Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Coronavirus fase 2, Boccia alle Regioni: "Ordinanze coerenti o diffida"

Il ministro richiama all'unità, ma la Calabria riapre bar e ristoranti subito. Conte mercoledì parla alle Camere. App Immuni: ecco le regole per la privacy.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia (a destra, foto Ansa)

Roma, 29 aprile 2020 - "È molto importante dare un segnale di unità. Se non siamo uniti noi non possiamo chiederlo ai cittadini. Ci vogliono unità, serietà e responsabilità". Lo ha detto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia in videoconferenza con i presidenti delle Regioni. "Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm - ha detto Boccia -. Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure). Se non avviene sono costretto a ricorrere all'impugnativa al Tar o alla Consulta". Boccia ha spiegato la filosofia del governo: "In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate". Il principio? "Contagi giù uguale più aperture e viceversa".

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Calabria: dal 30 aprile riaprono bar e ristoranti

Neanche il tempo per il ministro Boccia di richiamare le Regioni all'unità, che dalla Calabria arriva la mossa a sorpresa. La governatrice Jole Santelli ha firmato un'ordinanza per cui sarà "consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all'aperto". È quanto previsto da un'ordinanza per la fase 2 firmata dalla governatrice della Calabria, Jole Santelli. Secondo l'ordinanza, queste stesse attività "possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano le misure minime 'anti-contagio' e ferma restando la normativa di settore". La regione è nella parte bassa della classifica nazionale dei contagi per il Covid, con 1.102 persone positive, cinque in più nelle ultime 24 ore, e 86 vittime dall'inizio dell'emergenza. "Poiché in queste settimane - spiega Santelli - i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo".

Zaia: "Non è finita"

Incertezza a cui ha fatto riferimento oggi anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: "Lo dico chiaramente: non vorrei che qualcuno si facesse l'idea che è tutto finito. E' possibile affrontare la riapertura, ma investiamo sulla messa in sicurezza dei cittadini, e soprattutto la mascherina è imprescindibile. Se non sarà usata per mettere in sicurezza se stessi e gli altri avremo ricadute e dovremo riprendere in mano le chiusure". Sono due i parametri monitorati: "I due dati che noi monitoriamo sono terapie intensive e ricoveri. Se dovessimo vedere che tornano a salire a un livello preoccupante metteremo in campo misure". Zaia è chiarissimo: "Stiamo cercando di individuarli e poi con molta trasparenza diremo che sopra a quei numeri si torna a chiudere". Il governatore ha anche annunciato un piano per la riapertura degli ospedali: ("Non ci saranno più le modalità di accesso che conoscevamo prima")e ha detto che l'obiettivo sono 30mila tamponi al giorno (attualmente in Veneto ne sono stati fatti 337mila, 9mila al giorno).

Conte: mercoledì informativa urgente

"Domani mattina sarò prima alla Camera dei deputati e poi al Senato della Repubblica per un`informativa urgente sulle iniziative del Governo per la ripresa delle attività economiche". Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio sarà alle 10 a Montecitorio e alle 12.30 a Palazzo Madama.      

Ecco le regole privacy per l'app Immuni

La fase 2 ruota anche sul tracciamento dei contagiati. In Cdm è in arrivo la bozza del decreto legge in cui si disciplinetà anche l'app Immuni (lasciata fuori dal Dpcm del 26) con riferimento alle regole per il tracciamento dei contatti sotto il profilo soprattutto del rispetto della privacy. Secondo quanto si apprende, il sistema sarebbe finalizzato a rilevare i contatti "stretti" tra coloro che hanno installato la app "su base volontaria" posto che i dati dovranno essere resi "anonimi" o se non è possibile "pseudonomizzati". È esclusa la geolocalizzazione. E non sono previste limitazioni per chi non la scaricherà. In particolare l'utilizzo della App Immuni e "ogni trattamento di dati personali" a essa collegato "sono interrotti alla data di cessazione dello stato di emergenza disposto con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi". Inoltre la bozza del decreto prevede che dovranno essere "garantite su base permanente la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di trattamento dei dati»" oltre a "misure adeguate ad evitare il rischio di reidentificazione degli interessati". Si fa riferimento che alle infrastrutture sui opererà Immuni: "esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o in controllo pubblico".

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Il piano trasporti

La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli annuncia: "Con il decreto-legge di prossima adozione - al fine di evitare un incremento non sostenibile del traffico privato e dei relativi problemi di congestione e inquinamento e per decongestionare l'affluenza al trasporto pubblico - ho proposto la promozione di forme di mobilità alternativa, la diffusione della micromobilità elettrica e l'utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili". Da questo punto di vista "è allo studio il riconoscimento di un 'buono mobilità alternativa', per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60.000 abitanti, pari ad euro 200 per l'acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché' di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l'utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale".

E in tema di trasporti oggi a Roma inizia l'installazione della segnaletica per il distanziamento sociale su metro e bus. I marker verranno posizionati sulle sedute dei treni e degli autobus della capitale che saranno off limits per garantire il distanziamento tra passeggeri. Previsti anche cartelli e avvisi alle stazioni, sulle banchine e sui mezzi di superficie.

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Le palestre

All'appello della Fase 2 mancavano palestre e centri sportivi. Adesso anche per loro c'è una sorta di rad map: l'ha annunciata questa mattina il ministro dello Sport Vincenzo Spafafora durante la trasmissione Omnibus su La7: "Stiamo lavorando al protocollo per la riapertura delle palestra, dei centri danza, di tutti i centri sportivi del territorio e lo sottoporremmo al comitato scientifico quanto prima affincheé nel mese di maggio possano riaprire in sicurezza anche questi altri centri insieme agli sport di squadra, al calcio e a tutti gli altri". Il ministro poi ha aggiunto: "Dobbiamo gradualmente consentire a tutti di riaprire e quelle strutture più piccole che non avranno le risorse per potersi mettere in regola con tutte le misure sanitarie, dovranno essere aiutate con un fondo che io sto creando nel decreto che nei prossimi giorni ci auguriamo di approvare nel consiglio dei ministri". Quanto al calcio invece Spadafora ha parlato di "sentiero molto stretto per serie A" e ha ipotizzato una sopresa: che la Lega stessa chieda la sospensione della stagione. Sul campionato è intervenuto anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri: "Lo vedo inverosimile al momento: nel rispetto dei calciatori vedo la partita di calcio inverosimile".

​La minoranza: "Ripristinare le libertà"

Con la fase 2 il governo ripristini "tutte le libertà costituzionalmente garantite", "nel rispetto delle misure di sicurezza e delle norme sul distanziamento sociale" e ristabilisca "lo stato di diritto al fine di correggere tutte le storture normative emerse", "in modo da riavviare la normale dialettica con il Parlamento" assegnando «" norme di rango primario eventuali interventi limitativi delle libertà". Lo chiede una mozione unitaria della minoranza firmata dai capigruppo di Fi, Fdi, Lega e Noi con l'Italia. Peraltro lo stesso capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio dice: "Il Parlamento deve tornare a esercitare i suoi poteri di indirizzo e controllo sull'esecutivo".

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Allarme contagio alla Camera

La presenza di un deputato della Lega positivo venerdì scorso in aula, ha suscitato preoccupazione in apertura di seduta alla Camera, con Alessandro Fusacchia (+Europa) e Emanuele Fiano (Pd) che hanno chiesto alla presidenza di adottare il voto telematico o l'utilizzo anche di altre aule di Montecitorio per garantire il distanziamento. Il vicepresidente Fabio Rampelli, che guida i lavori ha detto che "una risposta alle domande poste" arriverà dalla riunione della Conferenza dei capigruppo in programma oggi.

I Nas nelle Rsa: "Gravi irregolarità"

Case di riposo e strutture per anziani al vaglio dei carabinieri dei Nas in tutto il Paese. Da Catanzaro a Pescara a Cagliari, i militari hanno effettuato sopralluoghi in numerose strutture riscontrando irregolarità e, in vari casi, "gravi non conformità" relative alle misure necessarie per la prevenzione del Covid-19.

I medici morti sono 153

Salgono a 153 i medici morti in Italia: Ermenegildo Santangelo, ex professore ordinario di Anestesiologia e Rianimazione, in pensione, è l'ultimo ad aver perso la vita.

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