono guardare verso un futuro di pace", scrive il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su X. Parole di condanna sono state espresse anche dai ministri Tommaso Foti, Francesco Lollobrigida, Alessandro Giuli, Daniela Santanché, Gilberto Pichetto, Guido Crosetto. A loro si sono aggiunti anche tanti esponenti della maggioranza.

"Basta con questi atti brutali, provocatori e intolleranti. La memoria delle vittime delle foibe deve essere rispettata, i morti si ricordano e si piangono. È particolarmente odioso dover ancora una volta constatare che qualcuno a ridosso del Giorno del Ricordo tenta di speculare e di scavare ancora solchi ideologici. Pochi vandali non rovineranno la solennità della cerimonia di lunedì a Basovizza né incrineranno oggi l'inaugurazione della Capitale europea della cultura a Gorizia-Nova Gorica", afferma la deputata Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd. Di “atto indegno, che offende la storia”, parla la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva. Le fa eco Ettore Rosato, vicesegretario di Azione, che parla di un “atto vandalico che lascia sgomenti”. “Ma non saranno questi gesti inaccettabili e da condannare da parte di tutti a riportarci indietro nel tempo", aggiunge.

"Non so quale era il vero intento di chi ha imbrattato l'ingresso del monumento alla foiba di Basovizza, ma sicuramente l'effetto reale della stolta esibizione grafica si ripercuote negativamente sia la comunità slovena che sugli antifascisti tutti. L'Anpi, a livello nazionale e locale rimane impegnata perché il giorno del ricordo sia momento di approfondimento sulle complesse vicende del confine orientale e non occasione di speculazioni politiche, rivendicazioni nazionalistiche e riabilitazioni antistoriche", scrive in una nota il presidente del Comitato provinciale dell'Anpi-Vzpi Trieste, Fabio Vallon.

"La pacificazione passa anche attraverso il rispetto dei morti, ma gli jugonostalgici, quando si avvicina il Giorno del Ricordo entrano in azione con atti vera e propria criminalità", dichiara infine, in una nota, Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio.