Pordenone, 18 novembre 2023 – Il corpo di Giulia Cecchettin è stato ritrovato nei pressi del lago di Barcis (Pordenone), dove in questi ultimi giorni si erano concentrate le ricerche degli investigatori di lei e del suo ex fidanzato Filippo Turetta, scomparsi lo scorso 11 novembre. E se la famiglia della 22enne veneziana si stringe nel dolore per il tragico epilogo resta ancora il mistero su dove sia finito il ragazzo.
Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha lanciato un appello ai microfoni del Tg1 “affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti”. “Speravamo di non dover dare questa notizia – ha aggiunto, riferendosi al ritrovamento del corpo di Giulia – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.
Anche la famiglia, attraverso il legale Emanuele Compagno, ha lanciato un appello analogo: “Filippo, consegnati alle forze dell'ordine, così puoi spiegare cos'è successo”.
Al momento il cellulare del ragazzo, sul quale pende un mandato di cattura europeo, è ancora attivo.
La fuga e il tracciamento della Grande Punto
La decisione degli investigatori di concentrare le ricerche nella zona di Barcis è legata al fatto che si trova lungo la direttrice che avrebbe seguito nella fuga – tracciata dai varchi elettronici – proprio l’auto di Filippo Turetta. La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l'alert per il transito dell'automobile di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l'attenzione dei Carabinieri.
L’auto in Austria e Filippo da solo nell’abitacolo
La Grande Punto nera (targata FA 015 YE) è stata avvistata per l'ultima volta in Austria domenica 12 novembre. A registrarne il passaggio sia il targa-system di Lienz, nel Tirolo orientale, ma anche quello della Carinzia, fanno sapere gli investigatori. Da lì non ci sono evidenze che sia rientrata in Italia. Secondo il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, l'autovettura avrebbe attraversato il confine a Tarvisio e avrebbe proseguito fino a Lienz nel Tirolo orientale passando da Villach.
Nel corso dell'ultima puntata di ‘Quarto Grado’, andata in onda ieri sera su Rete 4, il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, ha però raccontato che nell'ultima immagine della vettura registrata da una telecamera nel Bellunese si vedrebbe all'interno del mezzo solo il guidatore.
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