Catania 30 maggio 2019 - L'Etna di nuovo in eruzione. Due fratture si sono aperte alla base del cratere Sud-Est e sul fianco nord-orientale del Nuovo cratere Sud-Est. Da entrambe emergono due colate laviche al momento poco alimentate che hanno percorso qualche centinaia di metri nella zona sommitale del vulcano più attivo d'Europa.
Il tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori medio-alti ed è attualmente in diminuzione. Il fenomeno è accompagnato da un'attività stromboliana che insiste sui crateri che però non impatta sul traffico aereo di Catania che è pienamento operativo.
"I fenomeni vulcanici sono tutti confnati nella cima del del vulcano" spiega il direttore dell'Istituto nazionale geofisica e vulcanologia di Catania, Eugenio Privitera, che rassicura: "Non costituiscono un pericolo per i centri abitati e le persone, ma bisognerà controllare i flussi turistici nella zona". Gli esperti parlano di una nuova fase eruttiva di cui al momento non è ipotizzabile la durata.