Giovedì 14 Novembre 2024
GIOVANNI ROSSI
Cronaca

Femminicidi, anno nero: già 110 vittime. Spara dopo la lite e uccide la compagna

L’ultimo omicidio a Chieti: a premere il grilletto un 39enne. Lei aveva due figli piccoli da una precedente relazione. Nel 2022 un altro bilancio di sangue. Il record negativo è del 2013

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di Giovanni Rossi

Non si arresta la serie dei femminicidi. Ancora in provincia. Anche stavolta a colpi di pistola. La terribile statistica di una donna ammazzata, in media, ogni tre giorni colpisce inesorabile. Dopo la 44enne Giovanna Frino, uccisa venerdì ad Apricena in provincia di Foggia dal consorte 56enne Angelo Di Lella con due colpi al torace, ieri, lunedì 19 dicembre, muore la 41enne Eliana Maiori Caratella, madre di due figli, originaria di Francavilla al Mare e residente in provincia di Chieti nel piccolo borgo di Miglianico, neppure 5mila abitanti a pochi minuti dal mare. Dopo i precedenti di Apricena e Villabate, e dopo i 104 nomi delle vittime 2022 fatti scorrere da Giorgia Meloni il 24 novembre sulla facciata di Palazzo Chigi, tutto lascia supporre che l’anno possa chiudersi tra 110 e 115 vittime di femminicidio. Nel 2013, l’anno peggiore degli ultimi dieci, erano state 179.

A sparare a bruciapelo a Eliana Maiori Caratella con una pistola illecitamente detenuta è il compagno 39enne Giovanni Carbone, originario di Matera, un passato di piccoli reati contro il patrimonio. Un’esecuzione di rara ferocia probabilmente al culmine dell’ennesima lite. Straziata la compagna, l’uomo lascia il cadavere in taverna e va a costituirsi alla locale stazione dei carabinieri. I figli piccoli (avuti dalla vittima nella precedente relazione) sono a scuola. Quando i militari arrivano in casa, capiscono che per la donna non c’è più niente da fare. Gli esperti della Scientifica si mettono subito al lavoro, coordinati dal procuratore di Chieti ’facente funzioni’ Lucia Campo. Campo e il medico legale Cristian D’Ovidio lasciano l’abitazione senza rilasciare dichiarazioni. Interrogato in caserma dal pm, l’uomo – assistito dal legale d’ufficio Franca Zuccarini – si avvale della facoltà di non rispondere: subito dopo, sottoposto a fermo, lascia Miglianico a bordo di una gazzella. Il provvedimento di arresto è atteso per oggi. È la sorella di Eliana la prima parente ad arrivare in via Antonelli, nel complesso di villette a schiera fuori dal centro del paese. Piange disperata. Identica commozione tra i vicini di casa e gli amici che si chiudono nel proprio dolore. Quasi nessuno parla. I tratti distintivi della vittima emergono dai social. Quel volto sorridente e quei capelli mossi illustrano perfettamente una personalità dinamica. Eliana lavorava in banca e nutriva una grande passione per lo sport. Immagini di arrampicate, prove di spinning e passeggiate sul lungomare delle cittadine adriatiche abbondano sui suoi profili.

"Eliana frequentava Francavilla, dove c’è la sua famiglia d’origine, ma viveva da qualche anno nella vicina Miglianico. La nostra comunità è sconvolta – dichiara il sindaco di Francavilla al Mare, Luisa Russo –. Eliana era una ragazza molto conosciuta e benvoluta. Di fronte a un fatto del genere posso solo dire che ritengo si debba lavorare moltissimo sull’educazione, far capire ai ragazzi cos’è l’amore e il rispetto, e alle donne che devono denunciare". Non ci sono certezze su iniziative di autotutela di Eliana rispetto a una convivenza con troppi alti e bassi, cominciata un anno fa, dopo la separazione dal marito.