Venezia, 25 novembre 2023 – È tornato in Italia Filippo Turetta, il 22enne arrestato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. È partito alle 10.45 dall'aeroporto di Francoforte sul Falcon 900 dell'Aeronautica Militare ed è atterrato a Venezia intorno alle 11.30. Il legale: “E’ molto provato e disorientato”. Le indagini fanno emergere particolari sempre più inquietanti sul femminicidio della studentessa di Vigonovo: dal presunto sopralluogo nella zona dell’aggressione mortale al nastro adesivo acquistato qualche giorno prima. Martedì è previsto l’interrogatorio di garazia. Polemiche sulla scelta di usare un aereo militare, da Palazzo Chigi: “É la solita modalità”.
Elementi che potrebbe aprire il campo a nuove imputazioni per Turetta: oltre all’omicidio volontario aggravato dal vincolo affettivo e il sequestro di persona, anche la premeditazione del delitto e l’occultamento di cadavere. Intanto oggi – 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – tra Padova e il Veneziano tante le iniziative in memoria di Giulia.
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I genitori di Filippo Turetta, Elisabetta e Nicola, incontreranno "'quanto prima"' il figlio detenuto nel carcere di Verona. Lo ha spiegato il difensore dello studente, l'avvocato Giovanni Caruso, al termine dell'incontro nella casa circondariale scaligera dove Turetta è stato trasferito dalla Germania. L'incontro familiare avverrà comunque dopo l'interrogatorio di garanzia in programma martedì 28 novembre.
"È molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un'interlocuzione accettabile". Così l'avvocato Giovanni Caruso ha descritto Filippo Turetta, dopo il colloquio in carcere a Verona, precisando che però nell'incontro non si è affrontato il 'merito della tragedia'".
L'interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta si svolgerà martedi. Lo ha comunicato il suo legale l'avvocato Giovanni Caruso.
"Questa casa, che fino a poco più di un anno fa era troppo piccola, ora sembra così vuota, così grande e spenta. Così il vuoto che mi porto dentro per la tua assenza. Così il vuoto di quando ti cerco per raccontarti di quello che mi succede, dimenticandomi che non ci sei più. Cosi grande, cosi incolmabile il vuoto che la tua assenza lascia dentro di me". Lo scrive sui social Elena Cecchettin, sorella di Giulia. "Così grande la rabbia come il dolore nel realizzare che la tua assenza, la tua morte sono state causate da un individuo con un nome e un cognome. Un individuo che si è sentito autorizzato a portarti via da me. Un individuo – si legge nel post – che non è stato educato al consenso, al rispetto e alla libertà di scelta. Affinché nessuno più debba sentire il vuoto che sento io, il dolore lancinante che nel buio della mia camera sento incessantemente, dobbiamo reagire. Ci deve essere un cambiamento, una rivoluzione culturale, che insegni il rispetto, l'educazione, l'affettività. Che insegni ad accettare i no, che insegni che le donne non sono proprietà di nessuno”.
Il papà di Giulia Cecchettin: “Dal suo martirio nascerà la speranza”. Lo ha detto oggi 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: migliaia le partecipanti alle manifestazioni promosse a Roma e Firenze - dove c'è stato il flashmod di QNxLeDonne - e nel resto d’Italia.
“Facciamo quello che normalmente si fa, non c'è niente da raccontare. È una persona normale”. È il commento lapidario della direttrice del carcere berico, Francesca Gioieni. Precisando di non essere “in grado di esprimere un giudizio” sulle sue condizioni psicologiche, la direttrice ha aggiunto che Turetta è stato trattato “come tutti i nuovi giunti che arrivano” secondo “le procedure normali per tutti”.
“Attenzione, cautela, visita medica, immatricolazione: le procedure normali”. Gioieni ha sottolineato quindi che “nessun detenuto rimane in infermeria”. Non solo. “Ci sono delle procedure per i nuovi arrivati che l'amministrazione penitenziaria ha per il pericolo suicidi – continua – e poniamo in atto per tutti. Sempre secondo le nostre procedure, adottiamo poi una serie di cautele gestionali, l'amministrazione cerca di fare un'attività di trattamento individualizzato, pone tutte le cautele insieme alla visita sanitaria, solo questo”, ha concluso.
Nel carcere di Montorio, che da oggi ospita Filippo Turetta, è rinchiuso da alcuni mesi anche il protagonista di un altro clamoroso caso di cronaca degli ultimi anni: Benno Neumair, il 33enne bolzanino condannato dalla Corte d'Appello di Bolzano all'ergastolo per il duplice omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair. Era il 4 gennaio del 2021. Quello di Benno Neumair è stato un caso particolarmente seguito per come si era sviluppata l'intera vicenda. L'uomo era stato trasferito a Montorio, dopo il processo di primo grado, lo scorso agosto, in attesa dell'appello, celebrato il 30 ottobre. Dopo la conferma della condanna in appello, Neumair era stato riportato a Montorio, e qui attualmente sta scontando la condanna.
Turetta, unico accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è arrivato al carcere di Montorio nel primo pomeriggio proveniente dall'aeroporto di Venezia dov'era arrivato con un volo di Stato a bordo del Falcon 900 dell'Aeronautica militare proveniente da Francoforte.
Il tricolore proiettato sul monitor e l'inno nazionale “dedicato a Giulia Cecchettin e alla sua famiglia". Un pensiero anche ai papà degli ex fidanzati veneti. "A un padre che ha dovuto sopportare un dolore immenso e anche all'altro padre che ha dovuto affrontare un macigno, due uomini che sono l'esempio migliore della famiglia italiana". Al Forum dell'Indipendenza, il movimento che Gianni Alemanno sta tenendo a battesimo in un hotel sull'Aurelia a Roma, inizia con queste parole di Massimo Arlechino che ha avuto il compito di aprire i lavori.
“Turetta è gestito come tutti i nuovi arrivati, anche per lui seguiamo le procedure di attenzione e cautela in chiave di prevenzione dei suicidi”, sottolinesa la direttrice del carcere veronese, Francesca Gioieni. Per lui, ha chiarito, “si stanno applicando tutte le procedure di cautela che si seguono con gli altri detenuti”.
Filippo Turetta "è un detenuto normale, è tranquillo”, racconta e la direttrice del carcere di Verona, Francesca Gioieni.
Fonti di Palazzo Chigi definiscono "sorprendente" la polemica sul rientro in Italia di Filippo Turetta, il ragazzo arrestato in Germania per l'omicidio di Giulia Cecchettin atterrato questa mattina con un volo dell'Aeronautica Militare. Si tratta infatti, spiegano le stesse fonti all'Adnkronos, "di una modalità consueta che garantisce la sicurezza del trasporto e il superamento degli ostacoli derivanti dal possesso delle armi degli agenti attraverso vari Stati". Ricorrere a un automezzo o volo di linea "significherebbe affrontare non minori spese di missione", rimarca ancora la Presidenza del Consiglio.
“Sorprende la polemica sul volo per Turetta: è stata usata la solita modalità”. Lo hanno riferito alcune fonti di Palazzo Chigi in riferimento all’utilizzo di un aereo militare per riportare il 22enne in Italia. Non è stato usato un volo di linea per evitare problemi con i passeggeri, vista l’altissima attenzione mediatica suscitata dall’efferato omicidio di Giulia Cecchettin.
Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, ha un curriculum ricco di attività accademiche e processuali, i più rilevanti su tematiche di carattere finanziario e amministrativo. Avvocato del foro di Padova dal 1999, è ordinario di Diritto Penale all'Università di Padova, e dal 2015 è anche docente di Diritto Penale dell'Economia al master ‘Giurista internazionale d'impresa’ dell'Ateneo. Fra i processi più rilevanti in cui ha svolto la sua attività professionale, spicca quello contro gli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza, tra cui l'ex presidente Gianni Zonin, dove Caruso ha rappresentato l'amministrazione comunale berica, che si è costituita parte civile sia per il danno patrimoniale che di immagine causato dagli ex vertici dell'istituto fallito.
Caruso ha fatto parte del collegio difensivo degli ex sindaci di Abano e Montegrotto Terme (Padova), Luca Claudio e Massimo Bordin, processati per le tangenti alle Terme euganee. Difende un ex dirigente dell'Università di Padova in un processo per presunte tangenti nella manutenzione dell'Ateneo. Ha tra l'altro ottenuto l'assoluzione per non aver commesso il fatto dell'avvocato padovano Mario Gregio, coinvolto nell'inchiesta della procura di Milano sulla maxi-truffa finanziaria ideata da Alberto Micalizzi. Tra gli altri incarichi c'è anche quello di consulente della Seconda Sottocommissione Giustizia del Senato nella XVIII Legislatura per l'approvazione della riforma in tema di legittima difesa.
Turetta non dovrebbe essere messo in isolamento nel carcere di Montorio, a Verona, dove è appena arrivato. A quanto apprende l'Agi da fonti qualificate, dovrebbe trascorrere i primi giorni nel reparto infermeria e l'opzione dell'isolamento parrebbe esclusa anche per ridurre il più possibile l'eventualità di gesti autolesionistici. Turetta dovrebbe quindi condividere con un altro detenuto questo suo primo periodo in carcere.
Il primo passaggio all’interno del carcere nel reparto infermeria dell'istituto penitenziario di Montorio, per una prima valutazionie da parte dell'equipe psicologica e psichiatrica. Reparto dove potrebbe stare qualche giorno prima di essere trasferito nella “sezione protetti”, dedicata ai detenuti accusati di reati a “forte riprovazione sociale” – come i “sex offender” – che prevede che non abbiano alcun contatto con altri prigionieri, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Turetta sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola, per evitare gesti autolesionistici.
Trasportato a bordo di una Lancia Delta con i vetri oscurati – scortata da auto e moto delle forze dell’ordine – il 22enne padovano è entrato nel carcere Montorio di Verona dopo quasi una settimana dal suo arresto. Il ragazzo è stato fermato in Germania, sull’autostrada vicino a Lipsia, dove è finita la sua fuga dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin: un terribile femminicidio, consumato lo scorso 11 novembre.
L'area di accesso al carcere è stata transennata dalla polizia penitenziaria poco prima del suo arrivo, data la presenza di numerosi cronisti e troupe tv, e anche di alcuni curiosi, che gli hanno urlato: “Maledetto”. In carcere incontrerà il suo legale, l'avvocato Giovanni Caruso, che era già arrivato nell'istituto penitenziario. Dopo la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare nell'aeroporto di Venezia, il 22enne dovrà essere interrogato dal gip all'inizio della prossima settimana.
Filippo è appena arrivato nel carcere Montorio di Verona, scortato dai carabinieri. Gli è già stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona subito dopo lo sbarco dall’aereo militare che l’ha portato in Italia dalla Germania.
L'interrogatorio di garanzia potrebbe essere previsto già per lunedì, se Turetta vorrà parlare di quanto avvenuto. Il giovane è accusato di omicidio volontario, con l'aggravante del legame sentimentale, ma sono all'esame altre ipotesi aggravanti, quali l'occultamento di cadavere e, in particolare, la premeditazione. Turetta avrebbe acquistato del nastro adesivo che poi sarebbe servito per mettere a tacere Giulia durante l'aggressione. Al vaglio degli inquirenti è anche la provenienza e l'intenzionalità della detenzione di due coltelli da cucina, probabili armi del delitto.
Filippo Turetta è uscito da un'uscita secondaria dell'aeroporto di Venezia, con destinazione Verona. Il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin è trasportato a bordo di una Lancia Delta con i vetri oscurati, preceduta da due motociclette e tre automobili di scorta.
L'avvocato Giovanni Caruso, uno dei due difensori di Turetta, è appena arrivato nel carcere di Verona, dove si attende anche l'arrivo di Filippo. Rispondendo ai giornalisti, il legale ha spiegato che non ha ancora avuto modo di parlare con il giovane. A chi gli ha fatto presente che Turetta è apparso rassegnato durante la consegna alle autorità italiane, Caruso ha risposto: “Sono valutazioni premature”. Sarà soltanto lui come legale a incontrare oggi Turetta, appena arriverà.
È uscito in questo istante dall’aeroporto di Venezia Filippo Turetta, scortato da una colonna di mezzi delle forse dell’ordine. È rimasto almeno un’ora e mezzo all’interno degli uffici di polizia, si pensa abbia avuto un colloquio con il magistrato. Ora si sta dirigendo per il carcere di Verona, dove lo aspettano i suoi avvocati.
“La violenza sulle donne è una velenosa gramigna”. Sono le parole di Papa Francesco apparse sul profilo X del Pontefice.
Filippo Turetta è negli uffici della polizia all’interno dello scalo in attesa di essere trasferito al carcere di Verona. È arrivato in Italia a bordo di un aereo militare e non su un volo di linea per evitare eventuali disordini pubblici.
Il sindaco di Vigonovo, Luca Martello – primo cittadino del Comune dove abitava Giulia Cecchettin – ha partecipato questa mattina a Grottaferrata (Roma) all’inaugurazione della prima casa di semi-autonomia dei Castelli Romani per donne vittime di violenza. La struttura è stata intitolata alla 22enne uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta.
"Lo avevo detto domenica scorsa in Sicilia che era una questione di pochissimi giorni, così è stato grazie alla collaborazione con le autorità tedesche e oggi Filippo è in Italia per essere giudicato dalla magistratura del nostro Paese". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del congresso provinciale di Forza Italia di Perugia, in riferimento all'estradizione di Filippo Turetta, arrestato per l'omicidio della ex fidanzata, Giulia Cecchettin.
Tuta e scarpe da ginnastica, giubbotto blu e barba incolta. Silenzioso, rassegnato e dimesso, completamente disinteressato a quello che gli stava accadendo intorno. Nessun riferimento a quanto accaduto. Così è apparso Filippo Turetta sul Falcon che lo ha portato a Venezia, scortato dagli uomini del servizio Scip che hanno curato il trasporto del giovane.
"Non ci sono più scuse. È arrivato il momento di agire per dare un'adeguata protezione alle donne” contro le violenze di cui sono vittime. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in un messaggio video diffuso per la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Metsola ha tra l'altro ricordato Giulia Cecchettin, Ashling Murphy e le altre migliaia di vittime di femminicidi in tutto il mondo.
Dopo lo sbarco dal Falcon 900, il 22enne sarà portato negli uffici della polizia di frontiera, per la notifica dell'ordinanza cautelare, poi, scortato dai Carabinieri, al carcere di Verona.
Filippo Turetta è atterrato all'aeroporto Marco Polo di Venezia a bordo di un velivolo dell'Aeronautica italiana. Dopo la notifica della custodia cautelare in carcere e le formalità di rito, il 22enne – che era fuggito in auto in Germania dopo l'omicidio ed è stato detenuto fino a questa mattina nel carcere di Halle – sarà ora trasferito nel carcere Montorio di Verona in isolamento e sorvegliato a vista. Già oggi potrebbe incontrare i suoi legali Giovanni Caruso ed Emanuele Compagno. Eventuali colloqui coi familiari devono invece essere autorizzati dai magistrati e probabilmente avverranno solo dopo l'interrogatorio di garanzia, previsto non prima di lunedì davanti alla gip di Venezia, Benedetta Vitolo.
È atterrato all'aeroporto di Venezia l'aereo militare che ha tasportato Filippo Turetta da Francoforte in Italia.
Tre suicidi in tre mesi. È il terribile bilancio registrato quest’anno dal carcere di Verona, dove Filippo Turetta verrà trasferito fra poche ore in regime di custodia cautelare. Nonostante la struttura sia dotata di strutture protette per evitare gesti estremi, tre detenuti si sarebbero tolti la vita. Il primo episodio si è verificato il 13 agosto, per una sospetta overdose di farmaci da parte di un uomo di 44 anni che non avrebbe mai mostrato segnali di disagio né di ostilità verso il personale. Gli ultimi due episodi sono più recenti e si sono verificati a distanza di dieci giorni l'uno dall'altro. Il 10 novembre scorso un uomo si è impiccato all'interno della cella, venendo soccorso da alcuni agenti di polizia penitenziaria e dai sanitari, nella VI sezione detentiva della casa circondariale di Montorio. Il detenuto però è morto il giorno in ospedale, dove era stato trasportato in condizioni disperate. L'ultimo suicidio è avvenuto il 20 novembre, alle ore 16, quando si è tolto la vita un 25enne, italiano di adozione.
Il velivolo dell'aeronautica militare con a bordo Filippo Turetta è decollato dall'aeroporto di Francoforte sul Meno alla volta di Venezia: lo ha riferito il portavoce della polizia federale dello scalo tedesco, Joerg Martienssen. “È in volo”, ha detto portavoce poco poco dopo le 10.45. È così terminata l'operazione condotta in territorio tedesco per consegnare all'Italia il presunto omicida di Giulia Cecchetin, il quale era stato detenuto da domenica fino alla notte scorsa nel carcere di Halle, in Sassonia Anhalt.
Filippo Turetta “è un uomo senza empatia”, che ha “lucidamente eliminato la sua ex”, Giulia Cecchettin, “per punirla da quello che lui ha considerato un atto di insubordinazione subito, poiché, ormai, la nostra Giulia non rispondeva più alle sue aspettative”. Per questo l'avvocato Nicodemo Gentile, legale di Elena, sorella della 22enne uccisa da Turetta, spiega che “lavoreremo affinché la Procura prima e i Giudici poi riconoscano a carico del Turetta l'aggravante del motivo abietto”. E ancora. “Nessuna gelosia ma solo spirito punitivo”, chiarisce il legale Gentile, anche presidente dell'Associazione Penelope che si occupa di persone scomparse.
È decollato da Francoforte il Falcon 900 con a bordo Filippo Turetta. Arriverà, come previsto, alle 12 all'aeroporto Marco Polo di Venezia.
Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, le agricoltrici ed i produttori di Coldiretti Vicenza mettono un fiocco rosso sui prodotti gentili di Campagna Amica e devolvono l'incasso per istituire una borsa di studio in memoria di Giulia Cecchettin. "Le donne di Coldiretti desiderano testimoniare la loro sensibilità sull'argomento con un gesto concreto che testimonia la volontà di agevolare il cambiamento”, spiega la presidente di Coldiretti Donne Impresa Vicenza, Sonia Bisognin. Inoltre, alle 11.30 a Vicenza, così come in tutte le province del Veneto, “dedicheremo un momento di riflessione – continua – con la lettura di una poesia scritta da una nostra imprenditrice per Giulia Cecchettin e faremo volare un palloncino per il rispetto e lo spirito di libertà di tutte le donne del mondo”.
Arriverà all'aeroporto di Venezia in tarda mattinata – tra le 11.30 e le 12 – il volo dalla Germania che porterà Filippo Turetta in Italia. Il giovane sarà scortato dagli agenti dello Scip fino agli uffici della Polizia di frontiera, dove gli sarà il notificata l'ordinanza di custodia cautelare, quindi sarà preso in consegna dai Carabinieri, che lo porteranno fino al carcere di Verona.
Il personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) è partito questa mattina da Fiumicino diretto a Francoforte per l'estradizione di Filippo Turetta. A Venezia, aeroporto di arrivo del volo Cai con a bordo il 22enne, a Turetta sarà notificata dalla Polaria l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.