Lunedì 18 Novembre 2024
Rossella Conte
Cronaca

Movida e rumore, ecco il consiglio di quartiere

Mercoledì 28 nella chiesa metodista di via de' Benci l'assemblea con le proposte dei cittadini

Movida

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Firenze, 26 gennaio 2015 - "Non si vuole una città morta, ma non si vuole una città che fa morire". Un foglio di carta appiccicato con labili nastri adesivi annuncia il consiglio di quartiere che si terrà mercoledì 28 gennaio alle 20 nella chiesa evangelica metodista in via de’ Benci.

Tema caldo dell’appuntamento: la movida molesta. Sul tavolo i cittadini porteranno, infatti, un pacchetto di proposte di provvedimenti urgenti "a tutela della nostra salute e della salute dei giovani". Innanzitutto i comitati chiedono l'attivazione della Ztl 24 ore per tutti i giorni della settimana e per tutto l'anno, avendo cura di mantenere alcune finestre nelle aree di mercato come Sant'Ambrogio. Ma i comitati tornano a chiedere anche "rilievi fonometrici, un orario limite anche nella somministrazione di bevande alcoliche e l’obbligo del consumo al tavolo, vietando l'asporto di bicchieri sia in vetro che in plastica".

Tra i provvedimenti richiesti in nero su bianco "l’obbligo per qualsiasi esercizio di somministrazione a concedere l'uso del servizio igienico, in attesa che l'amministrazione provveda all'impianto di nuovi bagni pubblici, il divieto di usare i dehors dopo le 22 con eccezione per chi effettua ristorazione e l’assoluto divieto di bivacchi come da regolamento attualmente in vigore".

Di questo e di altro si parlerà nel consiglio di quartiere che avrà per oggetto "la situazione di invivibilità in cui versa il centro storico - scrivono i comitati Manoiquandosidorme, Oltrarno Futuro e per piazza Brunelleschi - per il diffondersi di una vita notturna che infrange ogni regola di civile convivenza e sacrifica il bene comune della salute pubblica all'interesse economico di alcune categorie di commercianti. Chiediamo che sia dato spazio alla qualità della vita e al reciproco rispetto, contro l'eccesso di rumore, delle droghe alcoliche e del degrado culturale in genere", concludono.

Rossella Conte