Giovedì 21 Novembre 2024
BEPPE BONI
Cronaca

Federica Brignone: "Con i miei sci vado anche in fondo al mare. Per salvare l’ambiente"

La regina delle nevi è ambasciatrice della campagna 'Traiettorie liquide'. "Ho lanciato l’allarme per i ghiacciai anni fa, che dolore per la Marmolada. Bastano piccoli gesti per aiutare la Terra. Meno plastica e più rinnovabili"

Federica Brignone

Federica Brignone

Federica Brignone, riccioluta star dello sci, prima donna italiana ad aver vinto una Coppa del mondo assoluta e vincitrice della Coppa di Super G 2021-2022, è un’atleta che si è messa in gioco come ambasciatore in difesa dell’ambiente. Si è immersa in mare con scarponi, tuta e casco per un campagna di marketing ambientale, ripulisce spiagge, laghi, prati in quota da plastica e rifiuti. E da anni si spende in difesa dei ghiacciai che muoiono. Il suo appello arriva da Cortina dove ha preso parte a una iniziativa di lancio delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Lei lanciò l’allarme per i ghiacciai anni fa.

"I ghiacciai muoiono e la tragedia della Marmolada è una delle conseguenze. Bisognava agire almeno vent’anni fa. Non sono uno scienziato, ma credo che nell’immediato sia difficile salvarli. Possiamo impegnarci tutti con piccoli gesti quotidiani. Se agisce così un miliardo di persone e puntiamo sulle fonti rinnovabili si otterranno poco alla volta risultati".

Come nasce la sua coscienza verde?

"Fa parte della mia educazione. Me lo hanno insegnato fin da piccola i miei genitori, Ninna Quario, campionessa di slalom negli anni Ottanta, e mio padre Daniele, maestro e allenatore di sci. Si sono sempre impegnati entrambi contro l’inquinamento e per il risparmio energetico".

Come si concilia la sua crociata pro natura con gli impegni sportivi?

"Vedo il mondo che cambia in peggio e quindi faccio di tutto per dare una mano. Sottraggo tempo alle fasi di riposo e mi dedico a questa battaglia soprattutto in estate quando ho più disponibilità. Ma riesco a farcela anche quando gli allenamenti sono intensi. Io stessa vivo in modo sostenibile, fa parte di me".

Nella quotidianità come si comporta un ambassador ambientale?

"D’inverno non esagero con il riscaldamento, non spreco acqua dai rubinetti, uso con criterio i condizionatori d’aria in estate. Sono molto attenta anche al cibo e quando riesco acquisto confezioni riciclabili. Come tutti uso l’automobile ma se posso utilizzo la bicicletta".

È vero che si impegna anche nella pulizia di mari e monti?

"Bisogna dare l’esempio, ne cito alcuni. Nel 2019 con altri volontari e con tanti bambini abbiamo ripulito la spiaggia Ronchi del Lago di Garda; nel 2020 con i bimbi dello Sci club Bormio abbiano raccolto i rifiuti sulla pista di Bormio 2000; nel 2021 abbiamo fatto la stessa cosa durante una discesa in rafting con i gommoni sul fiume Noce, in Val di Sole a Caldes di Trento".

La plastica è un nemico?

"La plastica è utile nella vita di tutti noi, ma inquina molto e dobbiamo imparare a smaltirla correttamente. Non va gettata in mare o nei fiumi. Aggiungo però che se ne fa un uso eccessivo. Bisogna limitarlo".

Che cos’è la campagna Traiettorie liquide che lei ha appena aggiornato?

"È un progetto di sostenibilità ideato da Giulia e Daniela Mancini, che gestiscono la mia immagine, di cui io sono testimonial per denunciare l’alto livello di inquinamento del pianeta e sensibilizzare l’opinione pubblica. È diventata una mostra itinerante (ora al Lagazuoi Expo Dolomiti di Cortina, ndr) sempre in aggiornamento".

Ce la racconti.

"Ci sono le foto di Giuseppe La Spada di me immersa nelle acque delle isole Eolie in tenuta da sci con casco e tuta. La preparazione avvenne su un pedalò. Giù in apnea, foto e subito dopo i tre sommozzatori che mi assistevano mi hanno riportato in superficie. Poi il replay in una piscina. Nel Lago di Garda mi sono immersa a raccogliere la plastica e dopo la vittoria in Coppa del mondo nel 2020 lo scatto di La Spada mi ha ritratto sul ghiacciaio dei Forni, allo Stelvio, vestita con un abito bianco fatto con materiale di scarto, un mantello tricolore e la Coppa tra le mani. Ultima traiettoria a giugno di quest’ anno dedicata alla decarbonizzazione: indosso una tuta che rende il mio corpo sporco e inquinato come il pianeta e sono ovviamente sugli sci come sfida".