Palermo, 26 settembre 2024 – Un film “che non interessa”. Così il gestore del cinema Marconi di Castelvetrano (Trapani) avrebbe motivano la scelta di non proiettare la pellicola su Matteo Messina Denaro, in uscita in Italia il 10 ottobre. Secondo quanto riporta Il Giornale di Sicilia nella città natale del superlatitante catturato a Palermo il 16 gennaio del 2023 e morto un anno fa, ‘Iddu, L’ultimo padrino’ non verrà visto. “Proverò a convincerlo” ha detto Giovanni Lentini, il sindaco di Castelvetrano. Ma il figlio di Antonino Vaccarino, il vecchio proprietario del Marconi, passato a miglior vita nel 2021, è parso inamovibile: “Non mi riguarda”
Antonino Vaccarino non era uno qualunque. Messina Denaro lo conosceva bene. Era l’ex sindaco del Paese, arrestato e condannato per traffico di droga che aveva ottenuto la revisione della sentenza e si era messo a disposizione dei Servizi Segreti per la cattura del superlatitante. Per questo aveva intrattenuto con il capomafia una lunga corrispondenza. Alla figura di Vaccarino è ispirato il personaggio di Catello Palumbo, uno dei protagonisti del film di Fabio Grassadonio e Antonio Piazza, interpretato da un gigante del cinema come Toni Servillo (per questo nel film Palumbo è napoletano) mentre nei panni di Messina Denaro c’è l’altrettanto bravo Elio Germano.
Dopo sei anni di carcere Palumbo torna in libertà. Nella speranza di reinserirsi nel tessuto sociale del suo Paese partecipa al funerale di Francesco Messina Denaro, suo intimo amico e del cui figlio, Matteo, Catello è il padrino. All'uscita viene prelevato da tre agenti di polizia che gli offrono di collaborare in un'operazione di cattura del figlio del boss di cui ormai si sono già perse le tracce. Palumbo, opportunisticamente, accetta quando intuisce la possibilità di terminare un suo vecchio progetto di un hotel grazie ai soldi di Matteo. Inizia così uno scambio epistolare tramite ‘pizzini’…