Lunedì 19 Agosto 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Ex vigilante semina il terrore. Uccide il padre e la vicina di casa. Poi si barrica e spara ai carabinieri

L’uomo, 48 anni, è morto in ospedale dopo aver rivolto l’arma contro se stesso durante il blitz del Gis. La lite col genitore 90enne, quindi i colpi contro la 50enne sul pianerottolo. Presi di mira anche i pompieri.

Ex vigilante semina il terrore. Uccide il padre e la vicina di casa. Poi si barrica e spara ai carabinieri

Due carabinieri dei reparti speciali dopo il blitz dentro l’abitazione

San candido (Bolzano), 18 agosto 2024- Tre morti in una notte di terrore nel piccolo abitato della Pusteria, 3.500 abitanti nella parte orientale della Valle quasi al confine con l’Austria. Ewald Kuehbacher, 48 anni, ex guardia di sicurezza privata, ha ucciso il padre infermo, Hermann, novantenne, e una vicina di casa, Waltraud Jud, 50, attratta dalle urla che verso la mezzanotte fra sabato e domenica venivano dall’appartamento e dall’odore di gas che sembra si propagasse da lì. Ma quando ha bussato alla porta, l’uomo le ha aperto con il fucile in mano e l’ha investita di colpi nonostante lei avesse tentato di strappargli l’arma: è morta riversa sul pianerottolo. L’omicida si è invece sparato all’irruzione del Gis dei carabinieri: ferito alla gola, è morto in serata all’ospedale di San Candido portandosi nella tomba il mistero che l’ha spinto a trasformare la placida cittadina in un campo di battaglia.

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I fatti in un condominio di via San Corbiniano. Ewald era in casa con il padre, ormai ridotto dalle sue condizioni a letto; lo accudiva dal 2019, quando era morta sua madre. L’anziano era stato guardia forestale, amato e conosciuto. Che cosa abbia scatenato la tragica lite non si sa, Ewald non era un personaggio troppo socievole e forse la situazione familiare e un lavoro perso lo hanno provato.

Le urla a squarciare la notte hanno allertato i condomini e convinto la Jud ad andare a chiarire la situazione. Non ne ha avuto tempo. Poi l’uomo si è rinchiuso in casa e lì è iniziato il terrore. In quel momento avrebbe sparato al padre uccidendolo sul colpo. La gente ha chiamato i vigili del fuoco, ma quando i pompieri hanno tentato di entrare in azione per scoprire la provenienza della presunta fuga di gas, il quarantottenne ha cominciato a sparare anche a loro dalle finestre colpendo la camionetta. Ha sparato anche verso i mezzi dei carabinieri: un militare è rimasto lievemente ferito da un proiettile che l’ha colpito di striscio. Non pago, in preda alla sua follia, Ewald ha mirato all’impazzata verso macchine private spaccando vetri e ammaccando carrozzerie: fortunatamente nessun altro è stato colpito. Mentre la Protezione civile di San Candido diffondeva l’allarme chiedendo alla popolazione di non uscire e chiudendo con posti di blocco la viabilità e anche la vicina ferrovia, all’alba, fallito ogni tentativo di mediazione con l’uomo barricato in casa, sono entrate in azione le teste di cuoio che hanno fatto saltare la porta con piccole cariche esplosive; all’interno giaceva il corpo dell’anziano mentre il figlio ha prima sparato ai militari senza colpirne e a quel punto ha deciso di spararsi.

I militari del Gis non hanno dovuto esplodere neppure un colpo. I proiettili che hanno ucciso i tre sarebbero partiti – in attesa della conferma delle perizie balistiche richieste dalla pm Federica Iovene della procura di Bolzano che è a capo delle indagini e ha posto sotto sequestro l’appartamento – da una delle armi regolarmente detenute da Hermann. Particolare dolore a San Candido per la signora Jud, moglie del presidente della banda musicale del paese e lei stessa attiva nell’organizzazione di feste ed eventi musicali per allietare residenti e turisti.