Sabato 31 Agosto 2024

Foggia, grazie alla polizia due sorelle si ritrovano dopo 9 anni. Il commovente incontro in questura

Una 30enne nigeriana si era recata all’ufficio immigrazione per chiedere asilo. Durante la compilazione delle pratiche ha raccontato che la sorella più piccola era in Italia, ma non sapeva dove

Pratiche in questura

Pratiche in questura

Foggia, 31 agosto 2024 - L'abbraccio e le lacrime, una ragazza nigeriana ha ritrovato la sorella minore dopo anni grazie alla polizia. L'incontro commovente è avvenuto a Foggia, nell'ufficio immigrazione della questura.

All’ufficio immigrazione per chiedere asilo

Ieri mattina una ragazza nigeriana di 30 anni si era presentata all'immigrazione per proporre istanza di protezione internazionale, ma mai si sarebbe aspettata di trovare la sorella, persa di vista 9 anni fa.

La sorella in Italia, ma non sapeva dove

Con l’aiuto della mediatrice culturale i poliziotti hanno rivolto alla donna domande di rito  per la pratica, questioni riguardanti il suo percorso personale e i motivi della richiesta di asilo. Nel colloquio la nigeriana ha parlato della sorella, di un anno più piccola, di cui non aveva più notizia da parecchi anni sebbene fosse anche lei in Italia.

Gli agenti hanno rintracciato la sorella

Gli agenti si sono interessati al caso e dopo alcuni accertamenti hanno rintracciato la sorella della 30enne in un comune della provincia. I poliziotti l'hanno contattata telefonicamente, ma la donna che riteneva che la sorella fosse morta, in un primo momento ha dubitato. Solo dietro l'insistenza degli agenti, e con un iniziale scetticismo, la donna ha accettato di recarsi all'ufficio immigrazione per verificare di persona l'incredibile notizia: la sorella era viva e si trovava non molto lontano da lei.

Il commovente incontro e la nota della questura 

La questura in una nota poco burocratica ha scritto: "L'inaspettato incontro tra le due sorelle dopo 9 anni e infinite vicissitudini è stato indescrivibilmente toccante, tra lacrime di gioia, pianti di incredulità e ringraziamenti interminabili alla polizia di stato per aver permesso il loro ricongiungimento". Alla fine la 30enne visibilmente commossa ha chiesto: "Davvero posso portare mia sorella a casa mia e tenerla con me?".