Firenze, 20 dicembre 2024 – È grave ma stabile la bambina di 6 anni che si è salvata dalla strage del monossido che ha ucciso, in una villetta di San Felice a Ema (alle porte di Firenze), i suoi genitori, Matteo Racheli e Margarida Alcione, ed Elio, figlio undicenne dell’uomo.
La bimba è stata prontamente rianimata dai soccorritori, per essere poi scortata all’ospedale pediatrico Meyer. Nel corso della notte è stata sottoposta a terapia iperbarica all'ospedale di Careggi. Continua a essere ricoverata in terapia intensiva. È stabile, sempre critica, ma i parametri al momento sono sotto controllo.
In un punto stampa della mattina la dottoressa Francesca Menegazzo, della direzione sanitaria del Meyer, ha aggiunto: “La bambina è in condizioni gravi, ma stabili. È stato possibile effettuare nella notte una prima seduta di ossigeno-terapia iperbarica a Careggi. Non è possibile sciogliere la prognosi. La bimba è sedata e ricoverata in rianimazione, previste ulteriori sedute di ossigeno-terapia in camera iperbarica.
La domanda che tutti e anche i medici si stanno facendo in queste ore è come sia possibile che sia sopravvissuta la bimba mentre gli adulti non ce l’hanno fatta. “Non è uno scenario che ci sia capitato – ha sottolineato la dottoressa –. Di solito lo scenario è diverso con i bambini che riportano un’intossicazione più severa rispetto agli adulti presenti nella medesima stanza”.