Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Festa della Repubblica italiana 2019, Fico: "Dedicata a migranti e rom". Salvini s'infuria

Tensione politica anche il 2 giugno. Salvini contro il presidente della Camera (M5s): "Io la dedico agli italiani".

Il premier Conte con il presidente della Camera Roberto Fico  (LaPresse)

Il premier Conte con il presidente della Camera Roberto Fico (LaPresse)

Roma, 2 giugno 2019 - Non mancano le frizioni politiche anche nel 73esimo anniversario della Festa della Repubblica. Mentre Mattarella presiede le celebrazioni deponendo la corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto in memoria di tutti i caduti, va in scena un 'duello' istituzionale a distanza tra il presidente della Camera, il pentastellato Fico, e il vicepremier Salvini sul significato da attribuire alla giornata di oggi, 2 giugno.

"Oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti - dice Roberto Fico parlando con i cronisti prima di assistere alla parata sui Fori Imperiali. Non ci devono essere polemiche sterili e strumentali, oggi è la festa di tutti". Parole mal digerite da Salvini che replica con un tweet. "Io dedico la Festa della Repubblica all'Italia e agli Italiani - scrive postando una foto di Fico dove dietro campeggia il simbolo del Movimento 5 Stelle -  alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l'onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli". 

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Salvini: le parole di Fico mi fanno girare le scatole

Dopo il disgelo di ieri, suggellato dalla stretta di mano al Colle fra Di Maio e Salvini, accompagnati dalle reciproche fidanzate, si rialza dunque la tensione tra le due anime - grillina e leghista - del governo. "Le parole di Fico mi fanno girare le scatole - rincara la dose il vicepremier, parlando poi a margine della parata militare in via dei Fori Imperiali - e sono un torto a chi ha sfilato oggi. C'è gente che rischia la vita per gli italiani. Di legalità ce ne è poca nei campi rom". 

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Di Maio: "Fico? E' una sua opinione"

CONTE E DI MAIO - Di Maio prende distanza dalle parole di Fico: "Io e Roberto su queste questioni siamo molto diversi e non è una novità - dice ai giornalisti che l'hanno intercettato all'aeroporto con la fidanzata (destinazione Sardegna) -. Io non avrei mai alimentato questa polemica di distrazione di massa sui migranti il 2 giugno. E' una sua opinione, lui è il Presidente della Camera, io il capo politico del M5S".  Il suo commento su Facebook era suonato come una strigliata, tanto al compagno di partito che all'alleato di governo: "Oggi è la festa di tutti i cittadini italiani, soprattutto di quelli che hanno perso la pazienza, che aspettano risposte, che non ne possono più di parole ma che si aspettano fatti, fatti concreti! - scriveva Di Maio a caldo -. Una festa che ci deve unire tutti. Anche il 2 giugno si è trovato il modo di fare polemica, per di più davanti ai nostri soldati. E' incredibile". Non entra in merito alla questione Giuseppe Conte: il premier si limita a ricordare che "la Festa della Repubblica è la festa di tutti". 

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LE PAROLE DI MATTARELLA - All'Altare della patria erano presenti le principali istituzioni del Paese: oltre al Capo dello Stato il premier Giuseppe Conte, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati, Di Maio, Fico e Salvini. Mattarella si rivolge a tutti: "Sono stati, questi settantatré anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività". Un messaggio dalle tinte dichiaratamente europeiste: "Sono i valori che ci accomunano ai popoli d'Europa con i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarietà e coesione fra popoli, rivolte all'interno e all'esterno dell'Unione Europea".

LA PARATA - Circa 300 sindaci con la fascia tricolore hanno aperto la parata attraversando via dei Fori Imperiali, al centro della Capitale, nel giorno del 73esimo anniversario della Festa della Repubblica. Davanti al capo dello Stato e alle altre autorità presenti, hanno sfilato 3.975 persone in rappresentanza di tutti i corpi dello Stato. L'inclusione è il tema scelto quest'anno per la parata. Le novità di quest'anno è la partecipazione del personale della Riserva selezionata, del personale civile della Difesa e dei veterani. 

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