Lunedì 23 Dicembre 2024
LOREDANA DEL NINNO
Cronaca

Fase 2 Coronavirus, cosa prevede. Fidanzati, spostamenti e permessi: domande e risposte

Un rebus definire chi si può incontrare. Seconde abitazioni, manca la circolare che chiarisca quando è possibile andare

Coronavirus, due fidanzati per strada

Roma, 29 aprile 2020 - Ancora tanti dubbi sul decreto emanato lo scorso 26 aprile che aprirà - il 4 maggio - la cosiddetta fase 2 dell'epidemia di Coronavirus. Sono ancora un rebus gli spostamenti per coniugi, fidanzati e congiunti, mentre per le seconde case manca la circolare che charisca quando è possibile andare. Ecco allora qualche domanda e risposta per capire meglio cosa prevede il decreto. 

Quali sono gli spostamenti consentiti?

Il nuovo decreto emanato dal governo, che entrerà in vigore il prossimo lunedì, 4 maggio, prevede che gli spostamenti nell’ambito della regione di residenza saranno consentiti soltanto se dovuti a comprovate esigenze lavorative, situazioni di stretta necessità o motivi di salute. Motivi che dovranno essere dichiarati con un’autocertificazione da esibire in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine. Restano ancora vietati gli spostamenti da una Regione all’altra. Chi è stato bloccato dal lockdown in una regione diversa da quella di residenza è autorizzato invece a fare ritorno presso la sua abitazione. Il decreto ammette la possibilità di fare attività fisica o motoria anche lontano da casa "purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività".  Chi è residente in un posto di mare potrà fare il bagno, chi vive in montagna potrà passeggiare nei boschi.

Si può andare nelle seconde case?

In attesa che i risultati di contenimento del contagio migliorino ulteriormente resta vietato trasferirsi nelle seconde case. Lo ha chiarito in un’intervista tv il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. Tuttavia a differenza del decreto attualmente in vigore in scadenza domenica, il nuovo documento non lo vieta espressamente e l’ordinanza emanata in proposito dal ministro Speranza è scaduta il 25 marzo. Tant’è che Liguria e Veneto hanno emanato nuove ordinanze che consentono ai loro cittadini di raggiungere le seconde abitazioni. È possibile che il governo nei prossimi faccia luce sulla questione con un’apposita circolare. 

Chi sono gli 'affetti stabili'?

I congiunti a cui si potrà fare visita – a partire dal 4 maggio nell’ambito della stessa regione – sono da intendersi come figli, genitori, nonni, nipoti, cugini. Anche se nel decreto non se ne parla espressamente, l’interpretazione fornita da Palazzo Chigi è che "le coppie di fatto, i fidanzati e gli affetti stabili vengono assimilati ai congiunti".  Restano comunque vietati gli assembramenti, quindi niente pranzi o feste tra parenti, permane l’obbligo di distanza interpersonale di almeno un metro e di indossare le mascherine. 

Gli adolescenti potranno visitare gli amici?

Anche se la fase 2 consentirà agli adolescenti di andare a trovare i congiunti, ritrovarsi con gli amici resta ancora vietato. E nel caso degli "affetti stabili" non è specificato se si comprendono le relazioni fra ragazzi e ragazze. Riapriranno i parchi anche se con ingressi contingentati, ma nelle aree verdi dovrà essere mantenuto il distanziamento di almeno un metro.  Per rendere più agevole la gestione delle attività all’aria aperta dei più piccini, il ministro per le pari opportunità Bonetti sta studiando un piano "per attrezzare nei parchi aree di gioco individuali". Allo studio anche un piano per i centri estivi.

Come saranno gestiti i controlli?

"Il governo non limita il raggio dei congiunti, quindi lascia spazio all’interpretazione. Se vieni fermato dalle forze dell’ordine è difficile certificare che stai andando dalla tua fidanzata, a quel punto se non ti credono e ti multano c’è la possibilità di contestare la multa dimostrando con tabulati telefonici, con testimoni, che si ha una relazione stabile con quella persona – spiega Alexander Schuster, docente di diritto e avvocato esperto in diritto costituzionale comparato –. Oltre ai legami formali come il matrimonio e il legame di parentela, la questione si pone con i conviventi che magari non risultano per varie ragioni in Comune. Altri che sono fidanzati, ma si trovano in parti diverse d’Italia". Se il governo sembra prossimo a divulgare una pagina di risposte ai numerosi dubbi sollevati dalla questione ’congiunti’, Massimo Di Donato, vice prefetto a Bologna, sottolinea l’importanza della responsabilità individuale sulla questione: "Dichiarare il falso nell’autocertificazione che saremo ancora tenuti a compilare espone a conseguenze penali". 

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