Sabato 23 Novembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Famiglia falciata in vacanza Morti papà, nonna e bimbo Sequestrato il cellulare alla conducente dell’auto

Schianto a folle velocità a Santo Stefano di Cadore (Belluno): turisti travolti . La madre e il nonno sono rimasti feriti, 30enne tedesca sotto inchiesta. Secondo gli investigatori si potrebbe essere distratta per l’uso del telefono.

Famiglia falciata in vacanza  Morti papà, nonna e bimbo  Sequestrato il cellulare  alla conducente dell’auto

Famiglia falciata in vacanza Morti papà, nonna e bimbo Sequestrato il cellulare alla conducente dell’auto

di Riccardo Jannello

Ennesima, incredibile, tragedia della strada, questa volta nella nota località di vacanza della val Comelico in un tranquillo pomeriggio di luglio. Un’Audi guidata a folle velocità da una trentenne tedesca ha travolto un’intera famiglia che stava passeggiando lungo via Udine, nei pressi della chiesa parrocchiale di Santo Stefano dove in quel momento si stava assiepando della gente per un funerale. Il sospetto è che la donna al momento dell’incidente stesse usando in modo improprio il cellulare. L’urto è stato tremendo e improvviso, sul colpo sono morte due persone, trascinate per trenta metri sulla strada, mentre un bambino di due anni che era sul passeggino è deceduto appena arrivato all’ospedale San Martino di Belluno; già sul posto le sue condizioni, a detta dei soccorritori, erano gravissime e il volo in elicottero fino al capoluogo non l’ha potuto salvare.

Le vittime della trentenne tedesca sono la nonna del piccolo, Maria Grazia Zuin, 65 anni, e il papà, Marco Antoniello, 48. Illeso il fratellino che era in bicicletta che è stato schivato dalla berlina, così come il nonno che camminava qualche passo indietro, ma che quando ha visto i corpi è stato colto da malore. Lui e la mamma della piccola vittima, colpita di striscio dall’auto, sono ricoverati nel vicino ospedale di Pieve di Cadore, ma non sono in pericolo di vita. Anche l’investitrice si trova nello stesso nosocomio: vi è stata trasportata in stato di choc ed è stata medicata per alcune lievi ferite e soprattutto è stata sottoposta ai prelievi di rito per capire se stesse guidando in preda all’alcol o alle droghe. La famigliola viene da Mestre, in provincia di Venezia, ed è molto pratica del posto in quanto vi possiede una casa per le vacanze. Stavolta la gita, che si sarebbe dovuta concludere nel fine settimana, ha avuto un epilogo tragico.

L’incidente è accaduto verso le 15,30, l’auto tedesca si è immessa in via Udine dalla strada statale 52 Carnica, che congiunge i Comune di Venzone (Udine) con San Candido (Bolzano); probabilmente la donna alla guida era diretta a Sappada. I motivi per i quali la trentenne tedesca ha investito la famiglia veneziana sono al vaglio degli inquirenti che hanno provveduto ai rilievi del caso. "Ho perso improvvisamente il controllo della vettura", ha farfugliato la donna. L’urto è stato particolarmente violento e lo dimostrano anche i danni subito dall’Audi: il parabrezza rotto, la parte anteriore destra completamente sfondata. Molti testimoni hanno visto l’auto centrare, senza aver frenato, in pieno la famiglia a passeggio e subito dopo l’impatto molta altra gente è accorsa in via Udine e lo spettacolo è stato per loro straziante. La nonna e il padre del piccolo non davano più segni di vita e il bimbo di due anni era agonizzante quando è stato raccolto dai medici del 118 che hanno tentato l’estremo salvataggio con l’eliambulanza.

I vigili del fuoco del locale distaccamento hanno messo in sicurezza il luogo dell’incidente e collaborato con il personale sanitario. Mentre i soccorritori operavano in strada, volontari hanno dato una mano a regolare il traffico per permettere le operazioni sul posto. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri che poi in accordo con il magistrato hanno dato il via libera per la rimozione delle salme. Sarà il pm ora a decidere la sorte della turista tedesca per ora piantonata in ospedale e per la quale si può prevedere l’accusa di triplice omicidio stradale.