Giovedì 21 Novembre 2024
NICOLA PALMA
Cronaca

Fedez con Cristian Rosiello e Alex Cologno a Parigi: il weekend alle sfilate prima degli arresti

Milano, i due capi ultrà del Milan e bodyguard del rapper arrestati nel blitz contro le Curve di San Siro. Dal pestaggio a Iovino al tifoso accoltellato, tutte le violenze contestate

Da sinistra Alex Cologno, Cristian Rosiello e Fedez a Parigi

Da sinistra Alex Cologno, Cristian Rosiello e Fedez a Parigi

Milano, 30 settembre 2024 – Le ultime ore di libertà le hanno trascorse a Parigi, facendosi immortalare anche ai piedi della Torre Eiffel in posa da duri. Con loro in Francia c'era pure un amico non proprio sconosciuto al grande pubblico, con il quale si sono fatti fotografare anche quest'estate in vacanza su uno yacht: il rapper Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez. Negli ultimi mesi, gli ultrà rossoneri Islam Hagag alias Alex Cologno e Cristian Rosiello, entrambi arrestati all'alba di lunedì 30 settembre nell'ambito dell'inchiesta della Procura che ha smantellato i direttivi delle curve di Inter e Milan, sono diventati una presenza fissa accanto all'artista: Rosiello, in particolare, è diventato la guardia del corpo di Fedez, costantemente al suo fianco in ogni spostamento.

Il pestaggio di Iovino

Del legame tra i due si era iniziato a parlare con insistenza la scorsa primavera, dopo il pestaggio di Cristiano Iovino, il personal trainer romano finito in passato nelle pagine di gossip dei settimanali patinati per un presunto flirt con Ilary Blasi. Un'aggressione su cui è stata fatta solo parzialmente luce, anche perché la vittima non ha sporto denuncia, dopo un accordo transattivo di natura economica siglato con Fedez. Tuttavia, nei giorni immediatamente successivi al raid di via Traiano, gli accertamenti investigativi dei carabinieri avevano fatto fortemente sospettare che all'aggressione con calci e pugni avessero partecipato sia il cantante che il bodyguard, più altre persone arrivate con loro su un Mercedes Vito di colore nero.

La ricostruzione

Nella tarda serata del 22 aprile, Fedez e Iovino si ritrovano nel privé della discoteca The Club di corso Garibaldi: per motivi mai chiariti (inizialmente si era parlato di un apprezzamento non gradito a una ragazza), vengono alle mani, prima di essere separati dagli addetti alla sicurezza del locale; il primo a essere allontanato dai vigilantes è Rosiello, seguito dai due litiganti. Finita lì? No, perché tra i due ci sono diverse telefonate quella notte, probabilmente per darsi appuntamento e chiarirsi. In realtà, alle 3 scatta la spedizione punitiva sotto casa di Iovino.

Il blitz e le minacce ai vigilantes

Il Van piomba in via Traiano: il primo a scendere sarebbe proprio Fedez, che va incontro a Iovino, in attesa sotto casa in zona Portello. Il personal trainer, assalito da più persone, cade a terra e viene colpito più volte, fin quando riesce a rialzarsi e a rifugiarsi nel complesso residenziale. Prima di andarsene, alcuni membri del gruppo di aggressori si avvicinano alla guardiola e minacciano gli addetti alla vigilanza, intimando loro di non chiamare il 112 e di consegnare i cellulari. Saranno proprio gli uomini della security, sentiti dai militari, a riconoscere senza ombra di dubbio Fedez e a parlare di un uomo pelato col fisico palestrato, descrizione che corrisponde all'identikit di Rosiello.

Il tifoso accoltellato

Non solo Rosiello. Un altro ultrà rossonero vicinissimo a Fedez è Islam Hagag, trentacinquenne meglio noto come Alex Cologno, che lo scorso 3 luglio ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi per aver partecipato all'aggressione a colpi di sedie e coltellate di un tifoso in via Capecelatro la sera dell'11 maggio dopo la partita a San Siro tra Milan e Cagliari. Hagag fu arrestato dalla Digos nelle ore successive con la formula della flagranza differita e messo ai domiciliari; così come uno dei complici Alessandro Sticco detto "Shrek", 43 anni, pure lui coinvolto nell'operazione della Mobile delle ultime ore. A entrambi, luogotenenti fidatissimi del capo curva Luca Lucci, è stato affibbiato dopo quell'episodio un Daspo di due anni.