Domenica 3 Novembre 2024

Festa 4 novembre, Mattarella: “Il pensiero va ai nostri militari schierati in Medio Oriente”

Piazza San Marco gremita a Venezia per la giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. Meloni: “Bel modo di celebrare il lavoro che fanno per noi”

Venezia, 4 novembre 2024 – In una piazza San Marco assolata e gremita di cittadini, turisti e scolaresche, ha preso il via a Venezia la celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Difesa, Guido Crosetto, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano. Al suo arrivo Mattarella ha ricevuto gli onori del Nave Thaon di Revel, pattugliatore polivalente d'altura della Marina Militare ormeggiato sul Canal Grande, da cui sono stati sparati 21 colpi di artiglieria. Gli ingressi sulla piazza sono stati contingentati a 4 mila persone.

Mattarella a Venezia per la Festa del 4 novembre
Mattarella a Venezia per la Festa del 4 novembre

Mattarella: “Pensiero ai militari in Medio Oriente”

“'Il 4 novembre celebra l'Unità nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell'Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo. Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale”. Lo scrive Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale. Un particolare pensiero va ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni unite e nell'ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario. In questa giornata, il più riconoscente e commosso pensiero va a coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l'Italia – conclude Mattarella –. La loro memoria suona esortazione alla coscienza civile del Paese, specie alle giovani generazioni, affinché sappiano percorrere la strada dell'impegno per la difesa dei valori della Costituzione”. 

Celebrazioni per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto a Roma

Meloni: “Rispetto per chi garantisce la nostra sicurezza”

Un’esposizione "molto ben organizzata. Un bel modo per celebrare le Forze armate e far capire il lavoro che fanno per noi" ha commentato Giorgia Meloni nel suo giro al villaggio della Difesa, allestito al Circo Massimo per il 4 novembre. “È un lavoro straordinario – ha proseguito la premier – che questi uomini e queste donne fanno per la nostra sicurezza e per rappresentare l’Italia nel mondo. Ricordiamo che ancora oggi in giro per il mondo ci sono migliaia di uomini che per garantire la nostra sicurezza rinunciano a crescere i loro figli, stare con le loro famiglie, a vivere la loro vita. Penso che quando si ha questa capacità e questa disponibilità di sacrificio è molto importante che gli altri lo capiscano perché queste persone meritano un rispetto straordinario”.

Crosetto: “Forze armate primo presidio di pace”

Le forze armate italiane sono in diversi scenari "a rappresentare l'Italia e a difendere con ostinazione la pace, a combattere in ogni modo e non arrendersi alla guerra. Questo fanno le forze armate: difendendo le istituzioni, la democrazia e cercando di costruire la sicurezza a livello internazionale perché non esiste sicurezza se ci si chiude nei confini o se si chiudono gli occhi. È molto comodo chiudere gli occhi, ma drammaticamente tutto ciò che accade intorno a noi, anche a centinaia di chilometri di distanza, riguarda la nostra vita e il nostro futuro. Le nostre forze armate sono il primo presidio per la pace". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo alla celebrazione della Giornata dell'unità nazionale e delle forze armate a Venezia.