Sabato 15 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Fedez e il pestaggio di Cristiano Iovino: la Procura di Milano chiede l’archiviazione per il rapper in gara a Sanremo

Il personal trainer dei vip era stato circondato e preso a calci e pugni, ma non aveva mai denunciato i fatti e aveva raggiunto un accordo economico con il cantautore

Cristiano Iovino e Fedez

Cristiano Iovino e Fedez

Milano – Alla fine, la procura di Milano ha chiesto di archiviare l’inchiesta a carico di Fedez – all’anagrafe Federico Leonardo Lucio – per rissa e lesioni in merito al pestaggio contro Cristiano Iovino avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024 in via Traiano, a Milano. L’aggressione, configurata come una sorta di spedizione punitiva, non era mai stata denunciata dal “personal trainer dei vip” e Iovino e Fedez, lo scorso maggio, avevano raggiunto un accordo economico per diecimila euro. Sulla richiesta di archiviazione si pronuncerà il giudice per le indagini preliminari.

In sostanza, il pubblico ministero Michela Bordieri ha chiesto l'archiviazione della posizione di Fedez perché, da quanto si è saputo, per l’accusa di lesioni manca la denuncia e per quella di rissa è stato ricostruito che il rapper non è intervenuto direttamente ma, in pratica, sarebbe rimasto a guardare. Quella sera era insieme tra gli altri a Christian Rosiello, ultrà rossonero e suo bodyguard all'epoca.

L'episodio dell’aggressione a Iovino è contestato a diversi ultrà della Sud milanista, tra cui Rosiello, nell’elenco di fatti, tra cui pure estorsioni, dell’imputazione di associazione per delinquere capeggiata, stando alle indagini sulle curve di San Siro, da Luca Lucci. In questa inchiesta, che a fine settembre scorso portò a 19 arresti, il rapper non è indagato, anche se dagli atti, tra cui tante intercettazioni, erano venuti a galla i suoi stretti rapporti con Lucci, suo amico. La “violenta aggressione” ai danni del personal trainer che era in lite col rapper, e a cui prese parte Rosiello, si legge negli atti dell'inchiesta sugli ultras, “fa emergere come il capitale’ di violenza del sodalizio” della Sud milanista “venisse utilizzato, di volta in volta, a seconda di richieste anche non direttamente collegate con le vicende dello stadio”. 

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Il pestaggio

Sui fatti di quella sera era stato diffuso un video, molto commentato, in cui si vede un mini-van nero piombare all’incrocio tra via Traiano e via Petitti, vicino a Iovino. Dal mezzo scende prima una figura che si è sempre ipotizzato potesse essere proprio Fedez, che avanza verso la vittima, poi altri cinque o sei uomini escono dal van e, dopo aver circondato e spinto a terra il personal trainer, lo prendono a calci e pugni. Fedez era stato collocato sulla scena in base alle testimonianze del portinaio del condominio vicino e della guardia privata di turno in guardiola. Sarebbe stato insieme a Christian Rosiello, ultrà rossonero e suo bodyguard all'epoca.

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La lite in discoteca

Una sequenza che non sarebbe altro che il secondo tempo della violenta lite andata in scena mezz’ora prima nel privé della discoteca The Club di corso Garibaldi, pare originata da un apprezzamento di troppo nei confronti della ventiduenne Ludovica Di Gresy, che era in compagnia di Fedez. In disparte, vicino al mini-van, si nota nel video anche la presenza di una ragazza, che pare avere i capelli biondi come Di Gresy.