Roma, 19 febbraio 2025 – Per Meloni è la dimostrazione che il suo governo non è quello degli evasori fiscali. Per il ministero dell’Economia una vera e propria boccata d’ossigeno sul fronte dei conti pubblici. Più in generale, è un risultato record nella lotta contro i furbetti delle tasse. I dati snocciolati ieri dall’azienda dell’Entrate sono inequivocabili dal momento che con 26,3 miliardi di incassi, in aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente, che salgono a 33,4 miliardi considerando anche gli introiti non erariali, raggiungono il risultato più alto di sempre.

Numeri che arrivano proprio mentre, nella maggioranza, si litiga sulla linea da seguire sul fronte delle tasse, con la Lega che continua a spingere sulla rottamazione quinquies, magari con una versione più generosa rispetto alle precedenti e Forza Italia che invece spinge sulla riduzione delle tasse per il ceto medio rivedendo al ribasso l’aliquota intermedia dal 35 al 33%. Al centro, gli esponenti di FdI, che con il viceministro Maurizio Leo, continuano a muoversi con cautela, mettendo al primo poso la difesa dei conti pubblici.
Nel 2019 il recupero complessivo attestava a 25 miliardi – i due successivi anni di pandemia di Covid hanno inevitabilmente condizionato i dati con un forte calo – poi nuovamente 25,2 miliardi nel 2022 quindi il balzo a 31,4 nel 2023.
Un lavoro avviato dal precedente direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, e proseguito dall’attuale vertice Vincenzo Carbone. La premier non ha dubbi: "Ci accusano di aiutare gli evasori, persino di nascondere dei condoni immaginari. Sono tutte bugie". Poi aggiunge: "Sono risultati ottenuti grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia delle Entrate, ma anche grazie a specifiche norme che sono state introdotte da questo governo, come quelle contro l’odioso fenomeno delle attività "apri e chiudi". Soffisfatto anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che avverte: "Non possiamo fermarci proprio sul più bello, occorre un livello ancora più alto di compliance". Ma l’opposizione replica: Meloni è una "penosa piazzista", dice il M5s, le tasse aumentano. L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha complessivamente incassato 16 miliardi (+8%). Rispetto alle fasce di debito, il 57% delle somme (oltre 9 miliardi) sono state versate da contribuenti con debiti superiori a 100mila euro.
Non brilla invece la rottamazione. Gli incassi nel 2024 da misure straordinarie ammontano a 3,5 miliardi, con una flessione di oltre il 30% rispetto al 2023. Dati che non scoraggiano, però la Lega. Il leader, Matteo Salvini, ha fissato per oggi una riunione per rilanciare il tema della pace fiscale. Poi, l’8 e il 9 marzo, gazebo in piazza a sostegno della nuova rottamazione.