Domenica 22 Dicembre 2024
NINO FEMIANI
Cronaca

Finta badante in cella. Anziani storditi dai farmaci. Quattro morti sospette

La 46enne è accusata di aver dato agli assistiti 100 gocce di Xanax al giorno. Una delle vittime è l’ex marito 88enne. Il compagno, invece, si è salvato.

La 46enne è accusata di aver dato agli assistiti 100 gocce di Xanax al giorno. Una delle vittime è l’ex marito 88enne. Il compagno, invece, si è salvato.

La 46enne è accusata di aver dato agli assistiti 100 gocce di Xanax al giorno. Una delle vittime è l’ex marito 88enne. Il compagno, invece, si è salvato.

VICENZA Sembra un film dell’orrore dai contorni sempre più cupi la vicenda della falsa badante veneta, che vede una donna di 46 anni finita in carcere con l’accusa di aver provocato la morte degli anziani di cui avrebbe dovuto prendersi cura e di una serie di altri reati. Ci sono infatti altre tre morti sospette, oltre all’omicidio dell’81enne Imelda Stevan, per il quale è finita in carcere, sul conto di Paola Pettinà. La finta badante vicentina, tra il 2022 e il 2024, secondo l’accusa avrebbe intossicato con dosi letali di farmaci gli anziani di cui si occupava, spacciandosi come assistente socio sanitaria. La donna è stata arrestata mercoledì scorso dai carabinieri, e ora è indagata anche per tre nuovi decessi, che porterebbero a quattro il computo degli omicidi. Tra questi, anche quello dell’ex marito di Pettinà, Romano Rossi, 88 anni, mentre l’ex compagno e convivente della donna era riuscito a salvarsi dall’avvelenamento da farmaci – uno dei cinque presunti tentati omicidi – grazie al ricovero in ospedale. A quest’ultimo, avrebbe fatto credere che gli stava somministrando un multivitaminico: in realtà quelli che la 46enne faceva bere alle persone che assisteva erano mix letali di Tavor, Xanax e Lorazepam.

Le altre morti sospette delle quali potrebbe essere chiamata a rispondere sono quelle, appunto, dell’ex marito, deceduto il primo marzo 2024, di Graziella Pulliero, morta 19 febbraio dello stesso anno, e di Alessandra Balestra, 75 anni, madre dell’ex compagno della finta badante. La donna di Sandrigo (Vicenza) non ha risposto al Gip nell’interrogatorio di garanzia; ma nelle dichiarazioni spontanee fornite al momento del suo arresto avrebbe detto: "Forse ho esagerato con le benzodiazepine, ma vedevo gli anziani agitati, non volevo far loro del male". Risulta che arrivasse a somministrare anche 100 gocce di psicofarmaci al giorno. Sovradosaggi che portavano i pazienti a stordimento, disartria, difficoltà a reggersi in piedi, costringendoli infine al ricovero in ospedale. Ma come faceva ‘Paolina’, così la conoscevano gli assistiti ed i loro familiari, a procurarsi partite così massicce di medicine? Semplicemente presentando alle farmacie fotocopie di ricette in bianco, assicurando di possedere a casa gli originali. I carabinieri hanno controllato 25 farmacie, accertando che nell’arco di pochi mesi la 46enne era riuscita ad ottenere 272 confezioni di Xanax. Una donna "radicalmente adusa alla menzogna" ha scritto il gip nell’ordinanza di custodia cautelare.

Nonostante una indagine durata nove mesi, con tanto di intercettazioni, non è ancora chiaro il motivo del piano omicida perseguito da Pettinà. Ma oltre all’omicidio, nelle carte dell’indagine c’è spazio per accuse che prefigurano il fine del lucro: la donna è accusata anche di spaccio di medicinali (lo Xanax veniva ceduto anche a terzi), rapina e auto-riciclaggio: questo perché dopo aver stordito con i farmaci una delle anziane che doveva assistere, le aveva rubato dei gioielli, vendendoli nei negozi "compro oro", ricavando 3mila euro. La donna è ora rinchiusa in carcere.

Marco Principini