New York, 25 febbraio 2018 - Entro il 2020 Fiat Chrysler dirà addio al diesel. Per quella data non saranno più prodotte auto passeggeri a gasolio, anche se resterà un'opzione per i veicoli commerciali. Secondo il Financial Times ci si deve attendere l'annuncio ufficiale con il piano industriale quadriennale che sarà presentato l'1 giugno nel centro sperimentale di Fca, dove ci sono anche le piste di collaudo, a Balocco, provincia di Vercelli.
Alla base della storica decisione di abbandonare la produzione di motori diesel c'è il crollo della domanda e l'aumento dei costi, attuali e in previsione, infatti l'industria stima che saliranno del 20% per lo sviluppo di tecnologie in grado di rispettare i sempre più stringenti target sulle emissioni. Il tutto accompagnato dall'inesorabile avanzata delle auto elettriche, sempre meno care, sia in produzione che al cliente.
Il diesel da re del mercato dei motori è inciampato dal dieselgate di Volkswagen, accusata di aver venduto 11 milioni di auto equipaggiate da dispositivi 'truccati' per aggirare i test sulle emissioni. Lo scandalo ha avuto la conseguenza di spingere i governi a importanti tagli degli incentivi a favore della tecnologia 'pulita', fino a valutare divieto totale del diesel in futuro.
Il dieselgate ha affondato le vendite dei motori gasolio: in Europa quelle di veicoli diesel nel 2017 sono calate dell'8%, scendendo a una quota di mercato del 43,8%. La Fca è solo l'ultima casa automobilistica, in ordine temporale a dire addio pubblicamente alla tecnologia. Prima lo hanno fatto Toyota e Porsche.