Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

"Evitiamo la doccia tutti i giorni" Il dermatologo: può essere nociva

L’esempio di Pratesi (Wwf) visto dal medico: "Basta sciacquarsi le parti sensibili"

MILANO

La siccità incombe e molti sindaci stanno richiamando i cittadini a un uso responsabile dell’acqua. Ma come la mettiamo con l’igiene personale? Fulco Pratesi del Wwf, 87 anni, ha asserito di non fare la doccia da 60 anni. Un’affermazione che ha scatenato non poche polemiche sul web. "Questa è sicuramente un’esagerazione, ma in tempi di risparmio idrico si potrebbe evitare di fare una doccia al giorno, limitandosi a lavare le parti più delicate con meno acqua per scongiurare il ristagno di cellule morte e la proliferazione di batteri". Parola di Antonino Di Pietro (nella foto), direttore dell‘Istituto dermoclinico Vita Cutis, a Milano. "La pelle – tranquillizza il professore – è protetta dalle aggressioni esterne da un film naturale, costituito da sostanze lipidiche, prodotte dalla ghiandole sebacee, e da acqua, secreta da quelle sudoripare. Troppi lavaggi potrebbero addirittura compromettere l’equilibro di questa barriera. Paradossalmente, la cute sarebbe più esposta all’aggressione di agenti esterni, come batteri, funghi, e polveri sottili, causa di infezioni e allergie, diventando più sensibile anche all’effetto dei raggi solari". Questo vale anche in questi giorni di grande afa? "Diciamo che d’estate, soprattutto se si trascorre molto tempo all’aria aperta, si può pensare di ricorrere all’abluzione delle parti più soggette a sviluppare cattivi odori, come ascelle, piedi o inguine". Quali allora i pericoli di un’igiene eccessiva? "Le cellule della pelle sono paragonabili alle mattonelle di un pavimento ben strette fra loro. Docce frequenti o prolungate e detergenti aggressivi, oltre a distruggere il film protettivo, possono ’scardinare’ questa struttura, determinando la fuoriscita di acqua dai tessuti. L’epidermide appare quindi spenta, disidratata e perde di tono".

Loredana Del Ninno