Lunedì 10 Febbraio 2025
PIETRO MECAROZZI E TERESA SCARCELLA
Cronaca

Uccisa a Rufina, così Eleonora ha tentato la fuga: colpita a collo e schiena. Caccia alle ricerche web

Gli inquirenti stanno analizzando i tabulati dei telefoni e le pagine Google. Dall’autopsia emerge che la 34enne è stata pugnalata anche al petto

Eleonora Guidi

Eleonora Guidi

Firenze, 11 febbraio 2025 – L’ha colpita in cucina. A sorpresa. Mentre stava preparando il caffè per tutti e due. Eleonora Guidi ha tentato di scappare. Ma non ci è riuscita. Perché il compagno, Lorenzo Innocenti, ha continuato a pugnalarla anche in salotto. Ventiquattro colpi in totale. Gli ultimi inflitti davanti al figlio di un anno e mezzo. Seduto sul divano, a due metri di distanza dal punto dove poi è stato ritrovato il cadavere della mamma. Il piccolo piangeva. Ha assistito a tutta la scena. Quando sono arrivati i carabinieri, su mobili e pavimento il sangue era già marrone. Una scena, spiegano gli inquirenti, che difficilmente si può dimenticare.

Come difficile è da spiegare cosa sia successo veramente tra le mura del condominio di via Pavese, a Rufina. Perché Lorenzo (37 anni) ed Eleonora (34 anni) sembravano follemente innamorati. Lo hanno ripetuto i parenti e chi li conosceva alla pm titolare delle indagini, Ornella Galeotti. Tutto sembrava andare per il verso giusto. Il lavoro, la famiglia, gli amici e le passioni. Dietro quella vita da cartolina, però, nel tempo è cresciuto un male invisibile. Taciuto a tutti. Senza forma o avvisaglie.

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Un male che sabato ha preso in ostaggio la mente di Innocenti. Secondo quanto emerge, infatti, l’uomo avrebbe agito in una manciata di minuti. Una furia cieca che non ha lasciato tempo a Eleonora neanche di urlare. L’ha uccisa pugnalandola sette volte alla schiena, una volta al costato sinistro e più volte su collo e petto. Per un totale di 24 fendenti. A rivelarlo sono i primi risultati dell’autopsia eseguita dalla medico legale Susanna Gamba. Eleonora è morta rapidamente, sotto gli occhi del figlio piccolo, che poco prima guardava i cartoni animati alla tv.

Innocenti ha poi aperto al padre, che sentiti rumori sospetti, ha bussato alla porta dell’appartamento del figlio. Sul pianerottolo, completamente fuori di sé, si è puntato il coltello da cucina alla gola. Il primo tentativo di uccidersi, però, è stato interrotto dall’intervento del genitore, che lo ha disarmato. Poi l’architetto 37enne è sceso per le scale, si è seduto sulla poltroncina nell’androne, per poi alzarsi e ripercorrere nuovamente la rampa. I piedi insanguinati hanno lasciato il segno della confusa corsa. Giunto alla terrazza del secondo piano si è lanciato nel vuoto.

Innocenti, spiega il suo avvocato, Patrizio Fioravanti, è in condizioni stazionarie ma gravi. È ricoverato in coma farmacologico al policlinico di Careggi. In ospedale è stato sottoposto al test tossicologico, anche se risulta che non abbia mai assunto sostanze stupefacenti. “I medici non si sbilanciano ma oggi sembrano più ottimisti”, dice il legale.

Alcuni familiari hanno detto agli inquirenti di aver notato in Lorenzo comportamenti strani nell’ultimo periodo. Era particolarmente confuso, faceva domande senza senso, ignorando le richieste del padre. Entrambi avevano perso molto peso: stavano seguendo la dieta consigliatagli da una nutrizionista. Nell’abitazione non sono stati trovati farmaci che possano far pensare a uno stato depressivo o di forte stress dell’uomo.

Al vaglio dei carabinieri i telefoni di entrambi, quello di lei rinvenuto sul comodino della camera da letto, quello di lui sulla scrivania. Massima attenzione sarà dedicata al contenuto dei cellulari, alla ricerca di eventuali messaggi che possano svelare il movente. Ma anche sulle ultime pagine web visualizzate su google. Ieri gli avvocati della famiglia Guidi, accompagnati dai carabinieri, sono tornati in quella casa per prendere vestiti e giocattoli. Il bambino è stato affidato alla sorella della vittima. La salma di Eleonora è stata restituita alla famiglia per il funerale.