Bologna, 10 aprile 2024 – Sono riprese le ricerche dei dispersi da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco dopo la sospensione a causa dell’invasione dell’acqua ai piani -8 e -9, dove si pensa di trovare le quattro persone che ancora mancano all’appello a seguito dell’esplosione della turbina alla centrale di Bargi di martedì.
La ripresa delle ricerche sono state possibili grazie al lavoro delle idropompe con cui i soccorritori hanno svuotato i locali. “Sarebbe un miracolo trovare superstiti”, hanno detto i vigili del fuoco (video). Inoltre il livello del lago è stato abbassato di un metro.
Le vittime accertate nella strage del bacino di Suviana per ora sono tre: Pavel Petronel Tanase, 45 anni, romeno ma residente nel Torinese; Mario Pisani, tarantino di 64 anni; e Vincenzo Franchina, messinese che avrebbe compiuto 36 anni tra un mese.
Cosa è successo e su cosa stavano lavorando gli operai? Secondo la Cgil non è ancora chiaro per quali ditte lavorassero: tra le vittime c’è anche un uomo di 73 anni che stava lavorando a Partita Iva. Quello che è certo è che la Procura ha aperto un’indagine con le accuse di disastro e omicidio colposo. Enel, invece, ha istituito un fondo di due milioni per le vittime della centrale e per le loro famiglie.
La diretta
Continua la seconda incessante nottata nella flebile speranza di poter trovare i quattro dispersi della strage di Bargi. I vigili del fuoco e le altre forze dell’ordine lavoreranno per tutta la notte. E oltre, fino a che necessario. Nonostante siano state almeno in parte ripristinate le condizioni di sicurezza per operare, sembra che non sia stato ancora individuato il punto esatto in cui è continuata a fluire l’acqua per tutto il giorno. L’intervento è ripreso poco prima di cena e sono arrivate anche le enormi cisterne che dovrebbero servire a contenere l’acqua aspirata dai piani allagati, che verrà poi smaltita altrove. Poi gru, idrovore, altri macchinari. Per far scendere l’acqua, anche il livello del lago di Suviana è stato abbassato di un metro. I fari-torre e gli impianti di illuminazione continuano a restare accesi per agevolare le operazioni al buio. Alle 23.20, i soccorritori sono riuniti in cerchio a pochi passi dal cancello dell’impianto, quasi come una squadra di calcio: un’altra riunione operativa per calibrare l’intervento al meglio e continuare le operazioni. L’acqua e altri liquidi, tra cui olio, continuano a essere aspirati dai piani -8 e -9, poi gli operatori scenderanno attraverso le scale fino alle sale interessate dall’esplosione e dall’allargamento. Scenderanno, ancora una volta, nell’acqua e nel buio.
"L'esplosione di Suviana è un caso tragico e inusuale. Non avrei mai pensato che una centrale idroelettrica comportasse questi rischi, ma adesso c'è solo da piangere", lo ha detto l'ex premier Romano Prodi, ospite di Tv2000.
I mezzi continuano ad arrivare incessanti: furgoni, gru, botti che serviranno con ogni probabilità per liberare altra acqua. I soccorritori hanno comunicato che il numero degli uomini in campo è stato ricalibrato in base allo scenario dell’intervento e, domattina, forniranno i numeri esatti di tutti gli uomini impegnati nella disperata ricerca dei dispersi.
Riprendono le ricerche dei quattro dispersi dopo che i soccorritori sono riusciti a mettere in condizione di sicurezza l’impianto. Le idrovore e gli altri strumenti hanno lavorato per tutto il giorno nel tentativo di liberare il campo. Scatta così la seconda, lunga, disperata notte di ricerche. Il via vai di mezzi alla centrale idroelettrica è incessante, sul posto ulteriori squadre della Protezione civile e anche il Soccorso alpino. I piani -8 e -9 sono stati parzialmente svuotati dopo l’allagamento, con l’acqua che ha continuato a salire per tutto il giorno, e così i vigili del fuoco e i sommozzatori possono continuare le ricerche tra macerie, detriti e altre difficoltà. Gli operatori continuano a far base nell’enorme campo a due passi dall’impianto, dove vengono parcheggiate alcune camionette e autobotti e dov’è stata piazzata anche una grande tenda. C’è una anche leggera pioggia che continua a bagnare gli Appennini.
Sul cosa abbia causato la tragedia alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Suviana "stiamo lavorando e lavoreremo con le autorità, per accertare che cosa non ha funzionato. Adesso è presto per dirlo e stiamo lavorando con i vigili del fuoco e la protezione per accertare i fatti quanto prima. In questo evento, per quello che si è prodotto, il danno che si è manifestato è enorme, ma il danno più importante è quello in termini di vite umane. Adesso è il momento di stare vicino alle persone, di stare vicino alle famiglie, e allo stesso tempo di lavorare in modo coordinato in sicurezza per cercare i dispersi", è l'intervento dell'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, intervistato da Bruno Vespa a "5 minuti" su Rai1.
Arpae ha fatto tre tipologie di prelievi delle acque intorno alla centrale del lago di Suviana: due nel lago, uno di fronte all'impianto e uno centro del bacino, e un terzo all'interno della vasca dove si stanno eseguendo le operazioni. Lo ha spiegato Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora alla protezione civile. 2Questi prelievi dovranno caratterizzarsi dal punto di vista della presenza di olii e idrocarburi che noi abbiamo in superficie all'interno dell'acqua", ha detto. Hera, gestore dell'idropotabile, "a sua volta sta svolgendo dei campionamenti in continuo, per valutare la presenza di questi olio e idrocarburi".
Enel Green Power, a seguito del grave incidente occorso nella centrale di Bargi, ha istituito un fondo immediato di due milioni di euro per consentire alle persone coinvolte e alle loro famiglie di far fronte alle prime necessità e urgenze. Fin dalle prime ore dell’accaduto, Enel Green Power si è adoperata per fornire assistenza attraverso l’invio sul posto e presso gli ospedali dove sono ricoverati i feriti di un team di psicologi, la messa a disposizione di camere d’albergo e sostegno logistico per i nuclei famigliari coinvolti. Enel Green Power "sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime".
Enel ha abbassato il livello del lago di Suviana "per consentire ai Vigili del fuoco di fare una migliore ispezione delle opere che sono poste nell'impianto stesso". Lo ha detto la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, assessora con delega alla protezione civile. "Non c'è nessuno svaso massivo del lago di Suviana, sono parametri di gestione che si fanno regolarmente quando ci sono operazioni di emergenza di questo genere", ha detto. Il livello del lago è stato abbassato di circa un metro, si potrà arrivare fino a 5-7 metri.
Riprenderanno alle 20 le nuove ricerche delle persone coinvolte nell'incidente alla centrale del lago di Suviana. Come riportano i Vigili del fuoco nel corso di un punto stampa sul posto, a Bargi, "entro stasera riprenderanno le operazioni con il personale", con "la ricerca massiva ai piani -8, -9 e -10, dove pensiamo di trovare le persone coinvolte nell'incidente". Si riparte quindi dopo la sospensione del lavoro dei sommozzatori, per le difficoltà riscontrate in giornata che avrebbero messo a rischio gli operatori nel loro lavoro. "Adesso possiamo procedere in sicurezza", confermano i pompieri.
Sciopero generale con focus sulla sicurezza sul lavoro è stato organizzato per giovedì 11 aprile in Emilia Romagna dai sindacati Cgil e Uil. Una protesta che assume ancora più valore dopo la strage della centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese. Alla luce di quanto accaduto lo sciopero sarà di 8 ore anziché solo di 4.
“Questo non è il momento delle accuse ma delle lacrime e del dolore, del lavoro per curare i feriti e cercare di recuperare vivo, se possibile, qualcun altro dei dispersi. Ma presto vogliamo sapere cosa sia successo perché tutto ciò è intollerabile”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che si è recato nell’area della centrale di Suviana. "Voglio inviare a nome della comunità regionale la solidarietà, le condoglianze, l'affetto ai familiari delle vittime e dei feriti”, ha detto Bonaccini, aggiungendo che “abbiamo messo la Protezione civile a disposizione dei Vigili del fuoco, mobilitato la sanità regionale e il 118”.
Disastro colposo e omicidio colposo. Sono questi i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull'incidente nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell'Appenino tosco-emiliano. Del caso si stanno occupando il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini.
"Sono scosso per la tragedia della centrale idroelettrica del lago di Suviana. È un luogo a cui sono profondamente legato, ci sono andato tante volte, anche da giovane, a nuotare nel lago o in canoa e ho tanti ricordi. È una tragedia indescrivibile, una ferita che mi provoca grande sofferenza. Sono vicino alle famiglie delle vittime a loro esprimo le mie condoglianze. Morire sul posto di lavoro è inaccettabile", ha detto il cantautore Francesco Guccini ricordando le vittime di Suviana località a cui è legato perchè poco distante dal suo luogo di origine, Pàvana.
Proseguono le operazioni per individuare i quattro lavoratori dispersi. In questo momento i tecnici dei vigili del fuoco stanno svuotando i locali ai livelli -8 e -9 invasi dall’acqua. L'operazione, fatta con le idropompe, è già a tre quarti. Una volta tolta l’acqua, dovrà essere pulito l’olio e poi riprenderanno le ricerche.
Emilia Ferdighini, la moglie di Pierfrancesco Firenze, dipendente di Enel Green Power rimasto illeso nell’esplosione riferisce, visibilmente scossa, il racconto del marito, che ha visto la morte in faccia. L'uomo, originario di La Spezia, lavora a Bargi da 5 anni.
E' salvo perché nel momento dell'esplosione era fuori con altri due colleghi: "Hanno visto la fiammata, poi lo scoppio e il fumo”, racconta la moglie, comprensibilmente in agitazione per la notizia della tragedia, che ha appreso dai giornali. "Poi l’ho sentito e mi ha detto che stava bene, anche se ovviamente è sotto choc per ciò che è accaduto ai suoi colleghi. Qui si conoscono tutti”.
Nel pomeriggio di oggi il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha ricevuto la telefonata dall’amministratore delegato di Enel Flavio Cattaneo. L’ad ci ha tenuto a far sapere che Enel non abbandonerà Suviana e tutto il circondario. Ricostruirà quello che occorre e starà vicino al territorio e a tutta la comunità colpita, oltre ovviamente alle famiglie dei lavoratori coinvolti.
Il sindaco Lepore ha accolto positivamente questo impegno della società verso l'Appennino bolognese e ha rinnovato il cordoglio a nome della comunità bolognese per la tragedia alla centrale di Suviana.
La ministra del Lavoro, Marina Calderone è arrivata nel pomeriggio a Suviana. In Comune a Camugnano, la ministra ha incontrato il sindaco Marco Masinara alla presenza delle Forze dell'ordine e dei Vigili del Fuoco, all'assessore regionale Colla e a vari sindaci dei comuni vicini. Tutti hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'esplosione. Si è parlato dei "quattro gravi episodi in un solo incidente: scoppio, incendio, crollo e allagamento. Lo stesso comandante dei Vigili del Fuoco ha affermato di non aver mai visto un evento così complesso".
"Non sono qui per negare che queste sono tragedie, perché lo sono veramente. Se sono qui è per dire che dobbiamo farci carico dei giusti interventi, che non sono solo di tipo normativo o per applicare una pena invece di un'altra. Il tema è più ampio: abbiamo bisogno di investire in una cultura della sicurezza che sia cultura della vita", ha detto la ministra.
Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sull'incidente commenta: "Già nel 2022 la nostra organizzazione aveva segnalato attraverso i propri rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell'impianto. La Uil ha il compito di tutelare i propri delegati, i propri rappresentanti per la sicurezza e i propri iscritti e, se fosse necessario, si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso".
"La speranza è d'obbligo - afferma Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco, intervenendo a una trasmissione su Rete 4 - soprattutto per chi sta facendo le ricerche, noi abbiamo come intenzione quella di trovare persone in vita, ma oggettivamente però è uno scenario che non ci rende ottimisti. I locali sono stati interessati prima da uno scoppio, poi da un incendio, un crollo e un allagamento quindi la situazione è veramente drammatica". Rispetto alle possibilità di trovare dei sopravvissuti "siamo nel campo dei miracoli".
Anche la segretaria del Pd Elly Schlein è arrivata alla centrale elettrica di Suviana, teatro del gravissimo incidente sul lavoro: la leader Pd è entrata nella centrale senza rispondere alle domande dei giornalisti.
È stato dimesso, dall'Ospedale 'Bufalini' di Cesena, uno dei due feriti condotti nel pomeriggio di ieri nella struttura romagnola. A uscire dall'ospedale, con una prognosi di 30 giorni, il più giovane dei ricoverati, Nicholas Bernardini, il 25enne di Gaggio Montano che aveva riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e per questo era stato ospitato nell'area Osservazione Breve Intensiva del Pronto Soccorso. Resta invece ricoverato nel Centro Grandi Ustioni con una prognosi riservata l'altro ferito un 42enne che ha ustioni su oltre il 15% del corpo.
Lo scenario per i soccorritori a Suviana resta difficilissimo. Spiega Luca Cari dei Vigili del fuoco: "Dobbiamo capire perché l'acqua continua ad alzarsi, finché non abbiamo capito questo l'operazione è a rischio. Potremo operare in modo più rapido a partire credo da stasera se si blocca l'afflusso d'acqua". E anora: "Da dove arriva l'acqua non lo sappiamo, se lo sapessimo saremmo in grado di capire la situazione. Probabilmente dalla conduttura a monte, che lentamente si sta svuotando. Se avremo conferma, i sommozzatori potranno lavorare in maggiore sicurezza". Intanto da Bologna sono in arrivo delle idrovore.
"La struttura è sana e non riporta problemi all'esterno. Ingegneri e tecnici stanno valutando le condizioni dentro la centrale. Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente. C'è un team di tecnici di Enel e della struttura che stanno facendo delle valutazioni. Prima aspettiamo le valutazioni dei tecnici e poi proseguiremo le ricerche", dichiara il Luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della Guardia di Finanza di Rimini.
"Non voglio puntare il dito contro nessuno, saranno i magistrati a doverci dire cosa è successo ma certamente non ci si può abituare a vedere così tanti morti suoi luoghi di lavoro", ha detto il presidente del'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, arrivato a Bargi di Camugnano. Ora "bisogna fare piena luce che significa appurare tutta la verità" ha sottolineato, aggiungendo: "Una tragedia che ha sconvolto questa comunità ma anche tutto il Paese. Un evento drammatico con già troppe vittime e speriamo ovviamente di non doverne aggiungere. Adesso il pensiero, la solidarietà e l'abbraccio va ai familiari delle vittime, ai feriti e alle loro famiglie". Poi i ringraziamenti a "tutti coloro che in queste ore drammatiche stanno lavorando in maniera indefessa. Come Protezione civile abbiamo messo a disposizione tutto il supporto logistico necessario".
Il Gruppo Hera è in contatto costante con tutte le istituzioni e con la Protezione Civile ed è impegnato nel garantire il servizio idrico sui territori dell’Appennino vicini alla centrale idroelettrica di Bargi. "Subito dopo la tragedia - scrive Hera in risposta alle domande avanzate dai sindaci della zona -, sono stati intensificati i monitoraggi sulla qualità dell’acqua prelevata dal lago di Suviana, senza registrare alcuna anomalia. Peraltro, il servizio idrico per i comuni di Alto Reno Terme (frazione di Porretta), Castel di Casio, Gaggio Montano, alcune frazioni di Grizzana Morandi e di Vergato, è pienamente presidiato dal successivo processo di potabilizzazione dell’impianto Hera di Suviana.
Sempre Bernabei di Enel Green Power spiega a cosa stavano lavorando tecnici e operai: “I lavori in corso nella centrale erano di aggiornamento tecnologico e in particolare stavamo realizzando le prove di collaudo sul secondo gruppo. Le prove sul primo gruppo erano già state realizzate. Per fare questi lavori di aggiornamento avevamo scelto le migliori ditte nel campo del settore elettrico e dell’Idroelettrico”. I lavori alla centrale sono iniziati a settembre del 2022. “L’attività che si stava facendo era un’attività programmata - spiega ancora Bernabei - che stava terminando in questi giorni all’interno di un piano già previsto”.
“Io sono molto colpito a livello personale - spiega il Ceo di Enel Green Power, Salvatore Bernabei - da questa tragedia. Siamo colpiti anche come azienda e settore. È un momento delicatissimo per tutti quanti. La cosa importante in questo momento è stare vicini alle famiglie, che è quello che stiamo facendo, con azioni concrete. Voglio manifestare a tutti il nostro più profondo cordoglio, adesso non è tempo di parlare di cause, la situazione è complessa. Faremo tutti gli accertamenti del caso. Stiamo già collaborando con le autorità e continueremo a farlo. Per le famiglie abbiamo predisposto team di supporto psicologico”.
I sindaci di Camugnano, Marco Masinara, e di Castel di Casio, Marco Aldrovandi, raccontano cosa hanno visto uscendo dalla centrale: "I responsabili delle operazioni ci hanno detto che stanno affrontando le stesse difficoltà incontrate nel recupero della Costa Concordia. In questo momento, non ci sono le condizioni di sicurezza per poter procedere con le operazioni che, pertanto, sono momentaneamente sospese".
E' stato allestito un gazebo per i parenti dei dispersi: i vigili hanno spiegato loro com’è la situazione, ossia che il decimo e nono piano sono ormai allagati. C’è un problema di pressione dell’acqua, stanno operando anche i droni acquatici dei carabinieri. Lo spiega Ettore Bramato comandante provinciale carabinieri
Abbiamo deciso come Cgil e Uil di indire per domani a Bologna uno sciopero di 8 ore, per tutti i settori pubblici e privati, dando appuntamento alla città alle 9 in piazza XX Settembre. Una manifestazione che tiene insieme lo sgomento e la rabbia, rabbia perché dopo un giorno non sappiamo le aziende coinvolte, che cosa è successo, che contratti avevano i lavoratori in vario modo coinvolti in un cantiere Enel. Questa è l'Italia, questo è il mondo del lavoro... cosa ci faceva ad esempio un pensionato di 73 anni dentro un cantiere?". Lo afferma Michele Bulgarelli (video), segretario della Cgil di Bologna che chiede ampia partecipazione allo sciopero.
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore lancia l'appello a partecipare alla manifestazione indetta da Cigl e Uil: "Invito tutte e tutti a partecipare domani al corteo che partirà da Piazza XX Settembre, con concentramento alle 9. Abbiamo bisogno di una grande manifestazione per dire basta alle morti sul lavoro e stare accanto ai colleghi e ai familiari delle vittime, ai feriti a quanti oggi sono nell'angoscia per i dispersi. Dobbiamo esserci domani".
E' arrivato alla centrale di Bargi, sul bacino di Suviana, anche il nucleo NBCR (nucleare, biologico, chimico e radiologico) dei vigili del fuoco: si tratta di pompieri che intervengono in situazioni di pericolo eccezionali. I soccorritori stanno tentando di accedere alla centrale elettrica del lago di Suviana anche con i gommoni. "Stiamo entrando anche coi gommoni dalla parte del lago", ha spiegato Luca Cari, dirigente della comunicazione dei Vigili del fuoco. "Le operazioni sono molto difficili, lunghe, stiamo facendo tutto il possibile. Stiamo ancora valutando le condizioni di sicurezza della struttura, per consentire ai vigili del fuoco all'interno di operare in una condizione che consente anche vie di fuga in caso di allagamento improvviso".
Due feriti gravi su tre del disastro della centrale elettrica di Suviana sono dipendenti diretti di Enel. Lo dice il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, giunto sul posto. "Quello che è grave è quello che non sappiamo - sottolinea Bulgarelli -. Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?".
Il sindaco di Castel di Casio, il paese sull'altra sponda del bacino di Suviana, Marco Aldrovandi: “Bisogna rassicurare i cittadini anche sulla potabilizzazione dell’acqua, perché qui accanto, su questo stesso bacino, c’è l’impianto che distribuisce poi acqua in tutto l’Appennino e in parte a Bologna. E l’esplosione potrebbe avere avuto un impatto sul lago, tra macerie e perdite di materiale. Spero che Enel Green Power intervenga in questo senso”. Prosegue: “Mai ci saremmo immaginati potesse capitare un disastro del genere. Mi colpisce e dispiace molto anche dal punto di vista umano, oltre che istituzionale”.
Sarebbe in pericolo di vita, secondo quanto appreso, uno dei cinque tecnici rimasti gravemente feriti nell'esplosione alla centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana, che si trova ricoverato, in prognosi riservata, nella rianimazione del centro ustioni di Pisa. L'uomo ha ustioni serie in diversi parti del corpo e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l'incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo. Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime. L'azienda ringrazia le Autorità competenti che stanno lavorando incessantemente alle operazioni di soccorso e a cui sta prestando il massimo supporto.
Le ricerche dei dispersi continuano a Suviana, mentre si attende l’arrivo delle idrovore per riuscire ad aspirare l’acqua che ha invaso il nono e l’ottavo piano (dove è arrivata a 50 centimetri). Va ricordato che la centrale si sviluppa sotto al livello dell'acqua del bacino: parliamo quindi di una profondità di circa 40 metri. Intanto alla centrale è arrivata anche la polizia.
Sono 100 gli operatori dei vigili del fuoco impegnati nelle complesse operazioni di ricerca dei 4 dispersi: le squadre stanno operando con grande cautela in uno scenario davvero complesso. Attualmente, a quanto si apprende, "la situazione è particolarmente ostica: l'acqua sta salendo e le squadre di ricerca stanno lavorando al di sotto del livello del lago con l'acqua che entra". Una situazione quindi di pericolo per gli operatori.
"E' un fatto gravissimo e sconvolgente - spiega in una nota il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro - esprimiamo condoglianze e solidarietà alle famiglie delle vittime e grande vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. Proprio il rispetto che è dovuto a questi lavoratori ci impone di chiedere che si faccia, con urgenza, la massima chiarezza, nel modo più trasparente ed esaustivo, sulle cause dell'incidente, accertando eventuali responsabilità. Chiederemo un confronto con Enel per una verifica su quanto accaduto e, più in generale, sul rispetto dei protocolli di sicurezza anche in relazione alle ditte esterne. Questa tragedia, purtroppo - conclude Cavallaro - conferma la necessità di andare avanti nel percorso di rafforzamento delle norme a tutela della sicurezza nel lavoro, come già, a più riprese, chiesto dalla Cisal".
"L’incidente sul lago Suviana ha causato 3 morti 4 dispersi e 5 feriti. Una strage civile quella dei morti sul lavoro che fa perdere la vita a 1.040 persone ogni anno": le parole di Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil.
Le speranze di trovare vivi i quattro dispersi sono al lumicino, ma gli sforzi non si placano: nella centrale Enel Green Power di Bargi sul bacino di Suviana sono arrivati anche i sommozzatori della guardia di finanza.
Luca Cari, dirigente comunicazione ed emergenza vigili del fuoco: “Lo scenario che abbiamo davanti non ci fa pensare alla possibilità che ci siano superstiti. Certo, la speranza di trovare vivi i dispersi rimane e noi continuiamo a lavorare e a cercarli, soprattutto nei punti in cui i loro colleghi ci hanno detto che potrebbero trovarsi. Ma le condizioni di lavoro sono difficilissime, l’acqua continua a salire ed ha già superato i 40 centimetri all’ottavo piano sotto terra. Dobbiamo valutare anche le condizioni di sicurezza per i nostri soccorritori”.
La lotta contro il tempo dei soccorritori, alla centrale elettrica di Bargi, non si ferma. Il nuovo ostacolo che i vigili del fuoco sono costretti ad affrontare è l’innalzamento dell’acqua che, dopo avere allagato ieri il piano -9 a causa della rottura di alcuni tubi di raffreddamento, sta salendo sempre più verso i piani superiori. Per questo, si stanno valutando le condizioni di sicurezza anche della centrale stessa, per permettere ai lavori di proseguire. Sono ancora quattro i dispersi intrappolati tra acqua e macerie, dalle 15 di ieri.
Lo scoppio delle tubature di raffreddamento ha causato l'allagamento del piano inferiore a quello dove è avvenuta l'esplosione: l'acqua continua a fluire nei locali e questo ostacola ulteriormente il lavoro dei vigili del fuoco nella loro affannosa ma incessante ricerca dei quattro dispersi.
Tra gli operai che erano al lavoro nella centrale portati in diversi ospedali ci sono anche lavoratori della zona di Suviana: Leonardo Raffreddato di Camugnano avrebbe ustioni su gran parte del corpo. Poi c'è Bibo - di lui si conosce solo il soprannome, per ora - che è di Castiglione dei Pepoli. Un altro ferito è di Camugnano. Poi c'è Sandro Busetto, in ospedale a Pisa, anche lui ha ustioni sul 40% del corpo