Martedì 12 Novembre 2024

Omicidio di Giulia, i messaggi di Filippo: “Stai solo con me, non con le amiche”. E i genitori non vanno in carcere

La difesa del ragazzo potrebbe puntare sulla seminfermità. Il legale dei Cecchettin potrebbe invece spingere per l’imputazione anche per stalking. L’addio alla vittima: sarà il padre a decidere la data dei funerali

Venezia, 29 novembre 2023 – Nicola Turetta ed Elisabetta Martini hanno rinunciato a incontrare il figlio in carcere a Verona, nonostante avessero ottenuto il permesso. La rinuncia è stata motivata con la necessità di ricorrere a un aiuto psicologico, sia per il giovane che per i due genitori. A incontrare Filippo, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato solo l’avvocato. 

Gli audio possessivi: stai solo con me

Filippo Turetta avrebbe cercato con sempre più "insistenza” di allontanare Giulia pure dalle sue amiche, oltre che dalla famiglia, perché era “geloso” e “possessivo”, anche dopo la fine della loro relazione. Emergerebbe da messaggi e audio che i legali della famiglia della 22enne stanno raccogliendo nell'ambito di propri accertamenti per aiutare le indagini della Procura di Venezia. Secondo queste nuove prove, Giulia aveva manifestato sempre più “ansia” e “paura” che le potesse succedere qualcosa. 

L'avvocato Nicodemo Gentile, legale che affianca Elena Cecchetin, definisce "plurime e reiterate condotte che descrivono la 'fame di possesso' di Turetta verso la nostra Giulia". La famiglia potrebbe, quindi, chiedere che Filippo sia accusato anche di stalking  ma “gli atti persecutori senza querela non sono procedibili”, spiega all'Agi l'avvocata Giorgia Leone.

L’ipotesi della seminfermità

Intanto alle 16 l'avvocato Caruso è arrivato al carcere di Verona per un nuovo incontro con il suo assistito (durato circa tre ore), mentre rimane aperta la partita giudiziaria sulla seminfermità di Filippo. Una possibilità che potrebbe essere tentata dalla difesa per trovare un’attenuante. Il fascicolo per l'occultamento di cadavere di Giulia, aperto dalla procura di Pordenone, invece, sarà trasmesso per competenza alla procura di Venezia.

Ieri si è svolto l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip nel quale Turetta si è avvalso nella facoltà di non rispondere e ha rilasciato una breve dichiarazione spontanea

La data dei funerali di Giulia

C’è attesa per la comunicazione della data dei funerali di Giulia Cecchettin che si terranno nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle a Padova. La decisione verrà presa dal padre della studentessa uccisa, Gino Cecchettin, e saranno un giorno della prossima settimana. Lo ha stabilito stamattina il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di Padova che si era riunito per valutare gli aspetti legati a sarà un evento per cui è prevista la partecipazione di migliaia di persone. Le esequie della 22enne potranno essere celebrate solo dopo l’autopsia programmata per venerdì 1 dicembre. Inizialmente le possibilità erano tra sabato 2 dicembre (come inizialmente sembrava già deciso) e lunedì 4 dicembre, mentre ora la decisione sarà presa dalla famiglia Cecchettin per un giorno della prossima settimana.

La perizia psichiatrica di Filippo

Sarà difficile in questa fase del procedimento - ancora in indagini - ottenere che venga disposta una perizia psichiatrica per accertare l'eventuale incapacità, anche parziale, di Filippo Turetta di intendere e volere al momento dei fatti. Allo stato nessuna istanza sul punto è stata depositata dalla difesa alla gip. Da quanto si è saputo, nel caso di Turetta, nel quale agli atti non ci sono diagnosi pregresse di problemi mentali e anche sulla base delle prime valutazioni psicologiche e psichiatriche in carcere, è improbabile che un'istanza di perizia possa essere accolta in questa fase. Servirà semmai un lavoro difensivo con una consulenza di parte, affidata ad esperti, per raccogliere materiale utile, anche attraverso incontri col detenuto, per arrivare ad una richiesta e ad un possibile accoglimento della perizia psichiatrica. Un'istanza che nel caso potrebbe essere depositata dalla difesa più avanti, se non direttamente nel corso del processo.

Zaia: “Sottovalutati i comportamenti di Turetta”

“In questi giorni sento parlare molto di interventi nelle scuole per contrastare la violenza di genere, va benissimo, ma come comunità non ci dobbiamo chiamare fuori, è una nostra responsabilità”, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, ospite della trasmissione 'Il Cavallo e la Torre’ su Rai 3, commentando il femminicidio di Giulia Cecchettin. “Serve - ha aggiunto - fare un lavoro di squadra per poter rilevare subito i campanelli d'allarme che anche nel caso di Filippo Turetta ce n'erano ampiamente”.

Carabinieri, sopralluogo sul posto della lite la sera del 12 novembre

Il “sopralluogo sul posto della segnalata lite”, per repertare le tracce di sangue nel parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo, “avviene nella serata del 12, in seguito all'avvenuto collegamento tra la scomparsa di Giulia e la telefonata al 112” del testimone della sera dell'11 novembre. È una delle risposte fornite dall'ufficio stampa del Comando generale dei carabinieri alle domande poste dalla trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto?' che stasera è tornata ad occuparsi del caso. Ad un'altra domanda della trasmissione di Federica Sciarelli, i carabinieri hanno risposto che “la dicitura allontanamento volontario” sulla denuncia di scomparsa presentata dal padre di Giulia la mattina del 12 novembre è “riportata in un documento con voci predefinite, è stata 'barrata’ all'inizio della denuncia e successivamente non modificata”. La denuncia “ciononostante, riporta correttamente, nel campo libero, tutte le indicazioni fornite dal padre comprese le apprensioni per l'incolumità della figlia”.

Tutte le attività poste in essere "dai Carabinieri, peraltro nell'immediatezza, in conseguenza del tenore complessivo della denuncia - ha spiegato l'ufficio stampa dell'Arma - sono coerenti con un episodio di scomparsa con rischio per l'incolumità della persona (richiesta di positioning del telefono della giovane e del suo ex fidanzato; contatti con gli ospedali della zona; nota di ricerca inserita alle banche dati SDI e Schengen; richieste alle Polizie Locali della zona e alla 'Società Autostradè dei transiti dei veicoli; invio immediato di rinforzi per le ricerche)”.